La piazza venne edificata tra il 1287 e il 1325 ad opera del comune, per ospitare l’enorme massa di fedeli che venivano ad assistere alle prediche dei padri Domenicani, successivamente venne utilizzata in occasione di feste come il Palio dei Cocci, voluto nel 1563 da Cosimo I, per la circostanza vennero eretti i due obelischi marmorei sostenuti da tartarughe opera del Giambologna. La piazza è dominata dalla splendida facciata della Basilica di Santa Maria Novella e dal loggiato dell’ospedale di San Paolo. La sistemazione delle aiuole è piuttosto recente come chiusura al traffico.
La basilica venne iniziata nel 1278 ma consacrata solamente nel 1420 da papa Martino V. Edificata su volere dei frati Domenicani, che ottennero le indulgenze per chi avesse contribuito economicamente all’opera, rappresenta uno dei principali luoghi di culto della città; la facciata venne portata a termine solamente nella seconda metà del 1400 da Leon Battista Alberti e rappresenta una delle più importanti opere del rinascimento fiorentino. Completamente rivestita in marmi bianchi e verdi innesta elementi gotici a elementi rinascimentali creando un’armonia di forme e proporzioni geometriche. Il maestoso interno, a tre navate divise da pilastri con volte a crociera a costoloni, ha una lunghezza di 99,20 metri e una larghezza di 28,20 metri dalla navata centrale, sull'altare da 45 metri di altezza pende il crocifisso di Giotto, di notevole bellezza le vetrate disegnate da Filippino Lippi. La basilica custodisce nelle cappelle opere di eccezionale valore dei principali artisti dell’epoca tra i quali un Crocifisso di Brunelleschi e un ciclo di affreschi del Ghirlandaio.
Il museo si sviluppa nell’area conventuale appartenuta ai monaci Domenicani, comprende il chiostro dei Morti sul quale si apre la cappella funeraria della famiglia Strozzi, il Cappellone degli Spagnoli affrescata da Andrea di Buonaiuto, il chiostro Verde che deve il nome alla predominanza del colore negli affreschi di Paolo Uccelli, la cappella degli Ubriachi e il refettorio che conservano oreficerie e antichi paramenti liturgici tra i quali l’abito di San Tommaso di Canterbury, il chiostro Grande.
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