Secondo la leggenda la città di Ferentino venne fondata dal dio Saturno che scacciato dall'Olimpo si insediò su queste terre. Secondo vari studi la città è invece di origini volsca, fu in seguito conquistata dagli érnici a cui si deve la costruzione delle ciclopiche mura. In epoca romana divenne fedele alleata della città tanto da dare i natali ad illustri personaggi dell'antica Roma ed essere un vitale centro di villeggiatura. Sorsero in quell'epoca ville patrizie, le terme, un teatro ed il mercato coperto. Durante il medioevo la città fu un fiorente centro agricolo e amministrativo tanto da essere la capitale politico-amministrativa del Lazio meridionale. La città fu uno dei primi liberi comuni italiani, tanto che il suo statuto risale al XII secolo. Fu in questa città che Federico II di Svevia subì la sua definitiva sconfitta. Da vedere:
Posta sulla cima del colle l'acropoli occupa un'area di 140 metri per 95 metri, delimitata e fortificata da possenti mura che svolgono anche funzioni di contenimento. Proprio nell'acropoli si erge il Duomo, dal quale si gode di una splendida vista.
L'intero complesso murario si snoda su di un percorso di circa 2,4 chilometri, vengono spesso definite con il termine ciclopiche per via degli enormi massi che ne costituiscono il basamento. L'origine delle mura risale al VI secolo a.C. anche se subirono notevoli rinforzi e l'aggiunta di torri nel corso del medioevo. Le mura vennero costruite con una pietra locale, di colore biancasto, nota con il termine di silex ed interrotte dall'apertura di ben 9 porte. Di particolare bellezza è la Porta Sanguinaria nei pressi del teatro romano e la Porta Pentagonale.
Si tratta di uno spazio aperto con volte a botte edificato tra il II e il I secolo a.C.. Le cinque arcate indicano la presenza di altrettante botteghe, mentre l'arcone di ingresso, alto 8 metri, da luce a tutta l'aula lunga ben 24 metri.
Si tratta di una delle prime chieste in stile gotico-cistercense. Iniziata nel 1150 dispone di una facciata con un ampio portale centrale sormontato da un elegante protiro in marmo e sovrastato da un rosone. Ai lati due porte, di dimensioni più ridotte, decorate da due lunette semicircolari. L'interno è suddiviso in tre eleganti navate divise da arcate gotiche poggianti su colonne quadrate.
La cattedrale dedicata ai santi Giovanni e Paolo venne edificata una prima volta agli inizi dell'ottocento caduta in rovina, venne riedificata intorno al 1108 e 1113. La facciata, piuttosto semplice, dispone tre portali, finemente decorati, corrispondenti alle tre navate interne. Lenavate interne sono suddivise da arcate a tutto sesto sorrette da colonne con capitelli corinzi, tutte e tre terminano con delle absidi. Di particolare pregio il pavimento cosmatesco, i 14 medaglioni posti lungo la navata centrale rappresentanti i Santi venerati nei paesi della diocesi e il ciborio.
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