L'Isola Maggiore è una delle tre isole naturali del lago Trasimeno, in Umbria.
L'isola è collegata con la terraferma da un servizio di traghetti verso i paesi di Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno e Castiglione del Lago. L'abitato si trova nella zona occidentale dell'isola, allungandosi a partire dal molo, lungo la principale via Guglielmi. Una fitta rete di sentieri copre l'isola intera, attraverso una macchia di ulivo, leccio, pino, cipresso, pioppo ed altre varietà mediterranee. Nonostante il nome tragga in inganno, l'isola non è la più grande del lago Trasimeno. Infatti, in ordine decrescente di superficie, troviamo dapprima la Polvese, poi la Maggiore ed infine la Minore. Si narra che Francesco venisse ad Isola Maggiore durante il periodo della Quaresima, dove aveva costruito un celletta con rami, foglie e ad altri materiali di fortuna. Oggi c’è una statua in bronzo, opera di Sisto Zanetti, che ne ricorda il passaggio e la sua permanenza. Sull’isola c’è anche una Chiesa di San Francesco (XVI° secolo).
Si narra inoltre che Francesco arrivasse alla Maggiore partendo con la barca da Passignano sul Trasimeno. A tal proposito, sulla strada che viene da Assisi, prima di Castel Rigone (borgo nel comune di Passignano sul Trasimeno), si trova il letto di San Francesco, una statua con una grande lastra di pietra dove si racconta che il Santo si riposasse prima di partire per l’Isola.
Al lago Trasimeno, più precisamente nell'ex-Convento francescano dell'Isola Maggiore, sono associati diversi episodi della vita del Santo di Assisi. Qui, come riportato nei Fioretti (capitolo VII), S. Francesco digiunò un'intera quaresima (nel 1211 o 1213) "con solo mezzo pane".
Oggi restano due cappelle: la "Cappella dello sbarco", dove il Santo approdò, e, poco più in alto, quella che ricorda il luogo della capanna, mentre il Convento «buono e grande», dove i frati abitarono fino al 1886, è diventato una villa. Le strutture più antiche dell'edificio risalgono al 1328 (questa data del 1328 è preziosa per stabilire anche la datazione dei Fioretti, che danno per già abitato il Convento).