Ufficio del Turismo: Piazza della Libertà, 7
Piccolo ma delizioso borgo di origini medioevali, noto a livello mondiale per il suo castello, scelto come residenza estiva da tutti i papi della storia fatta eccezione per un periodo che va dal 1870 al 1929 e per Papa Francesco. Il borgo si affaccia a strapiombo sulle coste del Lago di Albano offrendo ai visitatori splenditi squarci panoramici. Annoverato tra i borghi più belli d'Italia,l'abitato sorge nel luogo in cui anticamente sorgeva la città di Alba Longa che tradizione vuole fosse stata fondata da Ascanio figlio di Enea. L'attuale nome deriva dalla famiglia Gandolfi che qui nel 1216 vi face costruire un castello passato poi di mano in mano fino ad essere, nel 1536, confiscato assieme a tutto il feudo per insolvenza alla famiglia Savelli allora proprietaria. Nel 1604 Papa Clemente VIII annoverò Castel Gandolfo tra i beni delle santa Sede non alienabili. Iniziò quindi un lungo periodo di lavori di bonifica della zona e di abbellimento del palazzo e del'intero feudo.
Piazza della Libertà: è la piazza che accoglie i turisti che si recano in visita alla città, e il luogo in cui si concentra la vita cittadina. Ornata in centro da una fontana Berniniana è attorniata da antichi palazzi all'interno dei quali trovano sede negozi, bar e ristoranti. Curiosità sul lato destro della piazza guardando il Palazzo si trova la prima buca delle lettere istituita in Italia.
Chiesa di San Tommaso: eretta nel 1661 su progetto di Gian Ligi Bernini, la chiesa sorge sul lato destro (guardando il Castello Pontificio) di Piazza della Libertà. La sua facciata, di colore bianco, è a capanna con un unico portale, l'interno invece è a croce greca con volte a botte. Da notare sull'altare maggiore "La Crocifissione" opera di Pietro da Cortona.
Palazzo Pontificio: l'elegante facciata del palazzo occupa tutto un lato di Piazza della Libertà, l'accesso al palazzo si trova però sul lato sinistro oltre la piccola scalinata. Fatto costruire dalla famiglia Gandolfi divenne ben presto di proprietà della famiglia Savelli, che tra varie interruzioni e vicissitudini lo conservarono fino al 1536 quando a causa degli ingenti debiti contratti da Bernardino Savelli l'intero feudo venne confiscato dalla Camera Apostolica. Dal 1626 residenza dei papi, che qui solevano trascorrere i mesi estivi immersi nella tranquillità del luogo e rinfrescati dalla brezza del lago e dei boschi, negli ultimi anni, su volere di Papa Francesco, il palazzo ha aperto le porte ai turisti. Varcata la soglia si viene accolti dall'ampia corte interna ove i papi impartivano la benedizione domenicale e dove oggi è possibile ammirare una collezione di macchine papali. Salita una rampa di scale si entra nel museo dei papi ove è possibile ammirare i ritratti di tutti i papi che si sono succeduti nella storia, oggetti personali appartenuti a vari papi, vari paramenti sacri e abiti del personale di corte. Belli i panorami che si godono dalle celebri terrazze.
Ville Pontificie: immenso il patrimonio artistico disseminato tra le ville pontificie che circondano castel Gandolfo come pure di eccezionale bellezza sono i giardini. A partire dal 2016, su volere della Santa Sede, vengono organizzati tour su mezzi ecologici che conducono il visitatore in un viaggio alla scoperta dei giardini, delle ville come villa Barberini e la Specola Vaticana, delle scuderie fino a qualche tempo fa chiusi al grande pubblico. Per maggiori dettagli ed informazioni connettersi al Sito dei Musei Vaticani
Ninfeo del Bergantino: posto sulle rive occidentali del Lago di Albano il Ninfeo si apre in una grotta circolare di 17 metri di diametro. Anticamente annessa alla villa di Domiziano, della quale ne costituiva un luogo di delizie, è costituito da una vasca centrale e da pavimenti in mosaico dei quali rimangono però solo alcuni frammenti. Per maggiori info vedere il Sito del Comune
Ninfeo Dorico: probabilmente parte delle strutture di Villa Clodio il Ninfeo venne scavato nella roccia ne I secolo a.C. Si tratta di un ambiente di forma rettangolare con volte a botte in cui l'acqua vi giungeva grazie ad una canalizzazione scavata nella roccia.
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