Tutta la zona intorno al comune di Gambolò era già abitata durante l'epoca del bronzo, fu però in epoca celtica ma, soprattutto romana, che ebbe il maggior impulso demografico, grazie all'arrivo di commercianti, artigiani e coloni. Il comune riporta ancora i tipici tratti di un castrum romano con una piazza principale sulla quale si intersecano le due vie principali, mura fortificate e quattro porte di accesso alla città.
Edificato probabilmente nel XI secolo assunse però le attuali fattezze nel 1400. Inizialmente infeudato alla famiglia Beccaria per opera di Filippo Maria Visconti passò, all'estinzione della famiglia Beccaria, sotto il controllo di Ludovico il Moro che vi soggiornò con regolarità.Si presenta come una struttura a pianta trapezoidale in cui sono ancora visibili sei delle otto torri e parte delle mura fortificate ornate da merlature ghibelline. Nel 1573 la proprietà del castello venne acquistata dal Marchese Litta Agostino che decise di trasformarlo in una villa di campagna. Oggi ospita alcuni uffici comunali e il Museo Archeologico della Lomellina.
Edificata agli inizi del XII secolo venne completamente rifatta nel 1899, non venne toccato dal rifacimento solamente il campanile romanico. Tra il 2011 e il 2015 fu sottoposta ad un completo restauro. Al suo interno sono conservati alcuni dipinti del XV secolo.
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