Un'occasione unica per poter visitare le celebri cantine Toscane
In Toscana, soprattutto nei territori tra Firenze e Siena, la coltivazione della vite e la produzione di vino era già in essere al tempo degli etruschi e dei romani; e' però solamente a partire dal XIII secolo che si trovano documenti scritti relativi alle zone di produzione. Anticamente chiamato vin vermilio ebbe una tale diffusione sia tra i nobili che tra le osterie popolari che già a partire dal XIV secolo si sentì la necessità di tutelarne la qualità, nacque così la "Lega del Chianti". Con il passare dei secoli la richiesta superò i confini regionali prima e nazionali poi, al punto che ai giorni nostri il Chianti è uno dei vini più conosciuti e apprezzati del mondo. Per tutelare al meglio quest'eccellenza tutta italiana, e gli stessi viticoltori, da un uso improprio del nome o peggio ancora da falsificazioni del prodotto, nel 1927 è nato il "Consorzio Vino Chianti" il cui simbolo è un grappolo d'uva su campo rosso. Da non confondere con il Consorzio Vino Chianti Classico che ha ripreso il vecchio emblema della Lega del Chianti cioè un gallo nero su sfondo dorato ed è attribuibile al vino prodotto in un area più ristretta e più antica. Nel 1967 il Chianti ottenne il riconoscimento D.O.C. mentre nel 1984 ottenne il riconoscimento D.O.C.G.
Viene riconosciuto come Chianti DOCG solamente quello prodotto nelle seguenti zone: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Rufina, Montespertoli. I vitigni devono essere coltivati ad una altitudine non superiore a 700 metri e con il giusto orientamento.
Il Chianti viene prodotto utilizzando le uve di più vitigni anche se in base al disciplinare per almeno il 75% deve essere prodotto con uve di Sangiovese, a seguire ed in percentuali che possono variare Canaiolo, Trebbiano, Malvasia bianca, Sauvignon e Merlot.
ll Chianti ha un caratteristico colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, il suo sapore è armonico, asciutto e leggermente tannico, odore vinoso con profumo di mammola.
Il Chianti può essere bevuto sia giovane che invecchiato in questo caso assume la dicitura "Riserva". Per il vino giovane ci vogliono almeno tre mesi di invecchiamento mentre per il riserva due anni, in questo caso assume una gradazione alcolica minima di 12°.
Per il Chianti è consentita la vendita al dettaglio solamente in bottiglie di vetro di tipo bordolese o in fiaschi tradizionali toscani il cui tappo deve essere esclusivamente in sughero.
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