Si tratta del primo paese che si incontra percorrendo la SP1 ma, anche del più antico di tutta la costa. Secondo la leggenda infatti, nel 330 a.C. alcune famiglie patrizie romane vennero chiamate alla corte di Bisanzio, sorpresi da una tempesta si rifugiarono sulle colline della costiera fondando in seguito una città il cui nome deriva dalla particolare conformazione del territorio. La città, posa a 300 metri sul livello del mare, in passato ha goduto di periodi di immensa floridezza, dovuti soprattutto ai commerci, ma anche periodi di decadenza dovuti a calamità naturali, alle frequenti invasioni ed alle guerre. Separata dalla vicina Ravello dal solco scavato dal torrente Dragone Scala viene definita "la città balcone” per gli incredibili panorami sul mare, su Ravello, Atrani sui resti di case torri, palazzi gentilizi, chiese e monasteri. La città è fino ad ora scampata al turismo di massa, non esistono infatti negozi di souvenirs e ristoranti con menù plurilingue, solamente piccoli ristoranti a gestione famigliare e due bar. Scala si compone di un centro cittadino dominato dal Duomo, costruito intorno alla metà del XII secolo e dedicato a San Lorenzo, e di una serie di piccole frazioni come Minuta, San Pietro, Santa Caterina, Pontone e Campidoglio. Ogni anno nel mese di Agosto a Scala avviene la rievocazione storica del matrimonio tra Antonio Coppola e Marinella Rufolo, membri di due nobili famiglie da sempre in guerra per il dominio sulle città di Ravello e Scala. Il matrimonio avvenuto, per evidenti scopi politici, venne celebrato alla presenza della regina Giovanna I del regno di Napoli, trasformandosi in breve tempo in un matrimonio d’amore dal quale nacquero tre figli. Alla morte della regina ripresero i contrasti tra le due famiglie ma, i due coniugi rimasero uniti fino a quando in un’imboscata venne ucciso Antonio assieme ad un figlio. Ora le spoglie dei due coniugi giacciono nel duomo cittadino. Da Scala non mancate di raggiungere a piedi o in macchina la vicina frazione di Minuta che assieme a Pontone è una delle frazioni che ha meglio conservato la sua impronta medioevale, con un susseguirsi di scalinate affiancate da bianche case con piccoli orti e giardini. Splendido è il panorama sul golfo e sui ruderi della basilica di Sant’Eustacchio che si gode dalla piazzetta quadrata della chiesa dell’Annunziata, spettacolo che incantò sia Alcide de Gasperi che Jacqueline Kennedy. Da Minuta partono diverse passeggiate verso i resti della basilica di Sant’Eustacchio e verso la Torre dello Ziro, famosa per essere stata teatro dell’assassino di Giovanna Duchessa di Amalfi e dei suoi tre figli. Da questo episodio trassero ispirazione vari scrittori come Maria Bandello che vi scrisse una novella, John Webster che scrisse “la tragedia della Duchessa di Amalfi” e Lope de Vega che scrisse “Comedia famosade mayordomode la duquesa de amalli”. Da Scala con una lunga camminata è possibile raggiungere, a quota 1050 metri sul livello del mare, la Chiesa di Santa Maria dei Monti punto fondamentale del percorso spirituale di Sant’Alfonso.
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