Il museo occupa un edificio del XVII secolo, il Gallinaro, dove venivano allevati animali destinati alle battute di caccia della famiglia Borghese, in particolare anatre, pavoni e struzzi. In seguito fu definito La Fortezzuola per la cinta merlata di sapore medievale che fu aggiunta alla fine del 1700. Il Comune di Roma lo acquisì insieme alla villa e lo destinò ad uffici amministrativi. Distrutto da un incendio nel 1919, fu donato nel 1926 allo scultore, compositore, senatore a vita piemontese Pietro Canonica che vi visse e lavorò fino al 1959, anno della sua morte. Il Museo ospita le opere in marmo e bronzo e i bozzetti di Pietro Canonica, i suoi strumenti di lavoro, gli spartiti, gli arredi della casa, oltre ad opere di amici dell’artista. Interessante anche la possibilità di consultare l’archivio fotografico della famiglia.
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