La città è posta su di un’altura dalla quale domina la sottostante piana di Foggia. Grazie alla sua posizione la città ebbe fin dall'antichità una notevole importanza strategica tanto che già nel 312 a.C. fu una colonia Romana tenuta in grande considerazione sia dai Consoli che dal Senato Romano. Con la caduta dell’impero romano la città passò sotto il dominio dei Longobardi e dei Bizantini per essere successivamente annessa ai domini di Federico II. Sotto il domini degli Angioini la città continuò ad accrescere la sua importanza sui territori circostanti. Grazie alla sua storia millenaria e ai monumenti appartenenti a varie epoche storiche la Lucera si è meritata l’appellativo di “Città d’Arte” meritando sicuramente un sosta di almeno un giorno.
Costruita su volere di Federico II di Svevia nel luogo in cui anticamente sorgeva un’acropoli romana della quale sono stati utilizzati i resti la fortezza domina dall'alto di un’altura la piana del Tavoliere. Le imponenti mura che si sviluppano su di una superficie di 900 metri vennero fatte costruire da Carlo I d’Angiò nel ventennio tra il 1263 e il 1283 e dispongono di ben 13 torri, 2 bastioni, 7 contrafforti e 2 torri cilindriche. Sfortunatamente il castello venne in parte distrutto nel ‘400 da un terremoto e i suoi resti vennero utilizzati per la costruzione del tribunale. Attualmente sono visibili le mura e alcune torri l’ingresso al castello è consentito da un ponte che attraversa un largo fossato.
Dedicato a Santa Maria Assunta il duomo venne eretto su volere di Carlo II d’Angiò nel XIV secolo sui resti del precedente duomo distrutto dai Saraceni durante il periodo di loro dominazione. Sulla facciata in mattoni del Duomo si aprono tre portali sormontati da un bel rosone. La basilica dichiarata nel 1874 “Monumento Nazionale” conserva al suo interno un crocifisso ligneo del 300, un dipinto di santa Maria.
Situato nella periferia est della città l’anfiteatro venne costruito in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto tra il 27 a.C. e il 14 d.C. e poteva ospitare tra i 16.000 e i 18.000 spettatori. Nell’anfiteatro, che venne eretto all’interno di una depressione naturale, si poteva assistere a spettacoli ginnici, lotte tra gladiatori e belve ma anche a battaglie navali.
Costruito su volere di Carlo II d’Angiò in onore di San Francesco d’Assisi tra il 1300 e il 1304, la chiesa è stata più volte restaurata in seguito ai danni provocati da terremoti. All’interno della basilica sono conservate le spoglie di San Francesco Antonio Fasani oltre che una statua di San Francesco del 1713 e una dell’Immacolata del 1718.
più volte restaurato, il teatro che si trova all’interno del cortile dell’edificio del Comune , venne edificato nel 1837. Inizialmente il teatro venne intitolato a Isabella di Borbone e solo successivamente rinominato in onore di Garibaldi. L’interno, di dimensioni piuttosto ridotte, è stato finemente decorato da diversi artisti oggi è considerato un vero gioiello.
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