È la chiesa di Santa Maria Assunta, vicino alle Fondamenta Nuove, e deve il suo nome al fatto che fa parte degli stabili acquistati dai religiosi della Compagnia di Gesù (i Gesuiti, appunto) e precedentemente appartenuti ai Crociferi.
La Chiesa, consacrata nel 1728, fu progettata dal ticinese Domenico Rossi e finanziata dalla famiglia Manin.
Dell’edificio dei Crociferi, del XII secolo, resta solo il campanile, la cui cella campanaria è, però, settecentesca e il convento nel campo omonimo.
La bella facciata invita a convergere lo sguardo verso l’Assunzione della Vergine Maria, opera di Giuseppe Torretti, collocata nel timpano.
Lateralmente è visibile lo stemma della famiglia Manin.
L’interno, molto luminoso e ricchissimo di stucchi e marmi, è a croce latina. Da notare i corretti disposti lungo il corridoio della navata, grate che consentivano agli ospiti del convento di affacciarsi.
I soffitti sono interamente affrescati. La Chiesa e la Sacrestia ospitano importanti opere, tra cui Il Martirio di San Lorenzo di Tiziano, L’Assunzione di Maria del Tintoretto e Il Martirio di San Giovanni Battista fra San Lanfranco e San Liberio di Jacopo Palma il Giovane.
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