Sotto il promontorio ove sorge il santuario della Madonna Nera, e più precisamente nel Golfo di Patti, si trova la Laguna di Oliveri la cui particolare conformazione gli è valsa l'appellativo di "lingue di sabbia di Tindari". Oggi riserva naturalistica, la laguna racchiude in sè un ambiente naturale di particolare bellezza composto da bianchissima sabbia marina, acqua salmastra all'interno e un mare cristallino verso l'esterno. In questo ambiente vivono un'enorme quantità di specie animali e vegetali alcune in via di estinzione. Meta preferita dei numerosi turisti che vi si recano ogni anno è la spiaggia di Marinello, che tradizione vuole si sia formata in seguito alla caduta di una bambina dal sovrastante santuario.
La Riserva Naturale venne fondata nel 1998 su di una superficie di 410 ettari al fine di proteggere il particolare ambiente e le numerose specie viventi che qui trovano il loro habitat ideale. Grazie alle correnti marine, ai venti e alla finezza delle ghiaie di cui è composto il suolo l'aspetto della laguna muta continuamente senza perdere però la caratteristica che la contraddistingue cioè la presenza di cordoni litoranei che formano laghetti semi-permanenti. Tra questi quelli di Marinello, di Mergolo e Verde, che si trovano in prossimità della parete rocciosa, sono quelli di più antica formazione e con un livello di salinità più basso rispetto agli altri.
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