Annoverato tra i siti più belli di Francia, Bormes è suddiviso in 4 quartieri che si estendono dal mare fino alle pendici del Massif des Maures. Per la bellezza de suoi vicoli fioriti, delle sue case, delle sue piazzette, delle sue fontane e dei suggestivi resti del suo castello è spesso paragonato ad un presepe provenzale. All'estremità del Borgo sorge le Fort de Brégancon, antica residenza dei reali del Belgio e dal 1968 residenza estiva del Presidente della Repubblica Francese. La bellezza dell'antico borgo, risalente al XII secolo, è accresciuta dalla lussureggiante natura e dai suoi colori che vanno dal giallo intenso delle mimosa al viola delle bouganville, pensate che nel territorio di Bormes si contano ben 90 specie di mimose e 700 specie di piante rare.
Il borgo è molto apprezzato anche come località balneare grazie ai suoi 17 chilometri di spiagge di sabbia bianca.
A noi è capitato più volte di fare scalo a Talamone, alcune volte siamo stati all'ancora nella rada prospiciente il porto, una volta in porto, in testa al pontile c, con prua a Est.
L'ultima volta che siamo passati, abbiamo dato ancora in rada, ma si è alzato un vento teso di SE e, poiché l'ancoraggio stava diventando scomodo e insicuro, abbiamo deciso di spostarci a Nord dell'Argentario, nella rada di Santa Liberata, a poche miglia da Talamone, dove abbiamo sostenuto in sicurezza e tranquillità il SE.
Il porto costituisce un naturale ridosso dai venti di N e NW, e il molo lo protegge anche dai venti da S.
Forti venti di SW generano risacca in porto e rendono pericoloso l'ingresso.
Venti forti da E sollevano onda.
Provenendo da N, arrotondare Capo d'Uomo mantenendosi a circa 400 m dalla costa.
Prestare attenzione, entrando nel porticciolo, ai bassi fondali situati a N del molo foraneo: entrando lasciare a dritta il gavitello conico nero con miraglio triangolare verde e lasciare a sinistra il gavitello conico rosso con miraglio rettangolare rosso.
A Nord del molo foraneo sono stati installati numerosi ormeggi permanenti sui quali sostano piccole imbarcazioni.
Il tardo pomeriggio tende a instaurarsi nella rada una termica piuttosto forte, che in genere si calma dopo il tramonto.
Le banchine riservate al transito sono quella davanti all'hotel Baia di Talamone e quella davanti al posteggio. Ovviamente nei posti al transito, è necessario dare ancora, su fondo di sabbia e fango, buon tenitore.
Le profondità sono di circa 3 m ai pontili c e d, di circa 4 m ai pontili riservati al transito.
I pontili sono quelli riservati al diporto e sono gestiti da diverse società:
il pontile a è gestito da Società Blue Point tel. 0564887030
il pontile b è gestito da Società Sogeass tel. 3356445592
il pontile c è gestito da Cooperativa Franceschelli tel. 3336751943
il pontile d è gestito da ditta Cardosa tel.0564 886338
Esperto locale: sig. Cardosa tel. 0564 886388
Per contattare il porto: Guardia Costiera tel. 0564 887003
Per maggiori informazioni, vai al sito: http://www.pagineazzurre.com/italian/porto/id_tos046/info_talamone.htm
Nella zona a NE del molo foraneo è possibile dare ancora, prestando attenzione al basso fondale segnalato prima.
La rada è ridossata da N e NW, ma in caso di venti da E e SE è opportuno spostarsi nella rada di Santa Liberata, situata sulla costa Nord dell'Argentario, che è perfettamente ridossata da tali venti.
Alcuni ormeggi dispongono di acqua e corrente.
Distributore carburante in banchina.
Ristoranti e bar in paese.
Noi abbiamo passato una piacevole serata cenando al ristorante Il Vicoletto, tel. 0564 887424, piatti cucinati con cura e ricercatezza, presentati in modo curato, prezzo adeguato.
Negozi in paese.
Possibile affittare delle biciclette, con le quali è piacevole visitare il golfo di Orbetello.
A 5 miglia a NW di Talamone si trova la bella rada Cala di Forno.
Ridossata fa S, SE e E, aperta a libeccio e maestrale.
Orlata da una spiaggetta, fondo sabbioso buon tenitore.
Le profondità all'ingresso sono di circa 3-4 m.
Non avvicinarsi troppo a riva in quanto la batimetrica dei 2 m è a circa 150 m dalla spiaggia.
Situata a N del promontorio dell'Argentario, a circa 7 miglia a S di Talamone.
La rada è divisa in due parti da un piccolo promontorio roccioso.
La parte, secondo noi, più adatta per l'ancoraggio è quella più a ovest.
Noi amiamo molto questa sosta, in quanto molto sicura nel caso di venti meridionali, ci siamo fermati diverse volte per la notte.
I fondali sono sabbiosi e buoni tenitori e decrescono dolcemente, c'è posto alla ruota per molte imbarcazioni.
A terra diverse ville e una strada con bidoni per la raccolta dei rifiuti.
É anche comodo portare a terra il cane con il tender.
Noi abbiamo sempre preferito fermarci in rada a Santa Liberata piuttosto che entrare in porto a Porto Santo Stefano, che abbiamo solo utilizzato per fare rifornimento di gasolio al pontile (comodo).
Bellissima pianta ornamentale dai fiori giallo sole appartenente alla famiglia delle Febacee. Si tratta di una pianta originaria dell'Australia, in particolare dell'area della Tasmania, importata in Europa per la bellezza della sua chioma agli inizi del 1800, ma talmente diffusasi da far pensare ad una specie tipica dell'area mediterranea. Come tutte le acacie è una pianta piuttosto rustica che cresce anche spontaneamente, ha però bisogno di un clima abbastanza mite e non sopporta gli inverni rigidi. La mimosa è una pianta che dà ottimi risultati anche se piantata in vaso per abbellire terrazzi e porticati.
Se nel continente di origine la pianta può raggiungere anche i 30 metri di altezza ma, alle nostre latitudini può arrivare al massimo a 8-10 metri. La mimosa fiorisce tra Gennaio e Marzo con piccole palline dall'aspetto lanuginoso di colore giallo sole disposte su rametti. Il delicato e persistente profumo di questi fiori si espande in genere tutt'intorno alla pianta.
Nonostante il suo utilizzo sia prettamente ornamentale, dai fiori e dagli steli viene ricavato l'olio essenziale di mimosa, una delle sostanze odorose più antiche che si conoscano con proprietà astringenti, antisettiche, depurative, rilassanti, antidepressive, antinfiammatorie.
Il fiore della mimosa sia in Italia che negli altri paesi europei è divenuta negli anni il simbolo dell'8 Marzo "Festa della Donna"
La via migliore per percorrere la strada delle mimose sono l'auto o il camper. Se la stagione è abbastanza tiepida può andare bene anche la moto, mentre se siete amanti della bicicletta può essere un ottimo mezzo per spostarsi e per godere a pieno dei panorami offerti dalla strada. Tenete però presente che i mesi migliori per vedere la fioritura delle mimose sono Gennaio Febbraio e Marzo quando il clima non è sempre così mite. La via più comoda per giungere alla prima tappa del nostro itinerario è passare da Ventimiglia seguendo poi l'autostrada A8. Se Provenite dal Nord del Piemonte può essere comodo anche il traforo del Frejus.
Il periodo della fioritura delle mimose va da Gennaio a Marzo in genere il momento culminante è il mese di Febbraio. Spesso però il clima particolarmente freddo o particolarmente mite di una annata può anticipare o posticipare la fioritura. Tenete presente che tra la fine gennaio e i primi di febbraio si svolgono la maggior parte delle feste della mimosa.
Si tratta di luoghi molto turistici, sfruttati anche dal turismo estivo, quindi è facilissimo trovare sistemazioni di buon livello a prezzi contenuti. I siti turistici dei vari borghi toccati (indicati più avanti) potranno darvi una mano nella ricerca di una sistemazione adeguata alle vostre esigenze. Tenete presente che per percorrere l'itinerario bastano 2-3 giorni. Se viaggiate in camper ecco un link alle aree di sosta in zona e ai campeggi in zona.
Vista l'enorme importanza economica rappresentata dalla cultura delle mimose, numerosissimi sono gli eventi ad essa dedicati, ve ne elenchiamo di seguito alcuni:
Mimosalia: ultimo fine settimana di Gennaio, grande mostra mercato dei produttori e collezionisti di piante rare.
Corso Fleuri: fine febbraio, sfilata di carri allegorici ornati di fiori e gruppi folcloristici locali
Decorazione della piazza del villaggio: ultimo sabato di gennaio
Festa della mimosa: 1 domenica di Febbraio, corso di gala fiorito con carri allegorici, gruppi folcloristici, mercato artigianale e di prodotti provenzali
Festa della Mimosa: ultima settimana di Febbraio con fuochi artificiali, grande corso sull'acqua con battelli fioriti, carnevale dei bambini, elezione della regina della mimosa
Wee-end della mimosa: fine gennaio, animazione e feste a tema in tutto il borgo.
Festa della Mimosa: fine gennaio, con elezione di Miss Mimosa, grande sfilata notturna con gruppi folcloristici e carri allegorici ornati di fiori, distribuzione gratuita di rametti mimosa fiorita.
In nostro itinerario si svolge quasi tutto nella regione della Provenza-Costa Azzurra, parte a Sud da Borms-les-Mimosas per risalire verso nord fino a Grasse. Nulla vieta di seguire l'itinerario in senso opposto cioè da Grasse a Borms-les-mimosas.
Confine Italiano (Ventimiglia) - Borms-les-Mimosas: circa 210 chilometri percorrendo la A8 e la A57
Borms-les Mimosas - Le Lavandou: circa 11 chilometri seguendo la Strada della Mimosa
Le Lavandou - Saint Maxime: circa 40 chilometri
Saint Maxime - Saint Raphael: circa 25 chilometri
Saint Raphael - Mandelieu la Napoule: circa 30 chilometri
Mandelieu la Napoule - Pegomas: circa 8 chilometri
Pegomas - Tanneron: circa 10 chilometri
Tanneron - Grasse: circa 15 chilometri
Un itinerario che vi condurrà nella parte mediterranea della Francia toccando antichi borghi medioevali e moderne città, sorprendendovi per la bellezza dei paesaggi, per i colori sgargianti e per gli intensi profumi nei quali si mescolano e si fondono in un tutt'uno il profumo della mimosa, gli aromi delle erbe provenzali, della macchia mediterranea e del mare. Un viaggio poco impegnativo, rilassante, a ritmo lento, che vi offrirà l'opportunità di entrare in stretto contatto con la natura e con i prodotti che da essa se ne ricavano. Percorrendo 130 chilometri di strada della costa azzurra che si inoltrano nelle montagne del massiccio del Tanneron, meglio conosciuta come "Route de las mimosas" rimarrete incantati dal giallo intenso di questa bellissima pianta che contrasta con il blu cobalto del mare e del cielo.
La città di Rovaniemi, con i suoi 60.000 abitanti, si estende su di un territorio piuttosto limitato, in poco tempo si riesce a raggiungere qualsiasi punto della città. Tutt'intorno si estendono chilometri di foreste spesso ricoperte di neve e, ancora oltre il ghiaccio. In questo ambiente così particolare si vive in stretto contatto della natura e con le sue bellezze.
Da vedere:
- Per gli amanti di architettura moderna impossibile mancare ad una visita al centro di cultura e amministrazione progettato dal famoso architetto Alvar Aalto.
- L'Arktikum costituisce invece un museo e centro scientifico cittadino dove poter intraprendere un viaggio alla scoperta della cultura, delle tradizioni, della fauna e della flora della Lapponia e delle regioni artiche. Vai al Sito
- Il Museo Forestale della Lapponia un modo per conoscere la vita e il lavoro nelle foreste della popolazione lapponica tra il 1870 e il 1950. Vai al Sito
- Il Centro Scientifico di Pilke per conoscere le foreste giocando capire quanto la nostra vita sia influenzata da esse. Vai al Sito
- La Casa della Cultura Kurundi con la sua sala musica e il museo ove sono esposte opere di arte finnica dal 1940 ad oggi. Vai al Sito
Appena fuori dalla città potrete visitare:
- il Parco di Ranua che vi offrirà la possibilità di osservare come vivono in natura gli animali di questo inospitale territorio. Vai al sito
- la Miniera di Ametiste di Lampivaara, la fantastica pietra con i suoi colori che vanno dal rosa intenso al viola si formò in queste rocce oltre due milioni di anni fa. La visita alle miniera vi permetterà di immergervi nel mondo della natura, ma soprattutto della geologia. Vai al Sito
Posto a soli otto chilometri dal centro di Rovaniemi, il Villaggio di Santa Claus è un luogo magico dove si possono incontrare, elfi, renne, personaggi dei boschi e i loro simpatici animali. E' in questo posto incantato che oltre cento anni fa Babbo Natale decise di stabilirvi la propria residenza, ed è qui che lo si può incontrare per 365 giorni all'anno. E' da questo sperduto villaggio circondato da boschi e foreste abitate da lupi, orsi polari, linci e renne che Babbo Natale si prende cura del benessere dei bambini e della bontà degli adulti, ed è sempre da qui che cerca di diffondere nel mondo il messaggio di amore, carità e fratellanza che appartengono allo spirito del Natale.
Nel Villaggio di Babbo Natale potrai trovare il suo Studio dove riceve quotidianamente i ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, l'Ufficio Postale dove arrivano tutte le lettere inviate a Babbo Natale e da dove tutti i bambini possono inviare lettere e cartoline ai loro amici più cari, saranno gli elfi a preoccuparsi del loro invio. Se per voi Rovaniemi è troppo distante, niente paura, ecco l'indirizzo a cui potrete inviare le vostre letterine di Natale:
Joulupukki, Joulupukin Pääposti, FI-96930 Napapiiri, Finlandia.
Il palazzo più grande del villaggio è rappresentato dal Santa Claus Holiday Village, o Casa di Babbo Natale, dove si trova un'esposizione natalizia unica al mondo nella quale è possibile conoscere le tradizioni natalizie di tutti i paesi del mondo, e la fabbrica di giocattoli degli elfi.
Da non perdere una visita al Santa Claus Park, un mondo incantato costruito all'interno di caverne sotterranee, dove si trova la scuola degli elfi, la galleria del ghiaccio, uno splendido negozio di souvenirs e....molto altro ancora. Vai al Sito
Vai al sito del Villaggio
E' situato tra i freddi ghiacci del Circolo Polare Artico e precisamente in Norvegia il villaggio dove Santa Claus oltre 1100 anni fa ha stabilito la sua residenza. Posto tra le nevi di Rovaniemi, in Lapponia, questo paese, che sembra uscito dalle favole, in inverno non vede mai la luce del sole ma, viene rischiarato dalle mille sfumature di colore delle aurore boreali, al contrario, in estate, il sole è sempre alto oltre la linea dell'orizzonte. Per più di 180 giorni all'anno Rovaniemi è posta sotto uno spessa coltre di neve costringendo Babbo Natale e gli altri abitanti a muoversi su slitte trainate da cani (solo Babbo Natale ha l'onore di avere una slitta trainata da renne). In questo paese, posto in mezzo alla selvaggia natura artica, le temperature possono scendere anche a -45°, quindi, se decidete di fare visita a Babbo Natale, procuratevi un abbigliamento molto, molto caldo!.
te: dl 8 Dicembre 2019 al 6 Gennaio 2020
Per un Natale diverso dal solito, la meta ideale è Comacchio. La suggestiva città sull'acqua, immersa nel Parco del Delta del Po, è un concentrato di eventi speciali da vivere tra i ponti dai contorni illuminati, canali scintillanti e palazzi storici che decorano la città. Unici in tutta Italia sono i Presepi sotto i Ponti scenografici del centro storico, raggiunti dai personaggi della Natività a bordo delle barchette che navigano i solchi d’acqua, offrendo uno spettacolo esclusivo. Si possono trovare tra l’imponente Trepponti, il Ponte degli Sbirri e gli altri che impreziosiscono la città durante il periodo natalizio.
Per una visione speciale del centro storico, ci si può imbarcare da via Pescheria partecipando ad escursioni in batana nei canali per “Comacchio vista dall’acqua”. Altre escursioni sono previste nelle Valli di Comacchio, alla scoperta dei tradizionali casoni da pesca, espressione dell’anima marinara di questa località, e nella natura selvaggia del Parco del Delta del Po, fra specchi d’acqua, isole e tante specie di animali.
Il giorno della Vigilia è il momento del Presepe d’Acqua al Ponte Trepponti con giochi di luce, balletti e musica fino al gran finale con fuochi d’artificio. Mentre il 26 dicembre tocca alla città di Porto Garibaldi stupire con la Fiaccolata di Natale sull’acqua. Tante le feste anche al Lido degli Estensi, dove ogni domenica ci sono animazioni con Babbo Natale, e il 31 una grande festa di Capodanno. Il 6 gennaio, a Comacchio invece prende vita il Mercatino della Befana e tanti giochi in compagnia.
Da 13 anni a questa parte, i primi giorni di maggio viene organizzata la regata Mini-Giraglia (Capraia-Giraglia-Capraia), che attira molti velisti e che anima le banchine del porticciolo di Capraia.
Partecipare a questa bella manifestazione consente non solo di fare una bella veleggiata agonistica in uno splendido specchio di regata, ma anche di godersi Capraia in un momento assolutamente tranquillo, in cui si può assaporare tutta l'atmosfera caratteristica del luogo.
Per maggiori informazioni, visita il sito
Nella parte meridionale dell'isola, sia a E che a W, alcune piccole insenature si prestano a sostare, in caso di tempo dichiaratamente stabile.
Questa insenatura, poco più a S del porto di Capraia, è delimitata a NE dalla Punta Civitata, punta che va arrotondata bene per evitare una secca rocciosa che sporge 20 m a S.
Fondo di sabbia sulla batimetrica dei 4-6 m.
Più al largo fondali meno favorevoli.
La Carbicina è immediatamente a S dell'Ansa Ceppo, e, rispetto a quella è meno suggestiva.
Inoltre le profondità al centro della rada superano i 20 m, quindi è necessario dare ancora vicino a riva.
L'ansa Lo Scoglione si trova immediatamente a S de La Carbicina, ancoraggio su fondo irregolare da 9 a 20 m di profondità.
Situata nella parte SW dell'isola, la rada è racchiusa da rocce vulcaniche.
Le profondità sono elevate ed il fondo è irregolare (rocce, alghe e qualche macchia di sabbia).
É situato sulla costa NE dell'isola e costituisce il solo vero ridosso dell'isola.
Il ridosso all'interno è buono, anche se con venti tesi del settore W e NW il porto è battuto da forti raffiche catabatiche.
Invece, con venti forti di NE si genera una risacca assai fastidiosa all'interno del porto.
Prima di entrare, contattare il marina ai numeri 0586 905307 oppure 338 3744102.
In estate il porticciolo è molto richiesto e il personale tende ad accettare prenotazioni privilegiando le imbarcazioni di maggiore dimensione, quindi non è facile trovare posto nemmeno arrivando presto.
A noi, ai primi di agosto di qualche anno fa (2 agosto del 2007, per la precisione), è capitato di passare a Capraia provenendo dall'Elba. Abbiamo cercato di prenotare un posto durante la navigazione, ma ci è stato detto che Capraia non accetta prenotazioni. Dunque siamo arrivati alle 14 e il porto era semivuoto. Tuttavia, quando abbiamo cercato di sistemarci, gli ormeggiatori ci hanno negato il posto, in quanto il nome della nostra barca non era tra quelle prenotate! L'unica possibilità è stata quella di stare al campo boe immediatamente all'ingresso del porto.
Scesi a terra con il tender, avendo chiesto spiegazioni in direzione, ci è stato detto che le prenotazioni venivano accettate solo per imbarcazioni di dimensioni superiori ai 15 m….. Non so se ora le cose sono cambiate.
Acqua e luce in banchina, corpi morti rinviati a terra.
Distributore in banchina.
Comunque , per maggiori informazioni, andare al sito
Possibilità di acquistare l'essenziale nel borgo antistante il porto.
Qualche bar e ristorante, sia nel piccolo borgo del porto, sia nel paese vero e proprio, che sorge sui rilievi circostanti e d è facilmente raggiungibile a piedi.
Appena a SE del porto, c'è un campo boe per 40 imbarcazioni, che è abbastanza comodo tranne che con venti tesi di NE.
L'ormeggio al campo è organizzato cosi: a prua ci si fissa alla boa con una cima, poi a poppa a sinistra ci si fissa con una cima rossa e a poppa a destra ci si fissa con una cima verde.
Un ormeggiatore in gommone presta assistenza durante la manovra. Telefonare al 338490777.
In tender si arriva facilmente in porto.
La zona in cui si può ancorare si è molto ridotta in seguito alla installazione del campo boe.
Alcune imbarcazioni ancorano appena a Nord del campo boe, ma i fondali sono profondi e algosi.
Non ci sono pericoli vicino alla costa, se non un basso fondale coperto da 0.3 m di acqua e che rende impraticabile il passaggio tra Punta Teglia e Le Formiche, un gruppo di scogli che sporgono a 400 m a NNE di Punta Teglia.