Piacenza e i castelli del Ducato

Piacenza e Castelli del Ducato

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La zona, abitata sin dall’età della pietra, fu insediata dai liguri, dai galli e dai romani. Nel 614 giunse nell’area il monaco irlandese Colombano con i suoi discepoli, insediandosi su di un territorio donatogli dal re Agilulfo. Sul terreno esisteva solo una piccola chiesetta dedicata a San Pietro. Nel giro di breve tempo i seguaci del monaco costruirono un convento che ben presto si trasformò in un importante centro religioso, culturale e politico, estendendo i suoi possedimenti in diverse aree del Nord Italia.  Il centro storico, che si sviluppa intorno al Castello dei Malaspina, ha saputo mantenere intatta negli anni la sua originaria struttura medioevale, con strade acciottolate, case in pietra e palazzi nobiliari al punto da essere annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Simbolo indiscusso della città è il Ponte Vecchio, conosciuto anche con l’appellativo di “ponte Gobbo” a causa dell’irregolarità delle sue 11 campate, le cui origini si fanno risalire all’epoca romana. Da vedere:

Il castello dei Malaspina

Edificato su volontà di Corradino Malaspina agli inizi del 1300, è costituito da un possente mastio di forma rettangolare al quale sono collegati altri edifici. Il Mastio si compone di 5 piani dei quali tre furono adibiti ad uso abitativo gli altri vennero utilizzati a vari scopi. Il castello durante la signoria dei Visconti fu sede del Podestà, per poi passare in mano a diverse famiglie nobili fino a divenire nel 1956 di proprietà dello stato.

Abbazia di San Colombano

L’attuale complesso risale alla fine del 1400 inizio del 1500, una precedente abbazia sorgeva nel luogo ove ora sorge il castello. Fondata da San Colombano nel 614, l’abbazia rivestì un ruolo di primordine per tutto il medioevo al punto da essere considerata la Montecassino del Nord. Il complesso comprende: la Basilica, la Piazza di San Colombano, il chiostro interno, il Museo dell’Abbazia, il Museo della Città, i girdini interni. La Basilica preceduta da un elegante portico detto “del Paradiso” custodisce al suo interno opere di importante valore artistico come i dipinti presenti nella sua navata centrale opera di Bernardino Lanzani, un fonte battesimale del VII secolo, dono della regina Teodolinda a San Colombano, e uno splendido mosaico sul pavimento della cappella maggiore. La cripta, raggiungibile attraverso due rampe di scale laterali custodisce le reliquie di San Colombano.

Duomo

Edificato nell’XI secolo su volere del vescovo conte Guarnerio,  venne dedicato a Santa Maria Assunta. L’edificio in stile romanico, dispone di una facciata piuttosto semplice incorniciata da due torri laterali, al centro tre porte di ingresso e un ampio portale. L’interno è diviso in tre navate, con cappelle laterali, i soffitti dispongono di volte a crociera costolonate.

Palazzo Trecentesco

Considerato un gioiello dell’architettura cittadina, il palazzo fu per un lungo periodo di proprietà della famiglia Alcarini, che da il nome alla contrada. Molto bello il suo portico sorretto da pilastri cilindrici con capitelli in arenaria. Il palazzo è anche conosciuto con il nome di “casa di Teodolinda”.

Santuario della Madonna dell’Aiuto

Il seicentesco Santuario, che sorge al di fuori del vecchio centro abitato, secondo la tradizione venne edificato per conservare un’immagine della Madonna ritenuta miracolosa. L’interno è a unica navata con cappelle laterali. Dal 1954 la Madonna dell’Aiuto è la patrona della città.

Ufficio informazione turistica: Piazza San Francesco
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