Posto sul versante meridionale del monte Virgo a pochi chilometri da Caserta, il borgo medioevale di Casertavecchia merita sicuramente una visita. Le origini del borgo sono tutt’ora oscure si sa per certo che nell’879 sotto la dominazione Longobarda venne ceduto al conte Pandulfo di Capua. In seguito alle devastazioni dei Saraceni ed alla distruzione di Capua un gran numero di persone si rifugiò a Casertavecchia, divenendo così nel IX secolo d.C. sede vescovile. Da questo momento il borgo passò sotto varie dominazioni da quella sveva a quella normanna fino ad arrivare a quella aragonese che segnò l’inizio di un lungo ed inesorabile declino. Con l’arrivo dei Borboni e la costruzione della Reggia Casertavecchia per anche la sede vescovileDa vedere:
Perfettamente conservato il borgo è oggi meta di turisti che passeggiano tra le strette viuzze lastricate in pietra sulle quali si affacciano caratteristiche ed eleganti case in pietra come Casa Pisano, Casa Ferraiuolo, casa Farina e Casa Uzzi. Via San Michele Arcangelo attraversa tutto il borgo fino ad arrivare allo splendido belvedere posto in fondo all’abitato, mentre su via dell’Annunziata si apre un caratteristico loggiato che precede l’omonima chiesetta, in stile gotico.
La chiesa edificata intorno alla fine dell’VIII secolo dispone di una sobria facciata ornata da tre finestre e un rosone. Il campanile è ornato da monofore e da una cupola a cuspide. L’interno è a unica navata.
Di straordinario interesse artistico è la cattedrale che si affaccia su piazza del Vescovado. La cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo fu iniziata nel XII secolo su volere del vescovo Rainulfo ma, portata a termine solamente nel 1153. Il campanile che con i suoi 32 metri di altezza domina su tutto il borgo venne edificato qualche decennio più tardi. Il campanile, sullo stile di quelli di Gaeta ed Amalfi, termina con un torrione ottagonale poggiante su due piani di bifore. Il torrione è ornato da archi ciechi e agli angoli da torrette. La facciata della cattedrale, dall’aspetto piuttosto austero, venne costruita in tufo giallo, con tre portali in marmo bianco, quello centrale, decorato a motivi floreali, è sorretto da due leoni. L’interno austero ed al contempo suggestivo, è a tre navate divise da 18 colonne provenienti da un tempio dedicato a Giove Tifatino. Da notare il pergamo, realizzazione del XVII secolo, con l’utilizzo di materiali provenienti da amboni del ‘200. La chiesa conserva alcune lastre tombali di epoche medioevali e rinascimentali.
Edificato probabilmente intorno al IX secolo d.C., sul punto più alto del colle, a difesa del borgo, fu per un lungo periodo ricovero di abitanti, animali e masserizie. Delle sue originarie 6 torri è rimasto in piedi solamente il mastio alto 30 metri e di forma cilindrica, le altre sono ormai ridotte a ruderi come pure le mura di cinta. Purtroppo l’area intorno al castello versa in avanzato stato di degrado.
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