Arroccato su una bella collina del senese, all’interno dello splendido Parco Naturale della Val d’Orcia, tra pettinate vigne di Brunello, Montalcino vi accoglierà nel suo borgo medievale, chiuso da una possente cinta muraria e dominato dalla sua fortezza trecentesca. È un luogo antico, famoso per i suoi raffinati vini rossi già dal XV secolo, anche se il Brunello, grazie al quale oggi Montalcino è nota in tutto il mondo, risale in realtà al 1888, quando Ferruccio Biondi Santi decise di utilizzare i vitigni di Sangiovese per la tradizionale ricetta del Chianti.
Montalcino è anche un luogo di tentazioni, dove l’enogastronomia è un trionfo di profumi ed uno spettacolo per gli occhi e chi cercherà di resistere ai richiami del buon vino e della buona tavola sarà comunque tentato dalla straordinaria offerta di prodotti artigianali che la città offre ai suoi turisti.
Di bottega in bottega, con qualche sosta nelle sue accoglienti caffetterie e nei suoi raffinati wine bar, si arriva fino alla fortezza. Dai bastioni della sua Rocca, costruita intorno al 1361, si apre una spettacolare vista di tutta la zona circostante: dal Monte Amiata fino a Siena, lo sguardo riesce ad abbracciare tutta la Val d’Orcia, fino alle colline della Maremma.
A pochi chilometri di distanza da Montalcino, inoltre, due antichissimi luoghi di culto, Sant'Antimo e San Galgano, vi accoglieranno tra le loro mura secolari in una atmosfera di intima bellezza.
Montalcino, il cui nome con tutta probabilità ha origine dal latino Mons (Monte) e ilex (leccio), dagli alberi di leccio che caratterizzano l’intera zona, sorge su un’area in cui sono state rinvenute suppellettili in pietra ed arnesi utilizzati da popolazioni preistoriche tra il 31.000 e il 30.000 a.C. L’area fu abitata in modo stanziale già nel VI secolo a.C., come attestano i reperti etruschi rinvenuti a Poggio alla Civitella, a circa 3 Km dall’attuale città. Altre testimonianze indicano che nei secoli successivi il villaggio si dotò di una imponente fortezza a difesa dalle frequenti incursioni dei barbari e dei saraceni, fortezza abbandonata durante il III secolo a.C. Il primo documento che cita Montalcino è un atto del 715 d.C. firmato da Liutprando, re dei Longobardi. Dal IX secolo la storia della città si lega a quella della vicina abbazia di sant’Antimo, di cui divenne possedimento.
Nel 1462 Montalcino venne elevata al grado di città ed eretta a Diocesi. Durante tutto il medioevo, visse le contese tra Siena e Firenze fino alla resa di Siena ai Medici nel 1555. Gli esuli senesi, guidati da Pietro Strozzi, si rifugiarono nella fortezza di Montalcino e proclamarono la Repubblica di Siena in Montalcino, che governò fino al 1559, quando la città divenne parte del Granducato di Toscana, fino all’annessione nel regno d’Italia, avvenuta con il plebiscito del 1860. Molte delle opere architettoniche di epoca medioevale, a cominciare dalle mura di cinta con le loro porte originali, sono tutt’ora visibili all’interno di Montalcino.
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