Sulle orme del grande successo ottenuto dal "Cammino di Santiago" molti altri percorsi di fede sono stati sviluppati tra di essi "Il Cammino di Gerusalemme". Si tratta di un percorso che partendo dalla Contea di Kerry in Irlanda arriva fino a Gerusalemme, toccando ben 7 dei principali monasteri dedicati all'Arcangelo Gabriele. Se si evidenziano i monasteri su di una carta geografica e li si collega con una linea ci si rende conto che il percorso traccia una perfetta linea retta (Ley Line: linee dove scorrono particolari flussi energetici simili a fiumi)). Di seguito i monasteri toccati dal percorso:
1) Skellig Michael [Irlanda]
2) St.Michael Mount [Cornovaglia]
3) Mont Saint Michel [Normandia]
4) Sacra di San Michele [Piemonte]
5) Monte Sant'Angelo [Puglia]
6) Monastero di San Michele [Isola di Symi, Grecia]
7) Monte Carmelo di Gerusalemme [Alta Galilea]
Posto nelle isole Skelling ad 12 chilometri dalla costa di Portmagee, il monastero è raggiugibile solamente in barca, quando le condizioni meteorologiche lo consento. Annoverato tra i siti Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, il monastero ha origini molto antiche, si pensa che la sua edificazione risalga al 588. I monaci che vivevano nel monastero conducevano una vita molto semplice, vivevano in capanne e passavano la maggior parte del loro tempo in preghiera e studio. Nel XIII secolo il monastero venne abbandonato dai monaci divenendo un luogo di pellegrinaggio. Si tratta di un luogo piuttosto selvaggio ed incontaminato, immerso in una riserva naturale, ci si arriva solamente in barca partendo da Portmagee, gli orari vengono stabiliti di volta in volta in base alle condizioni del mare. Giunti all'isola per raggiungere il monastero è necessario salire ben 618 scalini (il monastero è posto a 218 metri slm) piuttosto ripidi ed irregolari, essendo molto elevato il pericolo di caduta massi i visitatori devono obbligatoriamente rimanere all'interno dei percorsi segnalati. Sull'isola non vi sono servizi igienici e punti di ristoro. Il luogo non è molto adatto ai bambini sotto i 10 anni.
Situata all'estremità occidentale della Cornovaglia, l'isola è molto famosa per la sua somiglianza con Mont Saint Michael in Normandia. Secondo la leggenda proprio su quest'isola l'arcangelo Gabriele apparve ad un gruppo di pescatori nel 495, di qui nacque l'esigenza di edificare un'abbazia. Purtroppo dell'antica abbazia, condotta dai monaci benedettini, oggi rimangono solamente il refettorio e la chiesa. Nel corso del XVI secolo l'abbazia venne sostituita da una fortezza. La chiesa posta sulla sommità del monte venne edificata da Bernard le Bec divenendo in breve un importante luogo di culto e meta di pellegrinaggi. Oggi l'isola e il castello sono di proprietà del National Trust, un ente di beneficenza inglese, al quale il castello venne donato nel 1954 dal conte Francis St Aubyn, che però mantenne per la sua famiglia un contratto di locazione della durata di 999 anni.
Si tratta sicuramente di uno dei monasteri più conosciuti a livello mondiale, visitato ogni anno da milioni di persone. Oltre alla sua bellezza, il monastero deve la sua fama alle famose maree che, soprattutto in passato, ne sbarravano l'accesso. Tali maree potevano raggiungere un dislivello di ben 14 metri impedendone il raggiungimento via terra. Mont Saint Michael è uno dei più grandi monasteri d'Europa dedicato al culto dell'Arcangelo Gabriele, dal 1979 tutto l'isolotto su cui sorge è stato annoverato tra il Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Secondo la leggenda il monastero venne edificato in seguito ad un'apparizione dell'Arcangelo Gabriele al vescovo di Avranches intorno agli inizi del 700. Fu però sotto i conti di Normandia che il monastero acquisì potenza e prestigio, anche grazie alla sua posizione strategica proprio ai confini con il ducato di Bretagna. I doni dei Conti e del Re di Francia contribuirono ad accrescerne la sua grandezza ed il suo prestigio. Durante la guerra dei 10 anni il monastero si fortificò con una cinta muraria comprendendo anche il villagio. Fu a partire dal 1523, con la nomina di un laico ad abate del monastero e all'installazione di una prigione, che il monastero cominciò a spopolarsi dando il via ad un lungo ed inesorabile declino. Solamente nel 1863, quando ormai non vi erano più monaci nell'abbazia, la prigione venne chiusa mentre nel 1966 una piccola comunità di monaci vi si insediò nuovamente.
Posto sul Monte Gargano in Puglia, il monastero è il frutto di XV secoli di storia, a partire dall'epoca romana quando esisteva già un luogo di culto dedicato al dio Apollo. L'origine del Santuario, dedicato al culto di San Michele, risale però alla fine del V e l'inizio del VI secolo, quando secondo la leggenda il vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano, in seguito a 3 apparizioni dell'Arcangelo Gabriele decise di edificarvi un monastero. Tra il VI e il VII secolo il santuario divenne meta preferita di pellegrinaggi di fedeli provenienti anche dal Nord Europa. Vista l'enorme importanza assunta e il continuo accrescere di fedeli e devoti nel corso dei secoli il monastero subì parecchie trasformazioni ed ampliamenti. Oggi all'interno del monastero è visitabile: la Grotta di San Michele, la Cappella Penitenziale, le Cripte e il Museo della Devozione.
Posto nella parte meridionale dell'Isola di Symi, quasi a sfiorare la Turchia, il monastero venne edificato nel XIII secolo, ma subì parecchie trasformazioni nel XXVIII secolo. Divenuto nel giro di breve tempo meta di pellegrinaggi da parte di tutte le popolazioni dell'Egeo, il monastero pare sia stato il punto di partenza del culto di San Michele verso l'occidente. Secondo una antica tradizione a tutti coloro che dormono per la prima volta sull'isola l'Arcangelo appare in sogno e parla, al mattino non bisogna far altro che raccontare il sogno al pope che lo interpreterà spiegando l'invito posto dall'Arcangelo. All'interno del Santuario è conservata una gigantesca iconografia di quasi 3 metri di altezza ove viene rappresentato San Michele di Panormitis che impugna una spada.
Si tratta di una catena montuosa lunga 39 chilometri posta nell'Alta Galilea, una regione dello stato di Israele. Dal 1996 l'intera area è stata annoverata tra i siti Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Due sono fondamentalmente i santuari cristiani del Carmelo: il Monastero di Santa Margherita (vicino alla Fonte Elia) e il Santuario di Stella Maris. Nel XIII secolo un gruppo di monaci si ritirò nei pressi della Fonte di Elia per iniziare una vita di contemplazione (di qui nacque l'ordine del Carmelo). Nel 1291 tutti i monasteri cristiani della zona vennero rasi al suolo così i monaci si ritirarono in Europa per farvi ritorno solamente nel 1627. Nel 1717 si fa strada l'idea di costruire un convento sulla spianata del promontorio che verrà inaugurato il 16 Luglio del 1768 giorno dedicato alla Madonna del Santo del Carmelo.
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