Un ponte, posto sulla parte più stretta del fiume, esisteva già già in epoca romana, più volte rimaneggiato venne completamente distrutto dalla terribile alluvione del 1333. Nel 1345 venne rifatto un nuovo ponte con una moderna tecnica ad archi ribassati, che riduceva il pericolo di ostruzioni in caso di piene e superava il sistema romano ad archi semicircolari. Ai lati del ponte, vennero poste le botteghe dei macellai e dei pescivendoli che potevano così gettare gli scarti di lavorazione direttamente nel fiume evitando il trasporto dei maleodoranti rifiuti sui tipici carretti chiamati barroccini. Nel 1593, dopo la costruzione del corridoio Vasariano, Ferdinando I, che non gradiva gli effluvi provenienti dal ponte, ordinò la sostituzione delle botteghe dei macellai con quelle di orafi e argentieri tutt’oggi presenti. Al centro del ponte sorgono due terrazze panoramiche, quella ad ovest ospita il monumento al famoso orafo fiorentino Benvenuto Cellini, costruito nel 1901 da Raffaello Romanelli.
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