Il palazzo venne costruito per ospitare il Capitano del Popolo tra il XIII e il XIV secolo; primo edificio pubblico cittadino, assunse il nome di Bargello o sbirro a partire dal 1574 quando divenne sede del Capitano di Giustizia e delle carceri. Dal portale posto alla base della torre si accede al suggestivo cortile interno ornato su tre lati da un porticato con pilastri ottagonali mentre sul quarto è posta la bella scala gotica opera di Fioravante. Tutto il loggiato è ornato da dipinti e da sculture provenienti dal giardino dei Boboli, mentre al centro del cortile è posto un pozzo. Passando sotto la scala si accede alla sala dei Cinquecento dove sono esposte opere di Michelangelo come “David-Apollo” e “Bruto”, il busto di “Cosimo I” opera di Benvenuto Cellini, “Mercurio Volante” opera del Giambologna assieme ad opere di del Tribolo, di Ammannati e di Baccio Bandinelli. Al piano superiore del palazzo sono esposte opere del Giambologna di Donatello, del Brunelleschi e di Luca della Robbia.
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