Il borgo di origine celtiche, in passato ebbe un ruolo di primaria importanza tanto da dare il nome all'intera regione. In epoca Carolingia i feudatari del luogo vennero elevati al rango di Conti Palatini mentre in epoca longobarda venne edificato il celebre castello, probabilmente sui resti di una preesistente rocca. L'edificio venne edificato intorno al X secolo ma, fu nel 1400 che i conti Crivelli gli diedero le fattezze che ancora oggi possiamo ammirare. Furono infatti Antonio Crivelli prima e Alessandro poi a costruire il fossato, una torre di guardia con tanto di ponte levatoio e a costruire il loggiato interno del castello impreziosendolo con colonne e marmi. Con l'estinzione della casata dei Crivelli la proprietà passò in mano ai Corini.
Il castello nasce, su volere di Gian Galeazzo Visconti, nel 1381 ad opera dell'Ingegner Giacomolo Albranelli. Visconti volle la costruzione di una rocca e la fortificazione dell'intero borgo. Fu però il conte Antonio Crivelli ad ordinare la costruzione di un fossato e di mura di cinta a protezione dell'abitato. Si deve sempre ad antonio Crivelli l'abbellimento del cortile interno del castello con colonne e marmi pregiati. Con l'estinzione della famiglia Crivelli la proprietà del feudo passò ai Corini, fu l'ultimo erede della famiglia a donare il castello al Gerontocomio. Di notevole interesse sono le due sale poste al piano rialzato con tanto di affreschi. Il castello ora è sede del comune.
Battistero di San Giovanni ad Fontes
Si tratta del monumento di maggior interesse artistico del borgo edificato presumibilmente nel V secolo. Ubicato ben 3 metri sotto l'attuale livello stradale, ha un corpo centrale a forma ottagonale dal quale dipartono 4 bracci a croce. L'edificio nella sua parte inferiore venne costruito mattoni sesquipedali mentre nella parte più alta in laterizi. L'asse sud-ovest ha una lunghezza di ben 16 metri mentre quello opposto raggiunge i 13 metri. Nel corpo centrale si aprono otto finestre e archi a tutto sesto. Al centro si eleva il tiburio ornato da monofore e bifore. Proprio sotto il tiburio, si trova un fonte battesimale a immersione, pratica di consuetudine ariana praticata dai Longobardi.
La basilica sorge nel luogo in cui precedentemente sorgeva un tempio paleocristiano. La sua edificazione avvenne tra il 1025 e 1040 e costituisce un bellissimo esempio di stile romanico. Secondo alcuni studiosi fu proprio in questa basilica che avvenne il matrimonio tra la regina Teodolinda e Agilulfo. Nel 1117 un terremoto distrusse la facciata della basilica della quale sono ancora visibili alcuni frammenti. L'interno, a croce latina, si sviluppa su tre navate delle quali la navata sinistra è più corta di quella destra. Ciò che colpisce dell'interno di questa chiesa è la sua imponenza ed al contempo la sua nudità.
Costruita tra il XII e il XIII secolo si presenta con una facciata settecentesca ma, l'interno a tre navate è in stile romanico. Di particolare bellezza il tiburio di forma ottagonale ornato da loggette cieche
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