La parola Rambla deriva dall'arabo raml e significa sabbia, a ricordare il letto del fiume secco e ricoperto appunto si sabbia sul quale sono sorte le strade. In realtà le prime ramblas nacquero intorno al mercato della Boqueria, con il passare degli anni si sono estese come un fiume in piena, da un lato fino al mare e dall'altro fino a Piazza de Catalunya, con il loro continuo passeggio di turisti, il vociare di fiorai, giornalai, chioschi di souvenirs, bar, ristorantini ma anche prostitute e borseggiatori. Les ramblas partono dal Monumento di Cristoforo Colombo, nel porto vecchio, e arrivano fino a Piazza Catalunya in un susseguirsi di nomi come Rambla de Canaletres che prende il nome dall'antica fontana che secondo la leggenda garantisce il ritorno in città se si bevono le sue acque, Rambla dels Estudis dove un tempo sorgeva l'università, Rambla de Sant Josep con i suoi caratteristici chioschi di fiorai, Rambla dels Caputxins lungo la quale si trova il Gran Teatre del Liceu, Rambla de Santa Monica frequentata da disegnatori e caricaturisti e Rambla de Mar nata con le Olimpiadi del 1992. Da vedere il grande mosaico di Mirò costruito vicino al Teatre Liceu.
Il Mercat de Sant Josep inaugurato nel 1836, noto come La Boqueria, è situato nel cuore della rambla e rappresenta il mercato più famoso e pittoresco di Barcellona. Questo caratteristico spazio occupa il terreno dove anticamente sorgeva chiesa di Sant Josep. Inizialmente era all'aperto ed ospitava i banchetti degli ambulanti e degli agricoltori, che vendevano direttamente i propri prodotti, nel 1914 l'intera area venne definitivamente coperta. Esternamente, la Boquería, si presenta come una struttura in metallo e vetro, mentre l'interno è reso celebre dalla qualità e dalla diversità dei prodotti provenienti da tutto il mondo che lo rendono un luogo unico. Il modo migliore per visitarlo è camminare tra i banchi della frutta, della verdura, del pesce e della carne, condotti da donne in costume tradizionale e avvicinarsi a bar e ristoranti godendosi quel particolare miscuglio di suoni, odori e sapori. Chi è abituato ai mercati italiani, rimarrà stupito dalla bellezza dei chioschi, molti con colonnne e dalla disposizione curata dei prodotti in vendita.
Il Quartiere Gotico, in Catalano Barri Gòtic, è il centro della città vecchia di Barcellona, si estende dalla Rambla di Via Laietana a est, a Port Vell a sud, a ovest fino al quartiere El Ravan mentre a Nord con Piazza Catalunya. Nonostante le profonde modifiche subite tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, il quartiere conserva ancora numerosi edifici risalenti al Medioevo. Storicamente il Barrio Gotico rappresenta il cuore politico e religioso della città fin dalle sue origini tanto che conserva ancora alcuni resti romani, oltre agli edifici più vecchi della città come la cattedrale e il palazzo del vescovo. Il quartiere è costituito da un labirinto di strette vie chiamate "carrers" e piccole piazze, chiuse al traffico cittadino e ricche di negozi di souvenirs, bar e ristoranti che lo rendono una delle mete preferite dai turisti. Da vedere:
Costruita in epoca romana questa piazza era, ed è tuttora, il luogo dove sorgono gli edifici più importanti del governo, come il Palazzo della Generalitat (il governo della Comunità autonoma della Catalogna) e, il municipio . Questa piazza è stata testimone di alcuni degli eventi più importanti della recente storia catalana, come la proclamazione dello Stato catalano nel 1931 e nel 1977 il ritorno di Josep Tarradelles. La domenica mattina, la gente viene a ballare la Sardana, il ballo nazionale della Catalogna. Da non perdere la visita al palazzo del comune, Casa de la Ciutat, con il suo splendido salone dei cento con archi a tutto sesto e travi di legno decorate, lo scalone d'onore in marmo nero e il salone delle cronache. Il palazzo è visitabile solo la domenica mattina dalle 10 alle 13 e durante particolari ricorrenze.
Il palazzo, costruito a più riprese, fonde diversi stili architettonici. La facciata principale, progettata da Pere Blau nel 1596, è rinascimentale, mentre sono gotiche quella che si affaccia su via del Bisbe, opera di Pere Joan, e quella che dà su via Sant Honorat. La scalinata e il cortile gotico furono costruiti nel 1425, mentre il cortile centrale, denominato “Pati dels Tarongers”, risale al 1526. Da segnalare all’interno la Cappella di San Jorge. Nell’edificio, presso la Sala Tàpies, si riunisce il Consiglio Esecutivo della Generalitat della Catalogna.
Complesso architettonico situato al centro del quartiere gotico di Barcellona. Fu residenza dei conti di Barcellona e successivamente dei re della Corona d’Aragona. È composto fondamentalmente da tre edifici: la Sala del Tinell, spettacolare spazio cerimoniale ricco di archi ciechi, il cui muro coincide con le antiche mura romane, la cappella palatina di Sant’Agata, al cui interno si trova la pala d’altare del connestabile Pedro de Portugal, opera del pittore Jaime Huguet e capolavoro della pittura gotica catalana, e, infine, il Palazzo del Luogotenente, edificato nel XVI secolo da Antoni Carbonell su richiesta del re di Spagna.
risale al 1557, è in stile gotico-rinascimentale ed è stato progettato dall'architetto Antoni Carbonell per la residenza del viceré della Corona spagnola in Catalogna anche se non è mai stato veramente abitato, dal 1836 al 1993 fu sede dell'Archivio della Corona d'Aragona. Entrando si vede un cortile con un bellissimo giardino circondato da archi sorretti da colonne, e al centro una fontana di pietra. Bella la scala in pietra coperta da un magnifico soffitto ligneo intagliato raffigurante una barca capovolta. Impressionante è la porta di San Jordi , in bronzo da Subirachs che comunica con l'ex palazzo reale di palazzo del viceré.
La Cattedrale è il simbolo della diocesi di Barcellona nonché più alta espressione del Gotico Catalano, sorge sul luogo dove esisteva una basilica distrutta dai musulmani. La costruzione della basilica cominciò il 1 maggio del 1298, durante il pontificato del vescovo Bernat Pelegrí e terminò a metà del XV secolo. La basilica venne dedicata a Santa Croce e Santa Eulalia, della quale sono conservate le reliquie nella cripta posta all'interno. L'esterno della Cattedrale ha linee semplici, tipiche del gotico catalano, le porte che si aprono lungo il suo perimetro danno accesso al bellissimo chiostro costruito durante i secoli XIV e XV, al centro del chiostro si trova la splendida fontana delle oche, tutto intorno magnolie e palme, le 13 oche raffigurano invece gli anni del martirio di Santa Eulalia. L'interno della cattedrale è a tre navate con volte a crociera, da notare, sopra l’altare, il Crocifisso del Quattrocento che secondo la tradizione venne issato sulla nave di Giovanni D’Austria durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi avvenuta nel 1571. Pare che la strana forma sia dovuta ad un movimento del Cristo avvenuto durante la battaglia per scansare una palla di cannone. Il Coro, protetto da un recinto rinascimentale, dispone di rilievi marmorei attribuiti a Bartolomè Odorez, allievo di Michelangelo.
Il Palau de la Musica Catalana è stato costruito tra il 1905 e il 1908 dall'architetto Lluís Domènech i Montaner come sede della società catalana Corale. La costruzione del palazzo venne interamente finanziata da sottoscrizioni di privati e oggi viene considerato una perla architettonica del Modernismo catalano. La splendida sala dei concerti, punto d'incontro della vita sociale e culturale della Catalogna, è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO il 4 dicembre 1997. La Concert Hall, uno luogo unico al mondo, si sviluppa intorno ad un lucernaio a forma di cupola di ferro smaltato e cristallo rappresentante il sole e ornato da motivi floreali, che dona alla sala una splendida luce naturale. Tutta la superficie del soffitto è ornata da rose in ceramica bianche e rosa, motivi floreali ornano anche le pareti laterali, mentre sul palco è posto un organo del 1908 decorato da statue femminili che suonano strumenti musicali. Oltre alla grande sala da concerto, Palau dispone di due sale che ospitano la vita concertistica dell'istituto e di una
scenografico scalone che porta alla Contert Hall. L'esterno del palazzo spicca per la complessa serie di balconcini, archi e colonne ornati da motivi dai colori vivaci. Da un lato, sorge il Petit Palau , un moderno auditorium aperto nel 2004 ideale per concerti di musica da camera.
Si tratta sicuramente di uno degli edifici simbolo della città, visitata ogni anno da milioni di turisti, il cui biglietto di ingresso serve a finanziare l'opera e la sua costante manutenzione. Le origini del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia risalgono al 1866, quando Giuseppe e Maria Bocabella Verdaguer fondarono l' Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe, che dal 1874 promuove la costruzione di una basilica dedicata alla Sacra Famiglia. Nel 1881, grazie alle donazioni, l'associazione acquistò un appezzamento di terreno di 12.800 metri quadrati destinato alla costruzione del tempio, la prima pietra venne posta il 19 marzo 1882, festa di San Giuseppe, durante una cerimonia presieduta dal vescovo della città, Giuseppe Urquinaona. La costruzione del tempio prosegue dal giorno in cui venne posta la prima pietra ad oggi, con momenti di interruzione e cambi nella direzione dei lavori. Il disegno originario si deve all'architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano che abbandonò l'incarico poco dopo l'inizio dei lavori per via delle divergenze con i promotori, la direzione dei lavori venne assunta da Antonio Gaudì che costruì la cripta secondo i progetti originali. Con l'arrivo di una significativa donazione, Gaudì progettò una nuova e più innovativa cattedrale dalle forme monumentali. Il progetto di Gaudí era di una grande chiesa con pianta a croce latina e alte torri, con l'obiettivo ultimo di una spiegazione catecheistica degli insegnamenti dei Vangeli. Nel 1892 vengono iniziate le fondamenta della facciata della Natività, nel 1894, venne fissato il frontale dell'abside e nel 1899 il Portale del Rosario e una delle entrate al chiostro della Natività. Nel 1909 Gaudì costruì le scuole provvisorie della Sagrada Familia, progettate per i figli dei dipendenti e i bambini del quartiere. Dal 1914, Gaudí si dedicò esclusivamente alla costruzione della chiesa, questo spiega perchè non vi siano altre importanti opere negli ultimi anni della vita dell'artista. Gaudì visse i suoi ultimi mesi di vita a lavorare nella bottega a fianco dell'abside, i lavori, tuttavia, si muovevano lentamente, tanto da spingere l'artista a dire: "E 'un peccato che non riesca a finire il tempio Vecchio come voglio io, ma altri verranno dietro di me, e la costruzione dipende dalle generazioni future e da come gli verranno trasmessi gli incarti ". Il 30 Novembre, 1925 termina la costruzione della prima torre Natività , dedicata a San Barnaba, a 100 metri di altezza e il 10 Giugno 1926 muore, tre giorni dopo essere investito da un tram. Il giorno 12 Gaudì viene sepolto nella cripta del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia, dove le sue spoglie si trovano tutt'ora. Con la morte di Gaudí, diviene capo dei lavori un suo stretto collaboratore Domenico Sugrañes che vi rimarrà fino al fino al 1938. Nel luglio del 1936, in seguito alla rivolta e alla guerra civile spagnola, alcuni rivoluzionari bruciano la cripta, le scuole provvisorie della Sagrada Familia e viene distrutto il laboratorio. A questo punto si perdono i piani, i disegni, le fotografie originali, e alcuni dei modelli in gesso creati da Gaudì, nonostante ciò la costruzione del tempio non si è fermata, rispettato comunque l'idea originale dell'architetto. Dopo la guerra civile, riprese la costruzione del tempio espiatorio della Sagrada Familia l'architetto Francesc de Paula Quintana Vidal, collaboratore di Gaudì, ripristina la cripta bruciata, ricompone molti modelli, che servono per continuare la costruzione come progettata da Gaudi. I lavori continuano con forza nel 1954, quando iniziano le basi per la costruzione della facciata della Passione, sulla base di diversi studi di Gaudí. Una data importante è 1955, quando viene ideata la giornata della "cattura" dedicata alla raccolta di fondi per pagare il lavoro, iniziativa che continuerà negli anni successivi fino ad oggi. Il 7 Novembre 2010 papa Benedetto XVI consacra la basilica elevandola al rango di Basilica Minore, dopo ben 127 anni dall'inizio della sua costruzione. E' stato ipotizzato che l'intero edificio verrà terminato nel 2026 dopo ben 144 anni dall'inizio dei lavori. se deviderate visitare gli interni della basilica e recarvi sulle torri vi consigliamo di acquistare il biglietto on-line oppure arrivare un po' prima dell'apertura delle biglietteria altrimenti rischiate di trovare interminabili code.
Casa Milà, detta La Pedrera, cava di pietra, fu costruita tra il 1905 e il 1912 da Antoni Gaudí al numero 92 del celebre Passeig de Gràcia, su volere di Roser Segimon e Pere Milà per il loro imminente matrimonio. Attualmente è di proprietà della Caixa Catalunya, una cassa di risparmio catalana che ne ha fatto un centro culturale, dal 1984 è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme ad altre opere di Gaudí. L'edificio, che occupa uno spazio angolare, è composto da 6 piani, su ognuno dei quali ci sono 8 appartamenti, inoltre per garantire luminosità a tutti gli appartamenti sono stati previsti 2 cortili interni. Gaudí progettò l'abitazione, esaltando appieno il suo spirito innovatore sia nelle strutture che nel le forme architettoniche, adottando come elemento fondante la linea curva. La facciata esterna dell'edificio è rivestita di pietra grezza, che gli valse l'appellativo di La Pedrera, frammenti di azulejos e balconi in ferro battuto. L'edificio si presenta con l'aspetto di una parete rocciosa ed ondulata che doveva servire come basamento alla statua di una vergine del Rosario che Gaudí intendeva collocare alla sommità.
Come tutte le nazioni partecipanti all'esposizione universale del 1929, la Spagna accettò il progetto degli architetti Enric Catà, Eugenio Cendoya, Pere Domènech, e Carles Buïgas per la costruzione di quello che sarebbe stato il suo padiglione dell'arte, un enorme edificio con una suerficie di circa 32.000 metri quadrati. Un equipe di ingegneri, capeggiati da Pere Domenech i Roura lavorò alacremente per la realizzazione del Palacio Nacional in poco più di un anno, tempo comunque insufficiente per una buona riuscita del progetto, per questo motivo in seguito vennero attuate profonde modifiche. Lo stile architettonico del palazzo rispecchiava la società ed il momento politico di allora, quindi come quasi tutti gli edifici pubblici dell'epoca, fu una costruzione architettonica commemorativa dove si fusero elementi rinascimentali con elementi barocchi. Successivamente il Palacio Nacional venne destinato a sede del Museu Nazional di Arte de Catalunya ovvero il MNAC inaugurato il l'11 novembre 1934, che ospita una collezione permanete di opere di arte catalana a partire dagli anni 30 più mostre temporanee
La fontana magica è una spettacolare esibizione di colori, luci, movimento, musica e giochi d'acqua molto popolare tra i barcellonesi e i turisti. La fontana venne costruita per l'Esposizione Universale del 1929 da Carles Buïgas sul sito dove sorgevano le “quattro Colonne” di Josep Puig demolite nel 1928, il suo primo spettacolo avvenne i 19 maggio del 1929. L'architetto Carles Buigas presentò il progetto un anno prima dell'esibizione e molti pensarono fosse troppo ambizioso per essere realizzato in tempo ma l'impiego di oltre 3000 operai fece sì che i lavori terminassero in tempo. Di forma ellittica dispone di ben 30 giochi acqua che possono essere utilizzati con diversi colori, mentre nelle sue vasche vengono pompati ben 2600 litri di acqua al secondo. Nel 1980 allo spettacolo delle luci è stata aggiunta la musica. Nonostante prima delle Olimpiadi del 1992 sia stata completamente rinnovata dispone ancora di gran parte dei meccanismi originali.
Aperto nel 1926 come elegante giardino per l'aristocrazia cittadina, si estende su di una superficie di circa 17 ettari e nel 1984 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Parc Guell mostra chiaramente in ogni suo elemento, per quanto piccolo sia, la mano del suo artista che seguendo la conformazione del terreno sul quale si sviluppa, ha dato libero sfogo all'immaginazione ed alla fantasia creando camminamenti con colonne rivestite con forme alberi, volte con stalattiti, panchine, statue di animali fantastici e fontane rivestiti con mosaici di variopinte ceramiche e pezzi di vetro. L'immagine più rappresentativa del parco e, sicuramente il suo simbolo, è la scalinata d'accesso con la fontana a forma di salamandra. Al di sopra della scalinata si apre una piazza circondata da un sinuoso serpente sul quale poggiano delle panchine completamente rivestite di mosaici multicolori. Singolare la sala ipostila costruita come un tempio classico greco ma con colonne e soffitti rivestiti da mosaici e medaglioni. All'ingresso del parco due casupole, simili a quelle delle fiabe, ospitano al loro interno un negozio di souvenirs e libri. Grazie alla sua posizione al di fuori del movimento cittadino ed in posizione sopraelevata, questo parco è un piacevole contrasto con il rumore e la frenesia della capitale catalana dal quale si godono splendide vedute. Se visitate la città in estate vi consigliamo di recarvi a Parc guell al mattino oppure verso il tardo pomeriggio.
Il museo, tra i più visitati della città, dispone di una delle più vaste collezioni di opere dell'artista a testimonianza dello stretto rapporto tra l'artista e la città. Il museo nacque per espressa volontà del pittore e con laiuto di alcuni suoi amici come Jaume Sabartes e dispone di molte opere dipinte in gioventù.Tra le opere principali esposte nel museo citiamo: Margot, Madre con Bambino malato, Arlecchino e Las Meninas.
I Cantieri Navali Reali, dove è ospitato il museo sono i più grandi e più completi conservati al mondo e rappresentano la massima espressione dell'architettura gotica del XIII secolo tanto che dal 1976 l'l'edificio è diventato ufficialmente Monumento Storico-Artistico, per cui vale la pena visitare il museo non solo per la collezione, ma anche per l'edificio stesso. Nel 2006 il Museo Marittimo di Barcellona è stato dichiarato Museo di Interesse Nazionale, con oltre 75 anni di storia, conserva al suo interno riproduzioni di imbarcazioni e oggetti marinari di tutte le epoche ed è dedicato in tutto e per tutto alla cultura marittima. Nelle sue sale è possibile ammirare una riproduzione della Galea reale di don Giovanni d'Austria, nave ammiraglia durante la battaglia di Lepanto. Il museo propone iniziative di diverso tipo come laboratori per bambini dai 3 ai 12 anni in uno spazio interattivo denominato “La grande avventura del mare”.