È uno dei palazzi più eleganti ed eccentrici di Venezia ed è considerato uno degli esempi più significativi di Rinascimento Veneziano. Affacciato sul Canal Grande, risale con tutta probabilità al 1481, quando Andrea Loredan incaricò Mauro Codussi dell’ambizioso progetto. Le decorazioni interne (andate perdute) furono affidate al Giorgione. Nel salone del primo piano sono conservate opere del ‘500 di Palma il Giovane. Sulla fascia di basamento esterna del Palazzo è incisa l’iscrizione della Bibbia (e motto dei Cavalieri Templari) non nobis, sed nomini tuo da gloriam (non a noi, o Signore, ma al tuo nome dà gloria), in segno di umiltà. Attraverso varie eredità, il palazzo passò ai Calergi e ai Vendramin, Suoi proprietari nel tempo furono anche Guglielmo Gonzaga, la duchessa Carolina di Borbone e la famiglia Lucchesi Palli che ebbero come affittuario Richard Wagner che morì proprio in questo palazzo nel 1883.
Nel 1946 il palazzo fu acquisito al Comune di Venezia che lo ha adibito a Casinò Municipale.
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