Si tratta sicuramente della più grandiosa e sfarzosa residenza medicea la cui costruzione venne iniziata nel 1458 da Luca Pitti potente banchiere e mercante che in contrasto con la famiglia medici voleva una residenza più imponente e grandiosa di quella costruita per Cosimo il Vecchio. Il progetto originario del palazzo viene imputato al Brunelleschi anche se effettivamente fu Luca Fancelli a dirigerne i lavori. Con la morte di Pitti la costruzione del palazzo si interruppe, fu solo dopo l’acquisto nel 1549 da parte di Cosimo I de Medici che i lavori ricevettero nuovo impulso. Il palazzo in realtà venne acquistato su volere della moglie di Cosimo I, Eleonora da Toledo che riteneva il luogo assai più salubre di quello in cui sorgeva Palazzo Vecchio inoltre la costruzione di ampie finestre permettevano l’ingresso di più luce rispetto a Palazzo Vecchio rendendolo più allegro e confortevole. Il palazzo che si affaccia sull’omonima piazza si sviluppa su tre piani e dispone di una facciata lunga 205 metri sulla quale si aprono secondo un modulo fisso ampie finestre con un portone centrale tramite il quale si accede al cortile con monumentali scalinate di accesso ai piani nobili. Nel 1568 il Vasari costruì il famoso corridoio Vasariano che collega Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio mentre tra il 1558 e il 1570 vennero aggiunte le due ali laterali posteriori del palazzo su progetto di Ammannati, molte altre furono le opere di ampliamento e modifica apportate dai vari membri della famiglia Medici ma anche dai Lorena. Il palazzo venne arredato con preziosi mobili, dipinti ed opere d’arte rappresentando fino all’estinzione della Casata oltre alla dimora principale il simbolo del potere e della ricchezza della casata. I Lorena non presero mai residenza ufficiale nel palazzo preferendo altre dimore anche se vi apportarono modifiche e riunirono qui numerose opere d’arte, agli inizi dell’ottocento il palazzo venne abitato da Napoleone Bonaparte per poi divenire la residenza ufficiale dei Savoia e della corte quando Firenze divenne Capitale d’Italia. Attualmente il palazzo ospita ben 5 musei:
edificata su volere dei Lorena ospita i capolavori delle collezioni medicee raccolti dalle varie residenze. La collezione raccoglie opere che vanno dal XV al XVII secolo di artisti sia italiani che europei come Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Van Dyck
occupa gli appartamenti d’estate del palazzo e comprende oltre alle famose collezioni del tesoro dei Medici anche raccolte e argenti del Tesoro di Salisburgo portato a Firenze dai Lorena.
articolata in 30 sale tra quelle adibite a residenza dei Lorenza la galleria raccoglie opere che vanno dai primi dell’ottocento ai primi del novecento di opere italiane e straniere. Tra gli artisti citiamo Canova, Hayez, Signorini.
Il giardino che occupa una superficie di 45.000 metri quadri abbraccia il palazzo sia sui fianchi che sul retro lasciando scoperta solamente la facciata che si affaccia sulla piazza. Edificato contemporaneamente al palazzo, su iniziale progetto del Tribolo proseguito da Vasari, Ammanati e Buontalenti, il giardino che accoglie ogni anno più di 800.000 visitatori è considerato a livello mondiale una delle massime espressioni di giardino all’italiana oltre che un museo a cielo aperto grazie all’innumerevole quantità di opere d’arte dislocate lungo i vari percorsi. Il giardino dispone di quattro ingressi al pubblico dal cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte Belvedere, Via Romana, Piazzale Porta Romana. La parte di giardino intorno al palazzo è di impostazione rinascimentale successivamente vennero aggiunte altre parti con differenti impostazioni. Di notevole bellezza il grande anfiteatro opera dell’Ammannati ideato per abbellire la cava creatasi dall’estrazione della pietraforte utilizzata per costruire il palazzo; raggiungibile dall’ingresso principale con al centro una grande vasca con obelisco Egizio intorno scalinate, edicole e statue. Sopra all’anfiteatro è posto il Bacino di Nettuno raggiungibile da una doppia rampa ornata da statue dove vengono raccolte le acque per l’irrigazione del giardino al centro è posta la fontana di Nettuno con tritoni e naiadi, ancora sopra la fontana dell’Abbondanza costruita in marmo bianco e bronzo in ricordo di Giovanna d’Austria moglie di Francesco I de Medici. Poco distante il giardino del Cavaliere al quale si accede tramite una scalinata con terrazzino panoramico con annesso Casino del Cavaliere luogo di meditazione e discussione di Leopoldo de Medici ora sede del museo delle porcellane, al centro del giardino sorge la fontana delle scimmie. Uno degli elementi più bizzarri e curiosi del giardino è costituito dalla Grotta del Buontalenti con tre ambienti interni di notevole pregio. Verso il Forte Belvedere sorge invece il Kaffeehaus realizzato intorno al 1780 su volere di Leopoldo di Lorena è costituito da un’enorme cupola finestrata dove oggi ha sede un bar dal quale si gode di un bellissimo panorama; da una scalinata posta sul lato opposto si scende al Viottolone fiancheggiato da statue che si raggiunge dopo aver attraversato il prato dell’Uccellare. Il Viottolone porta al Piazzale dell’Isolotto dove al centro sorge la fontana dell’Oceano opera di Giambologna.
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