Conosciuta soprattutto per la sua splendida cattedrale, la città sorge a 7 metri sul livello del mare, in un’insenatura che la protegge dalla forza delle mareggiate. La sua posizione geografica favorì fin dall’antichità lo sviluppo di un porto commerciale dal quale partivano navi cariche d’olio e frumento per tutto il mediterraneo. Nel periodo delle crociate, fu punto di partenza di Cavalieri e Pellegrini verso la Terra Santa. Di sicure origini romane, la città venne dominata dai Longobardi, dai Bizantini e dai Normanni per passare poi sotto il regno di Federico II di Svevia. Durante la dominazione angioina la città visse il suo periodo di massimo splendore, testimoniato dalla costruzione di molte delle sue chiese e dei suoi e palazzi signorili. Durante la dominazione Aragonese, la città iniziò, invece, un lungo e inesorabile periodo di declino, segnato anche da carestie e pestilenze dal quale si risollevò grazie all’istituzione della Sacra Regia Udienza (una sorta di Prefettura) che favorì l’arrivo in città di numerose personalità come avvocati, giudici e magistrati. La città visse quindi un nuovo periodo di sviluppo culturale, nel corso del quale vennero costruite biblioteche, mentre i palazzi si andarono arricchendo di quei tesori artistici, che ne fanno ancora oggi una città d'arte tra le più belle dell'Italia meridionale. Affascinante è il centro storico, con le le sue belle stradine lastricate e le sue case con dalle artistiche balconate in ferro battuto.
Considerata una dei massimi esempi di stile romanico pugliese, la cattedrale sorge su di un promontorio che si protende sul mare. Il contrasto tra questa costruzione in marmo chiaro di Trani, e il colore intenso del cielo e del mare su cui si staglia è tale, da restare letteralmente abbagliati. Costruita alla fine del XI secolo su una serie di quattro preesistente basiliche, venne dedicata a San Nicola Pellegrino, giovane proveniente dalla Grecia e morto a Trani, accolto dalla comunità e molto amato dai bambini. La cattedrale è preceduta da un ampio piazzale (utilizzato spesso per manifestazioni e concerti) ed è affiancata da un campanile con basamento ad arconi, ornato da bifore e trifore. La facciata è caratterizzata dal un doppio scalone di accesso, che conduce ad un magnifico portale in bronzo, recentemente sostituito da una copia per sottrarre l'originale (che si trova all'interno della Cattedrale) all'opera distruttiva delle intemperie. Il portale è formato di formelle raffiguranti da figure simboliche, tra cui spicca anche San Nicola pellegrino e, ai suoi piedi, l'autore del portale, che è fiancheggiato da archi ciechi, sormontati da tre finestre a tutto sesto. La finestra centrale, ornata da due leoni e due elefanti, è a sua volta sormontata da un rosone centrale che all’imbrunire illumina l’interno della cattedrale con giochi di luci. L’interno è tre navate, divise da colonne binate. Una volta rimossi tutti gli elementi barocchi che l'avevano appesantita nel tempo, la costruzione ispira un senso di maestosità, accentuato dai matronei che si affacciano sulla navata centrale. Al fondo delle navate si trova la cappella di Santa Maria che custodisce affreschi del ‘300 e del ‘400 e da essa si accede alla cripta che custodisce le spoglie di San Nicola.
Costruito nel 1233 da Federico II per scopi difensivi, si affaccia direttamente sul mare, controllandone l’accesso alla città. I bassi fondali che lo circondano fanno da protezione sia da mareggiate che, in passato, da sbarchi nemici. Ha forma quadrangolare, con quatto torri quadrate agli angoli ornate da merli. E' protetto da un muro fortificato e da un fossato collegato direttamente con il mare. Anticamente l’accesso al castello avveniva tramite un ponte levatoio ora sostituito da un ponte in pietra. Con l’avvento delle armi da fuoco, il castello subì notevoli opere di rafforzamento fino alla sua destinazione come sede della Sacra Regia Udienza. Dopo lunghi ed attento restauro, il castello è stato aperto al pubblico nel 1998.
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