Villa Paganini è situata su Via Nomentana, proprio di fronte a Villa Torlonia.
Sorge su un terreno coltivato un tempo a vigneto, acquistato nel 1585 dal cardinale Mariano Pierbenedetti da Camerino per farne la sua fastosa residenza. Unica traccia di questo periodo è la fontana che si trova all’angolo tra Via Nomentana e Vicolo della Fontana.
Nel 1722 la proprietà venne acquistata dal Cardinale Giulio Alberoni che vi introdusse importanti opere di trasformazione, sia degli edifici sia del giardino. Dopo di lui, la Villa passò nelle mani di diversi altri proprietari che la modificarono secondo le mode dell’epoca: furono tracciati vialetti, costruite fontane, un laghetto artificiale con isola centrale e una grotta-Ninfeo.
Quando nel 1890 la Villa fu acquistata dal senatore Roberto Paganini, la sua superficie risultava notevolmente ridotta: gran parte del terreno, infatti, era stato ceduto e l’intera zona circostante era stata lottizzata ed edificata. Nel 1934 il Comune di Roma acquistò il complesso ancora esistente e lo destinò a verde pubblico. Il casino nobile divenne sede scolastica e il giardino, dopo un intervento affidato all’architetto Raffaele De Vico (lo stesso che si occupò della sistemazione di Villa Glori), fu aperto al pubblico nell’aprile dello stesso anno. Risale invece al 1938 la collocazione del Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale del Quartiere Nomentano, opera di Arnaldo Zocchi, sul lato di Via Nomentana.
Attualmente Villa Paganini ha una superficie di 25.400 m2. È stata riaperta al pubblico nel 2004 dopo un attento lavoro di restauro che l’ha riportata al suo piacevole assetto romantico di fine ottocento.
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