Il Camp Nou, dal catalano Campo Nuovo, è lo stadio di calcio di Barcellona utilizzato per le partite casalinighe dell'amatissimo Futbol Club Barcelona. Con una capacità di 99.354 spettatori è il più capiente stadio di Spagna, mentre a livello europeo è sicuramente davanti al nuovo impianto londinese di Wembley che dispone di una capienza di 90.000 spettatori e allo Stadio Lužniki di Mosca con 84.745 spettatori. Il nome ufficiale della struttura fino alla stagione calcistica 2000-2001 fu Estadi del Futbol Club Barcelona, con un referendum tra i soci venne decretato il cambiamento del nome in Camp Nou, già utilizzato in maniera informale dal 1957, anno della sua costruzione. Camp Nou è stato in passato utilizzato anche per eventi extra-calcistici, come esibizioni di star internazionali tra i quali Michael Jackson, U2, Pink Floyd e Bruce Springsteen o per mostre e sfilate fra cui lo stilista Dirk Bikkembergs. Lo stadio ospita El Museu del Barça, inaugurato nel 1984 sotto la presidenza di Josep Lluís Nuñez, attualmente è il museo più visitato della Catalogna. La visita a Camp Nou e al museo è sicuramente un'esperienza indimenticabile anche per le persone non appassionate di calcio che potranno rendersi conto di quanto sia importante ed amata dai barcellonesi la squadra. All'interno del museo è presente un percorso multimediale che ripercorre i maggiori successi calcistici della squadra con un emozionanti musiche e montaggi.
E' stato conferiro l'incarico all'architetto inglese Norman Foster di rinnovare l'impianto catalano, per il quale è prevista l'aggiunta di dieci nuovi livelli che porteranno la capienza dagli attuali 99.000 ai 106.000 spettatori, oltre ad una copertura che proteggerà i tifosi dagli agenti atmosferici ma, grazie alla sua mobilità, consentirà alla luce del sole di raggiungere il campo di gioco. E' prevista inoltre la costruzione di nuovi parcheggi sotterranei, nuovi spogliatoi e una nuova tribuna autorità. Nell'innovativo progetto dell'architetto inglese è prevista la copertura a mosaico della facciata, utilizzando pannelli rossi, blu, dorati e bianchi che saranno illuminati durante gli incontri con spettacolari giochi di luce. Per il mosaico Foster si è ispirato alle opere del famoso artista catalano Gaudí.