Partendo dalla costa adriatica, caratterizzata da alte scogliere nelle quali si aprono suggestive grotte, incontriamo:
Prende il nome dalla omonima torre, ormai parzialmente distrutta, costruita intorno al 500 a difesa delle invasioni turche e saracene. Poco distante dalle splendide spiagge di sabbia fine della frazione è posta l’Abbazia di Santa Maria delle Cerrate.
Prende il nome dalla cinquecentesca torre fatta costruire per difendersi dalle invasioni turche e saracene. La torre quadrata con i suoi 18 metri di altezza e lati che misurano 15 metri, è' una delle più imponenti della costa. Intorno ad essa si estende un magnifico campo di girasoli che rende il paesaggio veramente suggestivo. Il piccolo borgo di pescatori dispone di spiagge di sabbia fine dai bassi fondali adatti alle famiglie, mentre nei fondali a poca distanza dalla costa vi sono reperti archeologici del II secolo d.C. molto visitati dai Sub. Seguono la spiaggia di Frigole con le sue caratteristiche dune ricoperte da vegetazione e le sue spiagge di bianchissima sabbia fine.
Vista la sua poca distanza da Lecce, il piccolo centro turistico è conosciuto anche con il nome di Marina di Lecce. La zona, che in passato era piuttosto paludosa e malsana, deve il suo sviluppo alla bonifica del territorio, operata in epoca fascista. Attualmente il piccolo porticciolo può ospitare fino a 200 barche, mentre tutt'intorno si estendono spiagge di sabbia fine bagnate dalle acque cristalline del mare. Alle spalle delle spiagge belle pinete e la riserva naturale delle Cesine.
Situata nel comune di Melendugno, la bella località turistica è caratterizzata da una costa rocciosa con altezze variabili che lasciano spazio a tratti sabbiosi ove cresce rigogliosa la posidonia, pianta dalle grandi foglie brune. In questo tratto di costa sorge il famoso scoglio dell’Otto.
Particolarmente apprezzata per i suoi reperti archeologici e per le sue grotte di origine carsica, come le grotte della Poesia. In questo tratto di costa il mare entra nelle profonde insenature creando delle piscine naturali molto apprezzate dai turisti. Di particolare suggestione i ruderi di antiche fortificazioni poste a strapiombo sul mare.
Situata nel comune di Melendugno, le sue spiagge sono state più volte premiate con la bandiera blu d’Europa, grazie alle incontaminate acque blu del mare e alla fine sabbia color argento. Poco distante dalla costa sorgono i due faraglioni conosciuti come “le due sorelle”. Secondo la leggenda, due sorelle stanche delle fatiche nei campi cercarono refrigerio e svago nelle limpide acque di questo tratto di costa ma, a causa del mare agitato non riuscirono più a tornare a riva. Gli Dei, mossi da compassione, trasformarono così le due sorelle nei due faraglioni oggi molto fotografati dai turisti. Nei pressi della spiaggia vi è la grotta di San Cristoforo, ricca di iscrizioni.
Secondo la leggenda su questa spiaggia sbarcò Enea. La località dispone di un piccolo porto turistico e di una costa rocciosa piuttosto bassa. Di notevole interessa è la Grotta dei Cervi all’interno della quale sono state ritrovati disegni rupestri di epoca preistorica, la Grotta Monaca e la Baia dei Turchi
Anche questa spiaggia ha più volte conquistato la bandiera blu d’Europa grazie alla limpidezza e alla purezza delle sue acque color verde smeraldo. Le coste della zona sono piuttosto rocciose e poco adatte alle famiglie con bambini ma faranno sicuramente la gioia dei sub e degli appassionati di snorkeling, di particolare valore storico con la Grotta della Zinzulusa e Romanelli dove sono state ritrovate scritture rupestri di epoca preistorica. La grotta della Zinzulusa raggiungibile tramite una scalinata, è visitabile tutti i giorni dalle 9,30 alle 19 in estate, mentre in inverno dalle 10 alle 16,30. La visita, a pagamento, dura una ventina di minuti, soprattutto in estate è consigliabile portarsi un k-way o altro indumento in quanto la temperatura all'interno della grotta scende parecchio rispetto all'esterno. La grotta di origine carsica è invasa da acqua marina e da acqua dolce limpida e fresca, magnifici sono gli effetti di luce e i colori delle stalattiti e stalagmiti colpite dalla luce del sole.
Questo tratto di costa è caratterizzato dalla presenza di scogli che in alcuni tratti lasciano spazio a insenature con spiagge di sabbia fine. Caratteristica è Punta Capo di Leuca ove si ha l’ipotetico incontro tra i due mari l’Adriatico e lo Ionio, mentre al largo di Punta Ristola a 85 metri di profondità giace lo scafo di un sottomarino affondato durante la Seconda Guerra Mondiale. Di particolare suggestione le grotte che si aprono lungo la costa tra di esse citiamo la Grotta del Diavolo, così chiamata a causa dei forti rumori che a volte si odono al suo interno. In questa grotta furono trovati utensili, armi e ossa di epoca Neolitica. Tra le altre grotte segnaliamo la Grotta del Bambino, la Grotta dei Giganti così chiamata in quanto sono state rinvenute ossa e denti di pachidermi di età preistorica, la Grotta Porcinara ricca di iscrizioni in greco e latino e la Grotta Grande del Ciolo con un’apertura di oltre 30 metri. Molto noto nei pressi di Santa Maria è il Ciolo, specie di fiordo sormontato da un ponte dal quale si gettano i bagnati più temerari.
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