Il Mercat de Sant Josep inaugurato nel 1836, noto come La Boqueria, è situato nel cuore della rambla e rappresenta il mercato più famoso e pittoresco di Barcellona. Questo caratteristico spazio occupa il terreno dove anticamente sorgeva chiesa di Sant Josep. Inizialmente era all'aperto ed ospitava i banchetti degli ambulanti e degli agricoltori, che vendevano direttamente i propri prodotti, nel 1914 l'intera area venne definitivamente coperta. Esternamente, la Boquería, si presenta come una struttura in metallo e vetro, mentre l'interno è reso celebre dalla qualità e dalla diversità dei prodotti provenienti da tutto il mondo che lo rendono un luogo unico. Il modo migliore per visitarlo è camminare tra i banchi della frutta, della verdura, del pesce e della carne, condotti da donne in costume tradizionale e avvicinarsi a bar e ristoranti godendosi quel particolare miscuglio di suoni, odori e sapori. Chi è abituato ai mercati italiani, rimarrà stupito dalla bellezza dei chioschi, molti con colonnne e dalla disposizione curata dei prodotti in vendita.
La parola Rambla deriva dall'arabo raml e significa sabbia, a ricordare il letto del fiume secco e ricoperto appunto si sabbia sul quale sono sorte le strade. In realtà le prime ramblas nacquero intorno al mercato della Boqueria, con il passare degli anni si sono estese come un fiume in piena, da un lato fino al mare e dall'altro fino a Piazza de Catalunya, con il loro continuo passeggio di turisti, il vociare di fiorai, giornalai, chioschi di souvenirs, bar, ristorantini ma anche prostitute e borseggiatori. Les ramblas partono dal Monumento di Cristoforo Colombo, nel porto vecchio, e arrivano fino a Piazza Catalunya in un susseguirsi di nomi come Rambla de Canaletres che prende il nome dall'antica fontana che secondo la leggenda garantisce il ritorno in città se si bevono le sue acque, Rambla dels Estudis dove un tempo sorgeva l'università, Rambla de Sant Josep con i suoi caratteristici chioschi di fiorai, Rambla dels Caputxins lungo la quale si trova il Gran Teatre del Liceu, Rambla de Santa Monica frequentata da disegnatori e caricaturisti e Rambla de Mar nata con le Olimpiadi del 1992. Da vedere il grande mosaico di Mirò costruito vicino al Teatre Liceu.
Nell'ultimo ventennio la città ha subito un notevole impulso edilizio assistendo alla nascita di avveniristiche strutture che hanno modificato lo skyline cittadino, Generalmente questi palazzi o torri appartengono ad enti o società private quindi non è possibile visitarle anche se per alcune di esse vale la pena vederle dall'esterno. Di seguito elenchiamo alcune delle strutture più note e caratteristiche:
progettato dall'architetto Ricardo Bofill, è un'enorme struttura di vetro e acciaio a forma di vela che, con i 105 metri di altezza, svetta sul porto vecchio quasi a voler entrare nel mare. L'albergo è costato 260 milioni di Euro e dispone dispone di 473 camere oltre a numerose suites .
progettato dallo studio Herzog & Meuron è un'ampio spazio pubblico che ospita al suo interno spazi museali. La struttura di forma triangolare sembra un'immenso tendaggio che scende dall'alto
Ubicazione: Avinguda Diagonal
progettato da Toyo Ito si tratta di un'hotel dalle forme molto stravaganti di colore rosso
Ubicazione:Passeing de Garcia 83
progettata dall'architetto francese Jean Nouvel, la torre è alta 142 metri e dispone di 38 piani adibiti ad uffici privati. La forma della torre richiama secondo il suo ideatore la forma di un geyser d'acqua che si innalza verso il cielo. La torre dispone di 4.550 dispositivi luminosi a led in grado di creare immagini luminose su tutta la sua superficie. I dispositivi vengono accesi in occasioni particolari come Capodanno.
Ubicazione: Avinguda Diagonal, 211
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progettato dall'archtetto Enric Massip-Bosch, l'edificio ha un'altezza di 110 metri e la forma di un rombo. Di proprietà della compagnia di telecomunicazioni Telefonica è stato insignito del Leaf Awards nel 2011 come migliior edificio commerciale.
Ubicazione: Diagonal 00
La fontana magica è una spettacolare esibizione di colori, luci, movimento, musica e giochi d'acqua molto popolare tra i barcellonesi e i turisti. La fontana venne costruita per l'Esposizione Universale del 1929 da Carles Buïgas sul sito dove sorgevano le “quattro Colonne” di Josep Puig demolite nel 1928, il suo primo spettacolo avvenne i 19 maggio del 1929. L'architetto Carles Buigas presentò il progetto un anno prima dell'esibizione e molti pensarono fosse troppo ambizioso per essere realizzato in tempo ma l'impiego di oltre 3000 operai fece sì che i lavori terminassero in tempo. Di forma ellittica dispone di ben 30 giochi acqua che possono essere utilizzati con diversi colori, mentre nelle sue vasche vengono pompati ben 2600 litri di acqua al secondo. Nel 1980 allo spettacolo delle luci è stata aggiunta la musica. Nonostante prima delle Olimpiadi del 1992 sia stata completamente rinnovata dispone ancora di gran parte dei meccanismi originali.
Come tutte le nazioni partecipanti all'esposizione universale del 1929, la Spagna accettò il progetto degli architetti Enric Catà, Eugenio Cendoya, Pere Domènech, e Carles Buïgas per la costruzione di quello che sarebbe stato il suo padiglione dell'arte, un enorme edificio con una suerficie di circa 32.000 metri quadrati. Un equipe di ingegneri, capeggiati da Pere Domenech i Roura lavorò alacremente per la realizzazione del Palacio Nacional in poco più di un anno, tempo comunque insufficiente per una buona riuscita del progetto, per questo motivo in seguito vennero attuate profonde modifiche. Lo stile architettonico del palazzo rispecchiava la società ed il momento politico di allora, quindi come quasi tutti gli edifici pubblici dell'epoca, fu una costruzione architettonica commemorativa dove si fusero elementi rinascimentali con elementi barocchi. Successivamente il Palacio Nacional venne destinato a sede del Museu Nazional di Arte de Catalunya ovvero il MNAC inaugurato il l'11 novembre 1934, che ospita una collezione permanete di opere di arte catalana a partire dagli anni 30 più mostre temporanee
Il Camp Nou, dal catalano Campo Nuovo, è lo stadio di calcio di Barcellona utilizzato per le partite casalinighe dell'amatissimo Futbol Club Barcelona. Con una capacità di 99.354 spettatori è il più capiente stadio di Spagna, mentre a livello europeo è sicuramente davanti al nuovo impianto londinese di Wembley che dispone di una capienza di 90.000 spettatori e allo Stadio Lužniki di Mosca con 84.745 spettatori. Il nome ufficiale della struttura fino alla stagione calcistica 2000-2001 fu Estadi del Futbol Club Barcelona, con un referendum tra i soci venne decretato il cambiamento del nome in Camp Nou, già utilizzato in maniera informale dal 1957, anno della sua costruzione. Camp Nou è stato in passato utilizzato anche per eventi extra-calcistici, come esibizioni di star internazionali tra i quali Michael Jackson, U2, Pink Floyd e Bruce Springsteen o per mostre e sfilate fra cui lo stilista Dirk Bikkembergs. Lo stadio ospita El Museu del Barça, inaugurato nel 1984 sotto la presidenza di Josep Lluís Nuñez, attualmente è il museo più visitato della Catalogna. La visita a Camp Nou e al museo è sicuramente un'esperienza indimenticabile anche per le persone non appassionate di calcio che potranno rendersi conto di quanto sia importante ed amata dai barcellonesi la squadra. All'interno del museo è presente un percorso multimediale che ripercorre i maggiori successi calcistici della squadra con un emozionanti musiche e montaggi.
E' stato conferiro l'incarico all'architetto inglese Norman Foster di rinnovare l'impianto catalano, per il quale è prevista l'aggiunta di dieci nuovi livelli che porteranno la capienza dagli attuali 99.000 ai 106.000 spettatori, oltre ad una copertura che proteggerà i tifosi dagli agenti atmosferici ma, grazie alla sua mobilità, consentirà alla luce del sole di raggiungere il campo di gioco. E' prevista inoltre la costruzione di nuovi parcheggi sotterranei, nuovi spogliatoi e una nuova tribuna autorità. Nell'innovativo progetto dell'architetto inglese è prevista la copertura a mosaico della facciata, utilizzando pannelli rossi, blu, dorati e bianchi che saranno illuminati durante gli incontri con spettacolari giochi di luce. Per il mosaico Foster si è ispirato alle opere del famoso artista catalano Gaudí.
Montjuc è raggiungibile in diversi modi uno è attraverso la funicolare di Barcellona che parte dalla fermata metro Parallel (capolinea della metro Viola L2) e arriva fino a metà del colle poi con circa un quarto d'ora di strada a piedi si arriva al castello, il costo del biglietto equivale a quello di una corsa metro. La funicolare è aperta da Ottobre ad Aprile dalle 9 alle 22 e dalle 9 alle 20 da novembre a marzo. La funivia invece è il mezzo più veloce per raggiungere Montjuic dalla spiaggia, parte dalla Torre di Sant Sebastià nella Barceloneta e arriva alla fermata Miramar sul Montjuic. La salita in funivia è sicuramente il modo migliore per avere una panoramica della città dall’alto, il costo del biglietto è però un po più caro; è aperta da giugno a settembre dalle 10 alle 21, da marzo a maggio e ottobre dalle 10 alle 19, da novembre a febbraio dalle 10 alle 18. L'altro modo per raggiungere Mntjuc sono gli l'autobus che partono da Piazza Espanya tra questi il n^ 50 e quelli con scritto davanti Montjuc, prendendo gli autobs potete fermarvi lungo il tragitto all'Anella Olimpia, alla fondazione Mirò oppure arrivare direttamente al Forte.
Sulla collina di Montjiuc si può visitare:
L' Anella Olimpica o Anello Olimpico, consiste in una serie di impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi del 1992, al centro sorge lo Stadio Olimpico la cui facciata risale al 1929 ma l'interno venne completamente rinnovato in occasione delle Olimpiadi. Una delle strutture più note e caratteristiche delle Olimpiadi del 1992 è sicuramente la Torre Olimpica, progettata dal famoso architetto spagnolo Santiago Calatrava con una struttura in acciaio alta 136 metri. La torre, utilizzata per le telecomunicazioni, anzichè avere un troncone verticale dispone di una silhouette che ricorda appunto uno sportivo che regge la fiamma olimpica. L'immagine della torre, divenuta un simbolo, è dal 2006 il trofeo utilizzato per premiare il vincitore del Gran Premio di Spagna di F1.
La Fondazione è stata aperta al pubblico il 10 giugno 1975 le sue origini sono legate alla prima grande mostra di Joan Miró avvenuta a Barcellona nel 1968 al vecchio Hospital de la Santa Cruz. L'intento della fondazione era ed è tutt'ora quello di diffondere e promuovere l'arte contemporanea in tutti i suoi aspetti. Recentemente dichiarata di Interesse Nazionale per l'alto valore museale la collezione della Fondazione Mirò annovera oltre 14.000 pezzi tra dipinti, sculture, tessili, ceramiche e opere grafiche. Molte di queste opere sono state donate alla Fondazione dallo stesso Mirò mentre altre provengono dalla collezione di Pilar Juncosa, moglie dell'artista, e da John Prats. Successivamente il patrimonio della fondazione si è arrichito grazie a donazioni di altri privati come quelle di Marguerite e Aimé Maeght, Pierre Matisse, Manuel de Muga, Josep Lluis Sert, Farreras Francesc Josep Royo, Gérald Cramer e David Fernández Miró, nipote dell'artista.
La prima fortificazione sul promontorio di Montjuic venne costruita nel 1640, durante la rivolta contro Filippo IV, si trattava di una struttura a quadrilatero rivestita in pietra e fango. Nel 1694 la fortezza divenne un castello con tanto di parco che si affaccia sul mare. Nel 1705, durante la guerra di successione spagnola, la fortezza cadde mani mani Charles Mordaunt, Signore Peterborough, per essere riconquistata da Felipe V il 25 aprile 1706 e ripersa subito dopo, fino al 12 settembre 1714, quando tornò nelle sue mani. Nel 1751, l'ingegnere militare Juan Martín Cermeño demolì il vecchio forte fornendo al castello servizi, cisterne per l'acqua potabile e un fossato. Tra il 1779 e il 1799 il castello venne nuovamente ampliato e dotato di cucine e forni in grado di sfamare fino a 3000 uomini, di artiglieria e 120 cannoni. Il 13 febbraio 1808 il castello venne occupato dalle truppe Napoleoniche mentre all'inizio del XIX secolo venne utilizzato come prigione per prigionieri politici e rappresentanti della lotta operaia. Nel 1960 il castello venne ceduto dal dittatore Franco alla città di Barcellona che lo trasformò in un museo militare. Molto bello è il panorama che si gode sulla città e sul mare dalle terrazze del forte.
Aperto nel 1926 come elegante giardino per l'aristocrazia cittadina, si estende su di una superficie di circa 17 ettari e nel 1984 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Parc Guell mostra chiaramente in ogni suo elemento, per quanto piccolo sia, la mano del suo artista che seguendo la conformazione del terreno sul quale si sviluppa, ha dato libero sfogo all'immaginazione ed alla fantasia creando camminamenti con colonne rivestite con forme alberi, volte con stalattiti, panchine, statue di animali fantastici e fontane rivestiti con mosaici di variopinte ceramiche e pezzi di vetro. L'immagine più rappresentativa del parco e, sicuramente il suo simbolo, è la scalinata d'accesso con la fontana a forma di salamandra. Al di sopra della scalinata si apre una piazza circondata da un sinuoso serpente sul quale poggiano delle panchine completamente rivestite di mosaici multicolori. Singolare la sala ipostila costruita come un tempio classico greco ma con colonne e soffitti rivestiti da mosaici e medaglioni. All'ingresso del parco due casupole, simili a quelle delle fiabe, ospitano al loro interno un negozio di souvenirs e libri. Grazie alla sua posizione al di fuori del movimento cittadino ed in posizione sopraelevata, questo parco è un piacevole contrasto con il rumore e la frenesia della capitale catalana dal quale si godono splendide vedute. Se visitate la città in estate vi consigliamo di recarvi a Parc guell al mattino oppure verso il tardo pomeriggio.
Il Palau de la Musica Catalana è stato costruito tra il 1905 e il 1908 dall'architetto Lluís Domènech i Montaner come sede della società catalana Corale. La costruzione del palazzo venne interamente finanziata da sottoscrizioni di privati e oggi viene considerato una perla architettonica del Modernismo catalano. La splendida sala dei concerti, punto d'incontro della vita sociale e culturale della Catalogna, è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO il 4 dicembre 1997. La Concert Hall, uno luogo unico al mondo, si sviluppa intorno ad un lucernaio a forma di cupola di ferro smaltato e cristallo rappresentante il sole e ornato da motivi floreali, che dona alla sala una splendida luce naturale. Tutta la superficie del soffitto è ornata da rose in ceramica bianche e rosa, motivi floreali ornano anche le pareti laterali, mentre sul palco è posto un organo del 1908 decorato da statue femminili che suonano strumenti musicali. Oltre alla grande sala da concerto, Palau dispone di due sale che ospitano la vita concertistica dell'istituto e di una
scenografico scalone che porta alla Contert Hall. L'esterno del palazzo spicca per la complessa serie di balconcini, archi e colonne ornati da motivi dai colori vivaci. Da un lato, sorge il Petit Palau , un moderno auditorium aperto nel 2004 ideale per concerti di musica da camera.
Il Quartiere Gotico, in Catalano Barri Gòtic, è il centro della città vecchia di Barcellona, si estende dalla Rambla di Via Laietana a est, a Port Vell a sud, a ovest fino al quartiere El Ravan mentre a Nord con Piazza Catalunya. Nonostante le profonde modifiche subite tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, il quartiere conserva ancora numerosi edifici risalenti al Medioevo. Storicamente il Barrio Gotico rappresenta il cuore politico e religioso della città fin dalle sue origini tanto che conserva ancora alcuni resti romani, oltre agli edifici più vecchi della città come la cattedrale e il palazzo del vescovo. Il quartiere è costituito da un labirinto di strette vie chiamate "carrers" e piccole piazze, chiuse al traffico cittadino e ricche di negozi di souvenirs, bar e ristoranti che lo rendono una delle mete preferite dai turisti. Da vedere:
Costruita in epoca romana questa piazza era, ed è tuttora, il luogo dove sorgono gli edifici più importanti del governo, come il Palazzo della Generalitat (il governo della Comunità autonoma della Catalogna) e, il municipio . Questa piazza è stata testimone di alcuni degli eventi più importanti della recente storia catalana, come la proclamazione dello Stato catalano nel 1931 e nel 1977 il ritorno di Josep Tarradelles. La domenica mattina, la gente viene a ballare la Sardana, il ballo nazionale della Catalogna. Da non perdere la visita al palazzo del comune, Casa de la Ciutat, con il suo splendido salone dei cento con archi a tutto sesto e travi di legno decorate, lo scalone d'onore in marmo nero e il salone delle cronache. Il palazzo è visitabile solo la domenica mattina dalle 10 alle 13 e durante particolari ricorrenze.
Il palazzo, costruito a più riprese, fonde diversi stili architettonici. La facciata principale, progettata da Pere Blau nel 1596, è rinascimentale, mentre sono gotiche quella che si affaccia su via del Bisbe, opera di Pere Joan, e quella che dà su via Sant Honorat. La scalinata e il cortile gotico furono costruiti nel 1425, mentre il cortile centrale, denominato “Pati dels Tarongers”, risale al 1526. Da segnalare all’interno la Cappella di San Jorge. Nell’edificio, presso la Sala Tàpies, si riunisce il Consiglio Esecutivo della Generalitat della Catalogna.
Complesso architettonico situato al centro del quartiere gotico di Barcellona. Fu residenza dei conti di Barcellona e successivamente dei re della Corona d’Aragona. È composto fondamentalmente da tre edifici: la Sala del Tinell, spettacolare spazio cerimoniale ricco di archi ciechi, il cui muro coincide con le antiche mura romane, la cappella palatina di Sant’Agata, al cui interno si trova la pala d’altare del connestabile Pedro de Portugal, opera del pittore Jaime Huguet e capolavoro della pittura gotica catalana, e, infine, il Palazzo del Luogotenente, edificato nel XVI secolo da Antoni Carbonell su richiesta del re di Spagna.
risale al 1557, è in stile gotico-rinascimentale ed è stato progettato dall'architetto Antoni Carbonell per la residenza del viceré della Corona spagnola in Catalogna anche se non è mai stato veramente abitato, dal 1836 al 1993 fu sede dell'Archivio della Corona d'Aragona. Entrando si vede un cortile con un bellissimo giardino circondato da archi sorretti da colonne, e al centro una fontana di pietra. Bella la scala in pietra coperta da un magnifico soffitto ligneo intagliato raffigurante una barca capovolta. Impressionante è la porta di San Jordi , in bronzo da Subirachs che comunica con l'ex palazzo reale di palazzo del viceré.
La Cattedrale è il simbolo della diocesi di Barcellona nonché più alta espressione del Gotico Catalano, sorge sul luogo dove esisteva una basilica distrutta dai musulmani. La costruzione della basilica cominciò il 1 maggio del 1298, durante il pontificato del vescovo Bernat Pelegrí e terminò a metà del XV secolo. La basilica venne dedicata a Santa Croce e Santa Eulalia, della quale sono conservate le reliquie nella cripta posta all'interno. L'esterno della Cattedrale ha linee semplici, tipiche del gotico catalano, le porte che si aprono lungo il suo perimetro danno accesso al bellissimo chiostro costruito durante i secoli XIV e XV, al centro del chiostro si trova la splendida fontana delle oche, tutto intorno magnolie e palme, le 13 oche raffigurano invece gli anni del martirio di Santa Eulalia. L'interno della cattedrale è a tre navate con volte a crociera, da notare, sopra l’altare, il Crocifisso del Quattrocento che secondo la tradizione venne issato sulla nave di Giovanni D’Austria durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi avvenuta nel 1571. Pare che la strana forma sia dovuta ad un movimento del Cristo avvenuto durante la battaglia per scansare una palla di cannone. Il Coro, protetto da un recinto rinascimentale, dispone di rilievi marmorei attribuiti a Bartolomè Odorez, allievo di Michelangelo.
Situato in un moderno edificio della rivisitata area del porto Vecchio, l'acquario con le sue 14 vasche rappresentative delle diverse aree mediterranee con le loro specie più caratteristiche è uno dei 10 luoghi più visitati di Barcellona. L'Oceanario è l'acquario più grande della struttura e dispone di una galleria in metacrilato lunga 80 metri che attraversa la vasca dando al visitatore l'impressione di nuotare tra i pericolosi squali toro e grigio tra orate, murene, pesci luna e razze. L'acquario dispone inoltre di vasche tropicali con spettacolari scogliere di corallo oltre ad acquari tematici e interattivi. Per i più piccoli è stata destinata una zona con più di 50 interattività per toccare, guardare, ascoltare, studiare e scoprire la natura gli ambienti della costa mediterranea
Casa Milà, detta La Pedrera, cava di pietra, fu costruita tra il 1905 e il 1912 da Antoni Gaudí al numero 92 del celebre Passeig de Gràcia, su volere di Roser Segimon e Pere Milà per il loro imminente matrimonio. Attualmente è di proprietà della Caixa Catalunya, una cassa di risparmio catalana che ne ha fatto un centro culturale, dal 1984 è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme ad altre opere di Gaudí. L'edificio, che occupa uno spazio angolare, è composto da 6 piani, su ognuno dei quali ci sono 8 appartamenti, inoltre per garantire luminosità a tutti gli appartamenti sono stati previsti 2 cortili interni. Gaudí progettò l'abitazione, esaltando appieno il suo spirito innovatore sia nelle strutture che nel le forme architettoniche, adottando come elemento fondante la linea curva. La facciata esterna dell'edificio è rivestita di pietra grezza, che gli valse l'appellativo di La Pedrera, frammenti di azulejos e balconi in ferro battuto. L'edificio si presenta con l'aspetto di una parete rocciosa ed ondulata che doveva servire come basamento alla statua di una vergine del Rosario che Gaudí intendeva collocare alla sommità.
Si tratta sicuramente di uno degli edifici simbolo della città, visitata ogni anno da milioni di turisti, il cui biglietto di ingresso serve a finanziare l'opera e la sua costante manutenzione. Le origini del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia risalgono al 1866, quando Giuseppe e Maria Bocabella Verdaguer fondarono l' Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe, che dal 1874 promuove la costruzione di una basilica dedicata alla Sacra Famiglia. Nel 1881, grazie alle donazioni, l'associazione acquistò un appezzamento di terreno di 12.800 metri quadrati destinato alla costruzione del tempio, la prima pietra venne posta il 19 marzo 1882, festa di San Giuseppe, durante una cerimonia presieduta dal vescovo della città, Giuseppe Urquinaona. La costruzione del tempio prosegue dal giorno in cui venne posta la prima pietra ad oggi, con momenti di interruzione e cambi nella direzione dei lavori. Il disegno originario si deve all'architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano che abbandonò l'incarico poco dopo l'inizio dei lavori per via delle divergenze con i promotori, la direzione dei lavori venne assunta da Antonio Gaudì che costruì la cripta secondo i progetti originali. Con l'arrivo di una significativa donazione, Gaudì progettò una nuova e più innovativa cattedrale dalle forme monumentali. Il progetto di Gaudí era di una grande chiesa con pianta a croce latina e alte torri, con l'obiettivo ultimo di una spiegazione catecheistica degli insegnamenti dei Vangeli. Nel 1892 vengono iniziate le fondamenta della facciata della Natività, nel 1894, venne fissato il frontale dell'abside e nel 1899 il Portale del Rosario e una delle entrate al chiostro della Natività. Nel 1909 Gaudì costruì le scuole provvisorie della Sagrada Familia, progettate per i figli dei dipendenti e i bambini del quartiere. Dal 1914, Gaudí si dedicò esclusivamente alla costruzione della chiesa, questo spiega perchè non vi siano altre importanti opere negli ultimi anni della vita dell'artista. Gaudì visse i suoi ultimi mesi di vita a lavorare nella bottega a fianco dell'abside, i lavori, tuttavia, si muovevano lentamente, tanto da spingere l'artista a dire: "E 'un peccato che non riesca a finire il tempio Vecchio come voglio io, ma altri verranno dietro di me, e la costruzione dipende dalle generazioni future e da come gli verranno trasmessi gli incarti ". Il 30 Novembre, 1925 termina la costruzione della prima torre Natività , dedicata a San Barnaba, a 100 metri di altezza e il 10 Giugno 1926 muore, tre giorni dopo essere investito da un tram. Il giorno 12 Gaudì viene sepolto nella cripta del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia, dove le sue spoglie si trovano tutt'ora. Con la morte di Gaudí, diviene capo dei lavori un suo stretto collaboratore Domenico Sugrañes che vi rimarrà fino al fino al 1938. Nel luglio del 1936, in seguito alla rivolta e alla guerra civile spagnola, alcuni rivoluzionari bruciano la cripta, le scuole provvisorie della Sagrada Familia e viene distrutto il laboratorio. A questo punto si perdono i piani, i disegni, le fotografie originali, e alcuni dei modelli in gesso creati da Gaudì, nonostante ciò la costruzione del tempio non si è fermata, rispettato comunque l'idea originale dell'architetto. Dopo la guerra civile, riprese la costruzione del tempio espiatorio della Sagrada Familia l'architetto Francesc de Paula Quintana Vidal, collaboratore di Gaudì, ripristina la cripta bruciata, ricompone molti modelli, che servono per continuare la costruzione come progettata da Gaudi. I lavori continuano con forza nel 1954, quando iniziano le basi per la costruzione della facciata della Passione, sulla base di diversi studi di Gaudí. Una data importante è 1955, quando viene ideata la giornata della "cattura" dedicata alla raccolta di fondi per pagare il lavoro, iniziativa che continuerà negli anni successivi fino ad oggi. Il 7 Novembre 2010 papa Benedetto XVI consacra la basilica elevandola al rango di Basilica Minore, dopo ben 127 anni dall'inizio della sua costruzione. E' stato ipotizzato che l'intero edificio verrà terminato nel 2026 dopo ben 144 anni dall'inizio dei lavori. se deviderate visitare gli interni della basilica e recarvi sulle torri vi consigliamo di acquistare il biglietto on-line oppure arrivare un po' prima dell'apertura delle biglietteria altrimenti rischiate di trovare interminabili code.
Aeroporto Terminal A e B
Orari: ogni giorno: 08:00 - 20:30
Terminal 1: al livello 0 a sinistra del cancello arrivi
Terminal 2B: Nella parte anteriore dell'edificio verso sinistra se si è di fronte al terminal. Accanto alla grande caffetteria ARS.
Ubicazione: Plaça de Catalunya, 17
Metro: Linea verde L3 Paral-lel
Per chi arriva dall'Italia la via più veloce per raggiungere la città è l'aereo, se invece desiderate intraprendere il viaggio in macchina la via più veloce è raggiungere Ventimiglia e poi proseguire sulla E80 e E15 fino a Barcellona uscita 21 Ronda Litoral, dal confine circa 710 chilometri. Il viaggio in macchina può rappresentare l'occasione per fermarsi nelle città di Aix-en-Provence o Avignone.
Barcellona dispone di un aeroporto principale dal quale atterrano e decollano voli nazionali ed internazionali delle principali compagnie aeree denominato "El Prat" situato a soli 10 chilometri dalla città ed hub principale di Vueling; un secondo aeroporto, utilizzato in prevalenza dalle compagnie low cost, è situato a Girona a 100 chilometri di distanza dalla città. L'aeroporto di Girona è abbastanza ben collegato alla città di Barcellona da bus navetta messi a disposizione dalle compagnie aeree, da due linee di autobus e da treni che partono dalla stazione ferroviaria della città comunque ben collegata all'aeroporto. Se la vostra visita alla città di Barcellona è di breve durata vi consigliamo di scegliere un volo che atterra all'aeroporto El Prat nel quale ogni anno atterrano circa 34 milioni di passeggeri. L'aeroporto, di recente ristrutturazione, oltre d essere molto pulito, è ricco di negozi e luoghi di ristoro.
Treni dall'Aeroporto a Barcellona
El Prat è molto ben collegato a Barcellona dai treni RENFE che partono dall'aeroporto ogni 30 minuti e raggiungono il centro cittadino in 25 minuti, i treni sono comodi, puliti e generalmente poco affollati (linea R2). Se arrivate dal Terminal 1, un bus navetta posto dall'esterno del terminal vi porterà all'entrata della stazione dei treni. Se dal T1 dovete raggiungere il T2 fuori dal terminal troverete la fermata dell'autobus navetta.
Treni da Barcellona all'Aeroporto
I treni della RENFE che fanno servizio da Barcellona all'aeroporto si fermano alle stazioni di Clot, Passeing de Garcia o Barcelona Sants (Sants Estacio) direzione Aeropuerto.
Il centro cittadino è facilmente visitabile a piedi, in questi ultimi anni anche vie piuttosto malfamate sono state ripulite ed è possibile circolare senza correre grossi rischi, è comunque consigliabile stare attenti a borse e portafogli. Molto efficiente è il servizio metropolitano che permette ai visitatori di raggiungere tutti i luoghi di interesse turistico senza troppa difficoltà compreso il famoso Stadio Camp Nou. Esiste inoltre un'efficiente servizio di autobus cittadini che vi consentiranno di muovervi agilmente da un punto all'altro della città.
Barcelona Card è la carta che vi permette l'accesso illimitato ai servizi di trasporto urbano metropolitana e bus, oltre all'airport train inoltre offre la possibilità di avere lo sconto oppure l'ingresso gratuito in musei e luoghi di interesse turistico per consultare l'elenco completo connettersi al sito. La carta può avere la durata di 2 giorni ad un costo di 34€ fino ad un massimo di 5 giorni per un costo di 58€ è acquistabile direttamente sul sito di Barcelonacard, presso gli uffici turistici oppure presso le compagnie di viaggio. La durata di validità della carta parte dalla prima timbratura.
Barcelona Bus è invece la carta che vi offre l'opportunità di girare in maniera illimitata sui Bus Turistici cittadini scendendo nei luoghi di vostro interesse. La carta può avere validità di un giorno al costo di 26€ oppure di due giorni al costo di 34€, rappresenta sicuramente il modo più conveniente di visitare la città per coloro che dispongono di pochissimo tempo.
Almeno 4 sono i giorni necessari per visitare i luoghi indicati nella guida.
La città è ricca di hotel di tutte le categorie e per tutte le tasche a partire dal lussuoso W fino a modeste pensioni. Se avete poco tempo a disposizione vi consigliamo di scegliere un hotel posto in prossimità del centro cittadino possibilmente vicino ad una fermata della metro e non sulla rambla piuttosto rumorosa. Se prenotate la vostra visita con un po di anticipo riuscirete a trovare alberghi anche di buona qualità a prezzi contenuti. Noi abbiamo provato l'Hotel Millenni, posto in Ronda Sant Pau, 14 raggiungibile con la linea verde L3 fermata Paral-lel. Se viaggiate in camper o gradite un luogo posto al di fuori della città di seguito alcuni link:
Aree Sosta Camper
Campeggi e agriturismi
Hotel
La cucina Catalana, ha origini molto antiche con radici orientali, greche e romane. Considerata una cucina mediterranea occidentale, utilizza come base per i suoi piatti verdure fresche come pomodori, melanzane, peperoni, carciofi, funghi, aglio ma anche olio di oliva, vino, grano, pescato e carne di maiale o di agnello. Generalmente i piatti catalani sono accompagnati da 4 tipi di salse il sofregit con aglio, cipolla, pomodori e prezzemolo, la samfaina sogregit con l'aggiunta di melanzane e peperoncino, la picada con aglio, prezzemolo, nocciole, mandorle e pangrattato e l'allioli con alio, olio e tuorlo d'uovo. Grazie alla sua posizione privilegiata tra il mare e la montagna la cucina tipica regionale mescola in maniera sublime sapori del mare con quelli più forti e carichi dell'entroterra oppure dolce con il salato. Tra i piatti più caratteristici che visitando Barcellona è d'obbligo assaggiare citiamo la Paella, la Tortilla Jamon specie di frittata con cubetti di prosciutto e formaggio basco, la Botifarra tipica salsiccia catalana, la Sarsuela specie di zuppa con pesce, crostacei, cotti in una salsa a base di aglio, cipolla, pomodoro, paprika e sherry mentre tra i dolci non potete non assaggiare la famosa Crema Catalana oppure mel i matò crema di formaggio servita con il miele o ancora il pastisset dolce semisferico ripieno di mandorle. La città di Barcellona essendo frequentata ogni anno da milioni di turisti è comunque ricca di locali che servono street-food, pizzerie e self-service dove è possibile mangiare anche pasta, insalate e verdure cotte a prezzi piuttosto contenuti tra questi citiamo Lactuga vicino alla Sagrada Familia oppure La Vaca Paca, Passeig de Garcia, 21, dove è possibile mangiare carne alla griglia, pizza, insalate e pasta, il locale è piuttosto piccolo e molto frequentato anche da gite scolastiche quindi è possibile dover fare lunghe code. Se invece volete gustare un buon bicchiere di sangria tra le fronde degli alberi circondati da fate ed elfi vi consigliamo "il bosco delle fate" Passatge Banca 5 di fronte al museo delle cere.