Un'occasione unica per poter visitare le celebri cantine Toscane
Antico e grazioso borgo che si sviluppa in maniera concentrica intorno alla bella piazza Buondelmonti ove sorge la Basilica Santuario di Santa Maria dell'Impruneta, la cui immagine divenne molto famosa nei secoli passati in quanto ritenuta miracolosa.
La città, di probabili origini etrusche, ebbe un notevole sviluppo in epoca romana grazie alla sua vicinanza a Firenze ed al suo fertile suolo. Ora è un centro molto conosciuto per la produzione di vino, olio ma soprattutto per i suoi oggetti in terracotta. La produzione della terracotta si sviluppò in città già a partire dalla fine del 1300, raggiunse un tale livello di qualità da essere ben presto apprezzata in tutto il territorio circostante. Definito "Cotto di Impruneta" questa speciale terracotta riveste tutta la cupola del Duomo di Firenze.
La prima basilica venne edificata nell'XI secolo sui resti di un antico tempio etrusco dedicato ad una divinità salutare. Già nel '300 venne ampliata e rimaneggiata a causa del numeroso afflusso di pellegrini che, giungevano per venerare la sacra immagine della Madonna ritenuta miracolosa. L'ampliamento della basilica e il sempre maggior afflusso di fedeli fece sorgere nelle vicinanze un mercatale (Loggiati del Pellegrino posti di fianco alla basilica) e favorì lo sviluppo dell'intera città. La facciata è preceduta da un portico opera di Gherardo Silvani (1634) edificato dai fiorentini come ringraziamento alla Madonna per aver liberato la città dalla peste. Ai due lati sorgono la torretta dell'orologio del XVIII secolo e la torre campanaria del XIII secolo. Gli interni della basilica furono gravemente danneggiati durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale, i successivi restauri portarono la chiesa al suo originale carattere rinascimentale ma, purtroppo molte preziose decorazioni, soprattutto al soffitto andarono perse. L'interno ad unica navata conserva opere di grande valore artistico come una Natività del Passignano, due edicole del Michelozzo decorate da Luca della Robbia, e la Venerata immagine della Madonna attribuita a San Luca Evangelista ma, praticamente ridipinta nel 1758 da Ignazio Hugford. Secondo la leggenda l'immagine della Madonna venne ritrovata in un campo sul Monte delle Sante Marie. Inizialmente si pensò di costruire in tale luogo la basilica ma, ogni tentativo fu vanificato da crolli improvvisi.
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