Sestiere San Polo

Sestiere San Polo

VeneziaNoi li trattiamo separatamente ma, in genere Sestiere San Polo e Sestiere Santa Croce vengono trattati in maniera unitaria in quanto assieme formano un'unica area delimitata dal Ponte di Rialto e da Piazzale Roma (Stazione). Il Sestiere San Polo prende il nome da Campo San Polo, il più ampio di tutta Venezia. Il sestiere, bagnato dal Canal Grande, è dominato da botteghe di artigiani, mercati, negozietti, piccole osterie e dalle tipiche cicheterie. Il cuore pulsante del quartiere si snoda tra le strette viuzze che si aprono intorno al famoso Ponte di Rialto che collega San Polo a San Marco.

Collegamenti

Linea 1 dei vaporetti con fermate ai pontili Rialto e San Silvestro
Linea 4 e 82 fermat Rialto

La zona di Rialto, in origine Rivoalto in quanto la più elevata rispetto al gruppo si isolotti su cui sorge la città, fu la prima zona di Venezia ad essere insediata e, fu proprio il Ponte di Rialto il primo ponte ad essere stato costruito in città. Diverse strutture in legno anticiparono l'attuale ponte in marmo opera di Antonio Da Ponte il cui progetto venne preferito a quelli di Palladio e Michelangelo. L'attuale ponte venne commissionato nel 1588 dopo un bando emesso dal comune di Venezia e fu terminato nel 1591. La costruzione di un nuovo ponte si rese necessaria in seguito ai crolli dei precedenti, il primo avvenuto nel 1444 in seguito all'enorme folla radunatasi per il passaggio della sposa del marchese di Ferrara e il secondo nel 1524.  Assieme al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi, al Ponte della Costituzione è uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande. 

VeneziaLa zona di Rialto ospita fin dal 1097 il mercato di Venezia. Nel medioevo tale mercato rivestiva un'importanza a livello internazionale, qui avvenivano gli scambi tra i mercanti di Venezia e quelli che provenivano da oltralpe o dal sud Italia. Nei secoli la sua importanza è andata via via ridimensionandosi fino a divenire mercato cittadino del pesce (Campo della Pescaria) e della frutta e verdura (Campo Bella Vienna). Rialto oggi è una zona affollata da turisti, negozi, osterie, botteghe artigiane. La zona è molto suggestiva all'imbrunire quando le vetrine e le bancherelle vengono rischiarate dalle innumerevoli luci che si riflettono sul Canal Grande.

VeneziaLa leggenda vuole che la sua edificazione sia avvenuta nel 421 ad opera di un carpentiere come ex-voto al santo, cui è intitolata, per averlo aiutato a domare un grave incendio. Secondo alcuni studi però, la chiesa risalirebbe intorno all'anno 1100. Miracolosamente scampata ad un grave incendio verificatosi nel 1513, fu oggetto di restauri agli inizi del 1600. Sulla facciata esterna spiccano: il campanile a vela, il grande orologio e il porticato gotico.

VeneziaCostruita sui resti di un precedente edificio francescano, a basilica venne iniziata nel 1330 e terminata solamente nel 1396. Nel 1926 ricevette da papa Pio XI il titolo di Basilica Minore. La chiesa, lunga 102 metri e alta 28, è considerata uno dei migliori esempi di stile gotico veneziano. Completamente costruita in mattoni rossi e pietra d'Istria, dispone di una facciata piuttosto sobria ornata da un bel rosone centrale, accompagnato da due laterali e un portale fiorito sormontato da tre statue. Il portale permette l'accesso allinterno della basilica divisa in tre navate da 12 possenti colonne. E' appunto l'interno della basilica ha riservare le sorprese migliori grazie ai suoi 17 altari monumentali ed alle opere in essa conservate tra queste: L'Assunta di Tiziano che troneggia sull'altare maggiore, sempre di Tiziano la Madonna di Ca' Pesaro, una scultura linea di Donatello, il monumento a Antonio Canova opera di un suo allievo e la colossale "macchina macabra" opera di Baldassarre Longhena per il doge Giovanni Pesaro.

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In questo palazzo gotico, risalente al XV secolo, nacque nel 1707 Carlo Goldoni, considerato il più grande commediografo Veneziano. Di notevole bellezza sono il cortile interno del palazzo con il suo pozzo e lo scalone in pietra d'istria. Oggi il palazzo è sede del Museo Goldoniano, nel quale sono custoditi oggetti appartenuti al commediografo, costumi e scene teatrali, un piccolo teatrino con marionette del settecento.

Orari e tariffe
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Venezia - scuola grande di San RoccoIntitolato al santo protettore degli appestati, l'edificio venne iniziato nel 1516 ma, terminato solamente nel 1560. Il progetto iniziale fu di Bartolomeo Bon ma vi lavorarono anche Sante Lombardo e Antonio Scarpagnino. La struttura venne edificata per ospitare la Confraternita di San Rocco formata da cittadini benestanti dediti ad opere benefiche, che dal 1490 data della sua fondazione annoverò sempre più seguaci. Ai giorni nostri la struttura comprende: la Chiesa, la Scoleta e la Scuola Grande.
La Chiesa: la prima pietra della chiesa venne posta il 16 luglio del 1478 mentre nel 1494 venne inaugurata. Nel 1726 venne completamente restaurata da Antonio Scalfarotto che dell'antica struttura conservò solamente le absidi e la cupola. Tra il 1765 e il 1771 venne completamente rifatta la facciata per uniformarla all'adiacente Scuola Grande.
Scuola Grande: come tutte le scuole veneziane anche questa venne progettata con due grandi saloni, uno al piano terra ed uno al piano superiore, entrambi collegati da uno scalone. La sala al piano terreno, con ingresso diretto dal campo è divisa in tre navate da essa si raggiunge, tramite lo scalone, il piano superiore diviso in due sale la prima sede delle riunioni della confraterita e meta delle processioni la seconda "sala dell'Albergo" sede delle riunioni della Banca e della Zonta. Proprio il secondo piano conserva nelle sue sale l'intero ciclo di teleri dipinto dal Tintoretto tra il 1564 e il 1578. Fu infatti Tintoretto che con i suoi allievi dipinse quasi tutti i locali della scuola, tra i dipinti presenti citiamo anche l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi, Fuga in Egitto, Strage degli innocenti, Santa Maria Maddalena, Santa Maria egiziaca, Circoncisione e Assunzione.
Scoletta: Si tratta della prima sede della confraternita che divenuta troppo piccola per ospitare il crescente numero di confratelli venne considerata inadeguata e adibita d'apprima come abitazione del Cappelano, poi come ospedale per i bisognosi, successivamente come magazzino per i mobili della scuola, abitazione del capitanio, sede della cancelleria ed infine archivio della Scuola. Dopo radicali restauri la Scoletta è ora utilizzata per mostre temporanee ed eventi culturali. 

Orari e Tariffe
Sito Web
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