Portogallo

L'itinerario che vi proponiamo, della durata di due-tre giorni, si propone di darvi una assaggio delle eccellenze e delle differenti vocazioni di questo ricchissimo territorio.

Il nostro programma prevede un soggiorno nella città di Biella se però viaggiate in camper cliccate qui per avere un elenco delle aree di sosta in zona, al lago di Veverona una bella area sosta è "Il Salice".
Di seguito alcuni luoghi che noi vi suggeriamo di visitare, visto le brevi distanze potete scegliere voi quelle che preferite e come abbinarle:
- Visita alla città di Biella e shopping nei suoi Outlet sulla Strada Trossi
- Santuario di Oropa dove non potrete fare a meno di gustare un ottimo piatto di "polenta concia"
- Parco la Burcina
- Riserva Naturale Speciale della Bessa con la sua suggestiva miniera d'oro di epoca romana
- I Ricetti in particolare quello di Candelo e Magnano
- Lago di Viverone passando per la strada reale dei vini con sosta a Magnano


Biella - la cattedraleBiella è il capoluogo dell'omonima provincia piemontese, conosciuto fin sin dall'alto Medioevo con il nome di Bugella (questo il suo antico nome). Fu sotto il dominio di un messo del figlio di Carlo Magno e, in seguito, dei vescovi di Vercelli; nel 1379 passò ai Savoia. Nel corso dell'Ottocento Biella conobbe un grande sviluppo urbanistico e industriale legato alle attività tessili.
Numerose sono le testimonianze storiche e artistiche del suo passato; tra le più importanti si ricordano il battistero, la cattedrale, il campanile di Santo Stefano e numerose ville e palazzi. Il Centro di Biella è la parte della città di origine tardoromana (esistente prima della fondazione del borgo del Piazzo dopo la metà del XII secolo) che anche durante il Medioevo ospitò il centro religioso della città.Biella

La Cattedrale

Il Duomo di Biella è il più importante edificio sacro cittadino. La cattedrale di Santa Maria Maggiore (o santa Maria in Piano fu costruita a partire dal 1402 sul luogo di una piccola chiesa del XI secolo di cui restano alcuni capitelli. Nel 1772 Santa Maria Maggiore è scelta come cattedrale della nuova diocesi di Biella e completamente rivisitata in stile neogotico.
Di particolare interesse è l’organo realizzato da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1860. L'interno presenta decorazioni realizzate nel diciottesimo secolo da Giovannino Galliari e altre con la tecnica del trompe-l'oeil su tutte le pareti interne dell'edificio. La chiesa fu dedicata a Santo Stefano, patrono della città,  in seguito alla demolizione (1872) dell'antichissima chiesa di Santo Stefano Vecchio, che sorgeva parallelamente al Duomo odierno nell'isolato dove ancora si trova il campanile gotico.

Biella - Il battisteroIl battistero

Il Battistero di S. Giovanni Battista è un pregevole esempio di architettura romanica edificato all'inizio dell'XI secolo su un sepolcreto romano. Costruito in ciottoli e laterizi ha pianta quadrata con quattro absidi semicircolari. Sul portale principale si può notare un bassorilievo in marmo raffigurante due putti (quasi certamente un riuso come elemento decorativo di materiale di epoca romana emerso durante la costruzione del Battistero). L'interno, semplice ed austero, conserva tracce affreschi di varie epoche; fra gli altri quelli riferibili al Maestro di Oropa (1318-1319). Nella cripta del battistero sono sepolti i vescovi della città, in una curiosa disposizione verticale dei sepolcri.
Nello stesso spazio urbano ove sorge la cattedrale si trova un'ampia piazza in parte porticata, sulla quale affacciano il grande edificio del seminario, Al centro della piazza campeggia una graziosa fontana. Sul lato della cattedrale, al centro di una sorta di rientranza della piazza sorge il Palazzo Oropa, sede del Municipio.

Borgo Medioevale del Piazzo

Biella - piazzoIl Piazzo, borgo medioevale che costituisce la parte alta di Biella, è considerato il cuore della città con le sue antiche botteghe e i numerosi bar con dehors. Fino al XIX secolo era sede del municipio. All'interno del borgo si possono ammirare architetture tipicamente medioevali come piazza Cisterna e la duecentesca chiesa di San Giacomo. Il borgo un tempo era circondato da mura e chiuso da monumentali porte (quella tuttora meglio conservata è la Porta d’Andorno posta in direzione di Andorno Micca e della Valle Cervo) e collegato alla parte bassa della città da una serie di ripide viuzze chiamate coste, tuttora mantenute nello stato pressoché originale. Oggi vi si può accedere più comodamente utilizzando la funicolare aperta nel 1885.

 

Esperienze da non perdere

Visita al mercato

Il mercato è sempre un'occasione di socialità e a Biella è anche il luogo per fare qualche buon affare. Il mercato con il maggior numero di banchi è in piazza Falcone a Biella e si svolge tutto l’anno nei giorni di lunedì, giovedì e sabato segue quello in Piazza Martiri della Libertà il martedì e il venerdì.

Piazza Falcone: Lunedì e Giovedì, ore 7.30 / 14 : generi alimentari e non alimentari, produttori agricoli
Sabato, ore 7.30 / 19 : generi alimentari e non alimentari, produttori agricoli
Piazza Martiri : Martedì e Venerdì, ore 7.30 / 13 : generi alimentari e non alimentari, produttori agricoli

Cena al Ristorante Menabrea

Anesso alla fabbrica della storica birreria Menabrera e ricavato dalle vecchie stalle dello stabilimento, si trova inoltre il Ristorante Menabrea, dall’ambiente informale ed accogliente. Presso il locale è possibile cenare abbinando le diverse referenze Menabrea ad una cucina locale tipica e gustosa.

Orari: 19-24/02 - chiuso il lunedì 
Ubicazione: Via Ramella Germanin, 4
per info e prenotazioni telefonare al 015 2522435 
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Shopping Tessile: il filo lungo secoli

Dalle origini della tessitura fino ad oggi, senza soluzione di continuità, il Biellese ha accumulato una cultura del tessile che lo ha reso e continua a confermarlo leader mondiale in un settore che vede la produzione industriale sfociare nel più nobile artigianato e quasi nell’arte. Un territorio forte della presenza dell’intera filiera del tessile/abbigliamento: a Biella le maglie e gli abiti vengono confezionati con lane lavorate in ogni fase sul posto, per un prodotto di alta qualità autenticamente "Made in Biella".

Acquistare in fabbrica: gli Outlet aziendali

Per chi non vuole rinunciare alla qualità delle grandi marche italiane e straniere con un occhio al risparmio. Strutturati come grandi magazzini con negozi multi-marca o annessi alle aziende produttrici, questi punti vendita permettono di risparmiare tutto l'anno. Ci sono strade, come la Trossi - la direttrice che collega l’autostrada Torino-Milano a Biella, che si sono trasformate in un gigantesco ‘outlet’ pluriaziendale. Ecco alcune delle firme che potrete trovarvi:

Modesto Bertotto abiti e camicerie su misura, abiti da cerimonia
S.S. 230 Trossi 49
località Verrone, Biella
 da martedì a sabato 10-19
      domenica e lunedi 15-19
tel. 015.2557094
 verrone@mbretail.com

Diesel Factory Outlet
S.S.Trossi, 10 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 2557009
Sito: http://www.biellafactoryoutlet.it

Outlet Conte of Florence
S.S. Trossi, 4 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 2557057
Sito: http://www.conteofflorence.com

Biella - the placeThe Place -Luxury Outlet
In questo grande centro dedicato al lusso potrete trovare gli outlet di La Perla, Gucci, Agnona, Ermenegildo Zegna
Strada Trossi - Via Cesare Battisti, 99 - Sandigliano Biellese
Sito

Outlet Dockers Factory Outlet Pantaloni uomo/donna S.S.Trossi, 10 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 2557009
Sito: http://www.biellafactoryoutlet.it

Outlet Fila
Campionari,fine serie,nuove collezioni,passata stagionale dei marchi FILA e CIS
S.S.Trossi, 8 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 5821541
Sito: http://www.fila.com

Outlet Koko
S.S.Trossi, 14 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 2557057
Sito: http://www.koko.it Outlet Levi's Factory Outlet
Marchi Commercializzati: DockersLevi's
S.S.Trossi, 10 - 13871 - Verrone - Piemonte
Telefono: 015 2557009
Sito: http://www.levis.com

Bassetti e Ragno
Biancheria per la casa, pigiami, tute, costumi da bagno 
Via Trossi, 27

Il Ricetto è una fortificazione collettiva sorta  tra Duecento e Trecento per iniziativa della popolazione di Candelo e, il qualche modo, la rappresenta.
Candelo, il più intatto di tutti i ricetti del Piemonte era utilizzato come deposito per i prodotti agricoli in tempo di pace e come rifugio in tempo di guerra o di pericolo. Si è conservato grazie alla sua matrice contadina: ancora infatti fino a pochi anni fa nelle "cellule"(così si chiamano le singole unità immobiliari) si produceva il vino e si mettevano al sicuro i prodotti della terra; circa 200 cellule, oggi quasi tutte di proprietà privata.Ricetto di Candelo
Il ricetto, a pianta pentagonale, è quasi completamente attorniato da mura in ciottoli a spina di pesce con un coronamento merlato. Tutto intorno correva il cammino di ronda. Gli angoli del ricetto sono protetti da quattro torri rotonde, in origine tutte aperte verso l´interno per facilitare le operazioni di difesa. I coronamenti in cotto, con decori di mattoni posti a scalare, risalgono a sistemazioni successive. Varcata la torre-porta, unica via d´accesso, ci si trova in una piazzetta pavimentata con le pietre tondeggianti del vicino torrente. La costruzione più importante è il palazzo del principe, fatto costruire da Sebastiano Ferrero nel 1496, quando diventò feudatario di Candelo. Il palazzo del principe, l'edificio più imponente,presenta una struttura a mastio. Fu costruito da Sebastiano Ferrero nel 1496, quando diventò feudatario di Candelo, ma è stato oggetto di vari interventi in epoca successiva.


Le rue - francesismo con cui si chiamano le strade - sono a ciotoloni inclinati verso il centro e con pendenza tale permettere il deflusso delle acque verso la torre di cortina. L´impianto viario è costituito da cinque assi in direzione est-ovest, intersecati da due ortogonali. Gli edifici sono costituiti da una serie di singole cellule edilizie non comunicanti per ridurre al minimo le escursioni termiche e vi si accede dalla strada attraverso un portale. Nell'edificio tipo a pianoterra (caneva) si trova la cantina, con pavimento in terra battuta,  destinata al vino e alle operazioni connesse; al piano superiore (solarium) ecco un ambiente secco ed asciutto,  ideale per la conservazione delle granaglie: vi si accede direttamente dalla rua tramite la lobbia, una balconata di legno che poggia sulle travi di separazione tra caneva e solarium.

Scarica l'immagine illustrativa del ricetto

Tutte le prime domeniche di ogni mese a partire da marzo - ore 9.00 18.00 - MERCATO DEI PRODUTTORI AGRICOLI - BOTTEGHE DEGLI ARTISTI aperte al pubblico
Per l'elenco completo e aggiornato vai al sito

Ricetto di Candelo

Informazioni turistiche

Pro Loco tel. 015.2536728; fax 015.2538957: orario 9-12; 15-18 (tranne festivi e prefestivi).
Ufficio Accoglienza Turistica Comune di Candelo tel. 0152534203; fax 015.2534112

 

 

Freccia neraAntica fortezza del Canavese, restituita alla storia grazie a lungo ed attento restauro, invita ad un percorso a ritroso nel tempo, tra presenze medievali e suggestioni gotiche. Il Castello di Montalto Dora si presenta come una fortezza arroccata sul Monte Crovero, con vista sul Parco dei Cinque Laghi di Ivrea, in un ambiente di altissimo interesse geologico e naturalistico. 

La freccia nera

Nel 2005 il Castello è stato una delle location nella fiction Mediaset "La freccia nera"

 Spostata dall'Inghilterra della Guerra delle Due Rose al confine tra Italia e Germania nell' ambito della contesa tra Papato e Impero, la vicenda si svolge nel ' 400 sulle montagne del Trentino, dove è in corso una guerra tra i nobili legati all' alleanza con gli Absburgo e quelli fedeli alla Chiesa. Per conto loro stanno i ribelli della Freccia Nera, un gruppo di arcieri fuorilegge alla Robin Hood che combattono i soprusi e le ingiustizie. 

 Oltre alle location in Val Chiusella e nel Biellese, in origine le riprese della Freccia nera avrebbero dovuto essere realizzate in Valle d' Aosta, ma dopo una serie di sopralluoghi per ospitare l' adattamento del romanzo di Stevenson, riambientato in Tirolo,sono stati scelti la Rocca, il Borgo Medievale del Valentino e il Castello di Montalto dora. 

Nel cast Riccardo Scamarcio che fa Marco di Monforte,Jane Alexander che recita il ruolo di Magdalia, Martina Stella nella parte di Giovanna Bentivoglio, l'amata di Monforte che combatte tra le Frecce ed Ennio Fantastichini in quella del perfido Rottenburg.

Il castello e Dario Argento

Il Castello è stato utilizzato come set cinematografico del film "Dracula 3D" di Dario Argento, girato nel 2011 con scena del cimitero e riprese nel castello. 

Il finto cimitero allestito in occasione delle registrazioni è tuttora visibile e visitabile a metà del percorso che unisce la Piazza del Comune di Montalto al castello.


Castello di MontaltoAntica fortezza il Castello di Montalto Dora, oggi di proprietà privata, è arroccato sul Monte Crovero, con vista sui Cinque Laghi di Ivrea, in un ambiente di notevole interesse geologico e naturalistico. 

 il castello ha pianta quadrata irregolare con una doppia cinta. Un'alta torre domina la parte interna intorno al mastio, l'annessa cappella e il camminamento di guardia. Nell'antichità funzionava da fortezza a guardia della strada che da Ivrea conduce in Valle d'Aosta.

Storia del Castello

Le origini del castello risalgono alla prima metà del XII secolo, come testimonia un documento del 1140, nel quale viene menzionato come “Castrum Montisalti”, appartenente alla giurisdizione del Vescovo D’Ivrea.

Il Castello di Montalto Dora è stato testimone di secoli di storia, dai Savoia agli spagnoli, dai francesi ai tedeschi, subendo numerosi attacchi, ivi compreso il periodo napoleonico.

Molteplici casate ne presero possesso: nel XIV secolo entrò a far parte dei possedimenti dei Savoia, che nel 1403 lo cedettero alla casata dei De Jordanis di Bard, che proseguì con i lavori di edificazione.

Tra i vari attacchi che si sono susseguiti nel tempo, va ricordato quello avvenuto durante l’assedio di Ivrea del 1641 da parte dei francesi del marchese d’Harcourt, in guerra contro il ducato di Savoia: in quella occasione infatti venne smantellato l’interno dell’edificio, mentre rimasero in larga parte intatte le strutture esterne.

All’inizio del XVIII secolo il Castello passò alla famiglia Vallesa che lo mantenne sino ai primi anni dell’Ottocento, quando la casata si estinse. Il conte Severino dei Baroni di Casana che subentrò ai Vallesa ,iniziò a restaurarlo ed a valorizzarlo. Risalgono all’inizio del 1900 i primi studi e le indicazioni di restauro a cura dell’ingegnere Carlo Nigra e dell’architetto portoghese Alfredo d’Andadre, ideatore del Borgo medievale di Torino.

Nel 1963 divenne di proprietà della famiglia Allioni di Brondello che iniziò il recupero degli edifici all'interno della cinta muraria e la valorizzazione del parco.

Negli ultimi anni, l’attuale proprietà ha ripreso e portato a termine sostanziosi interventi.

Il castello è visitabile solo in alcune occasioni o su prenotazione

 

Il castello è costruito su di una roccia di tufo e calcare, realizzato ne XI sec. testimonia l’importanza della Signoria a quell’epoca. Il castello ha subito molti cambiamenti nel corso dei secoli.  Una statua del poeta e politico Lamartine è stata sistemata nei pressi del castello nel 1925 da François Boreau allora proprietario.

Orari: aperto tutti i giorni visite guidate di 1 ora
Prezzi: Gratuito Posizione GPS: 45.79956827557468, 5.84223747253418
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Agli inizi del 1101 alcuni monaci benedettini s’insediarono nella regione a nord-est del lago di Bourget in una zona che ha preso il nome di Haute Combe( Alta Valle).  L’abbazia é stata per molto tempo il centro di un grande irraggiamento spirituale. La Grange Bateliere di Hautecombe, recentemente restaurata, é stata costruita nel XII° sec., e qui vennero inumati i primi membri della famiglia Savoia. Successivamente vennero seppelliti una quarantina di principi e principesse della stessa famiglia. Tra il XV e il XVI sec. l’abbazia venne affidata ad abati commendatari che preferirono dedicarsi alle rendite materiali piuttosto che alle anime così l’abbazia e il suo territorio caddero in rovina. Durante la Rivoluzione Francese l’abbazia venne saccheggiata e dichiarata monumento Nazionale. Fu il re Carlo Felice, che sedotto dalla bellezza del luogo, ne cominciò il restauro affidandolo all’architetto Ernesto Melano. Nel 1826, terminati i restauri, per far tornare l’abbazia un luogo di culto vennero richiamati i monaci cistercensi. Dal 1922 al 1992 il monastero è stato condotto dalla la comunità benedettina dell’abbazia di Santa Maddalena di Marsiglia. Successivamente in seguito al trasferimento in altro luogo della comunità benedettina il Padre abate e l’ Arcivescovo di Chambery,  chiesero alla comunità di Chemin Neuf di continuare la preghiera e l’accoglienza. Re Carlo Felice di Savoia volle fare dell’abbazia unhautecombe mausoleo alla memoria dei suoi antenati così iniziò un’importante opera di restauro, gli ultimi Re seppelliti in questa abbazia sono stati Maria Josè del Belgio e Umberto II di Savoia.

Orari: primavera, estate, autunno dalle 10-11,15 e 14-17,00 inverno dalle 10-11,15 e 14,30-17 – chiuso il martedì
Ingresso: Adulti 3€ Bambini gratis con le famiglie
Posizione GPS: 45.75279973834188, 5.839378237724304
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savoia - le bourget du lacQuesto priorato cluniacense fondato nell'XI secolo comprende la chiesa gotica di san Lorenzo, una cripta romana, edifici monastici e giardini che collegano le terrazze disposte su più livelli.

La chiesa abbaziale di San Lorenzo: secondo la leggenda venne edificata dall'abate di Cluny, Odilon, come ringraziamento a San Maurizio per averlo guarito dalla febbre alta e dal delirio che lo colsero mentre si trovava nella zona. Durante il delirio gli sarebbe apparso il Conte di Savoia e San Maurizio mentre piantava una croce, il santo avrebbe poi toccato Odilon, che guarì completamente il giorno successivo.  Inizialmente nel convento, vi erano 6 monaci ma progressivamente si ingrandì e arricchì.               

Il chiostro (XV sec.) con un’ala sprovvista di galleria sembra non sia mai stato completato. La parte inferiore è gotica e mentre quella superiore è romanica (normalmente le parti più antiche sono quelle più in basso). Nel 1582 il priorato fu donato ai Gesuiti di Chambery e nel 1773 ai Francescani,  successivamente venne venduto come Bene Nazionale. Durante la rivoluzione venne chiuso,  grazie alla duchessa di Choiseul, nel 1900 venne recuperato e dal 1910 è classificato come Monumento nazionale, attualmente è di proprietà del Comune.

savoia - le bourget du lagGiardini del priorato. Questi giardini erano originariamente un orto e un frutteto per il sostentamento dei monaci. La duchessa di Choiseul, nel XX secolo, lo ha reso un giardino di delizie, in stile francese con tassi e alcune specie rare di piante. I giardini sono stati  restaurati nei primi anni del 1990 da Alain Claude Debombourg ora sono veramente un posto incantevole.

Il castello di Thomas II venne realizzato nel 1248 e rimangono delle rovine (oggi in  restauro) che dominano i canneti della parte meridionale del lago.

aix les bainsSplendida cittadina termale sulle rive del lago, con molte stazioni balneari  attrezzate per sport nautici e belle spiagge ove rilassarsi. Place Mollard è il cuore della città, dalla piazza verso sud si apre il parco municipale mentre nel lato est sorge l’Edificio delle Thermes Nationaux. L’edificio costruito nel 1776 da re Vittorio Amedeo di Savoia è stato ricostruito nel 1864 al suo interno sgorgano acque solforose alla temperatura di 45-47 gradi che hanno reso la città famosa e frequentata dall’aristocrazia europea sin dal XIX secolo. Vicino alle terme si trova l’Arc de Campanus unico resto di un mausoleo romano del III-IV. Nel cuore di Aix, vi è uno dei più bei Municipi francesi situato in un antico castello feudale. L’attuale edificio fu costruito all’inizio del XVI secolo in puro stile gotico e lo si riconosce dal portone ad arco ribassato e dalle finestre a crociera. L’edificio che ospita il Casinò in stile Belle-epoque custodisce all’interno bellissimi mosaici (ingresso libero tranne che alle sale da gioco). Da non perdere il Musee Faure che ospita una raccolta di pittura e scultura dell’800 e del 900, il museo si trova in una spendida palazzina in boulevard des Cotes, 10.

Ufficio del Turismo: Place Maurice Mollard

Monte Revard

Con la sua altezza di 1537 metri è raggiungibile in macchina oppure attraverso la teleferica situata a Les Mentens dalla cui cima qui si può godere di un magnifico panorama sul lago di Bourges, sulla città di Aix, sul Dent du Chat e sul massiccio del Monte Bianco. L’arrivo della teleferica è il punto di partenza per numerose escursioni a piedi che possono essere praticate anche da persone non esperte.

savoia - castello di thorens-glieresIl Castello è situato qualche centinaio di metri sopra il villaggio di Thorens, fondato nell’XI secolo  è stato rifatto intorno all’800.  La proprietà del castello è passata attraverso varie famiglie, i primi proprietari furono la famiglia Compey conti di Ginevra, successivamente i Savoia confiscarono la proprietà per cederla ai principi di Lussemburgo, nel 1500 il castello venne acquistato da Francesco di Sales cugino dei Cavour. Completamente distrutto durante la rivoluzione Francese venne ricostruito ad opera della famiglia Roussy de Sales, attuali proprietari. All’interno si possono trovare oggetti appartenuti a Francoise de Sales e al Conte Camillo di Cavour. Il castello dista circa 20 chilometri dalla città di Annecy.

Orari: da giugno ad Agosto 14-19 da aprile a settembre solo il mercoledì il sabato la domenica e i giorni festivi 14-18
Ingresso: Adulti 8€ Bambini 4€ (7-15 anni)
Posizione GPS: 45.99423364864358, 6.256799697875977
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Talloires

da vedere il panorama sul lago dallo sperone roccioso e la spettacolare  cascata facilmente raggiungibile dalla frazione Vèrel o Angon.

Portogallo

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