Posta tra l'Agnone e il Sesia venne per secoli considerata una terra di mezzo come conferma anche il nome. In epoca romana il borgo assunse grande importanza grazie al fatto di essere attraversata dalla strada che da Pavia portava a Torino e poi alle terre Gallie. Nel 1157 il borgo venne conquistato da Federico Barbarossa che ne fece un feudo in mano ai conti Palatini di Lomello. Oggi la città è molto conosciuta per via dei numerosi laboratori orafi che vi sorgono rendendola uno dei punti di riferimento nazionale per la lavorazione dell'oro.
Posto a ridosso della chiesa, nel centro della città, è uno dei tre castelli di cui si parla nelle antiche cronache, l'unico però ad essere sopravvissuto fino a noi. Le fattezze del castello, a pianta quadrata sembrano appartenere più ad un maschio centrale di un corpo fortificato ben più ampio che ad un'unica costruzione. Tesi avvalorata dalle numerose case nobiliari presenti in città e dai resti di antiche mura di fortificazione.
Dedicata ai Santi Marziano e Martino, si pensa che la sua edificazione avvenne prima dell'anno 1000, di certo nel 1300 aveva già le attuali fattezze. Si presenta con una facciata in stile gotico-lombardo, l'interno a tre navate conserva affreschi di Fernando Bialetti. L'attiguo campanile edificato tra il 1902 e il 1904 è opera di Crescentino Caselli.
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