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Villa Glori

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Villa Glori Villa Glori

Villa Glori è un parco di circa 25 ettari, che si trova tra i due quartieri Flaminio e Parioli. Si estende su una rupe che sovrasta l’ansa del fiume Tevere, il Villaggio Olimpico costruito nel 1960 ed il Parco della Musica, opera dell’architetto Renzo Piano, inaugurato nel 2002. A differenza delle ville storiche di Roma, Villa Glori non nasce come fastosa villa di campagna di nobili famiglie, ma come terreno destinato a vigneto e riserva di caccia. Al suo interno l’edificio più antico è un casale fortificato, come se ne trovano tanti nella campagna romana.

Nel 1867, durante le battaglie per la liberazione di Roma, questa zona fu teatro di violenti scontri tra gli insorti e le truppe pontificie, scontri nei quali perse la vita anche Enrico Cairoli.

La Villa, che nel tempo è passata più volte di proprietà,  arrivo' alla famiglia Boncompagni e infine all’ingegnere Vincenzo Glori, a cui il papa Pio IX aveva affidato il progetto e la costruzione del Ponte Mammolo. 

Nel 1883, quando Roma era già capitale d’Italia, furono iniziati gli espropri per destinare la proprietà Glori, area molto significativa per la realizzazione dell’Unità del Paese, a verde pubblico. Il Parco fu acquisito definitivamente nel 1923 e si decise di dedicarlo al ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale, col nome di Parco della Rimembranza. Il progetto di sitemazione dell’area fu affidato all’architetto Raffaele De Vico, lo stesso che si occupò anche del restauro di Villa Paganini. De Vico  disegnò il tracciato della nuova Villa  e vi fece piantare 6.000 nuove piante, fra cui pini, lecci, querce, aceri, cedri, lauri e ippocastani.

La Villa fu aperta al pubblico nel 1924.

Nel 1929 sulla sommità della collina, famosa per la sua salubrità, furono costruiti tre padiglioni in legno intitolati ad Ettore Marchiafava, insigne medico-ricercatore e senatore, destinati ad ospitare colonie estive e dispensari per i bambini a rischio di tubercolosi. Sempre con intenti assistenziali, vi fu poi costruita anche una scuola, proprio a fianco del vecchio casale. Dal 1988 tutte queste strutture, in continuità con i loro scopi, sono state affidate alla Caritas che vi ha realizzato una casa famiglia per persone affette da AIDS.

All’interno del parco, una serie di viali, intitolati ai protagonisti degli scontri del 1867, conducono al Piazzale del Mandorlo, dove si trova il monumento ai fratelli Cairoli, nel quale è inserito un ramo del mandorlo sotto al quale morì Enrico Cairoli. Un cippo e una lapide ricordano rispettivamente i soldati italiani caduti in tempo di pace e i carabinieri morti a Nassiryia nel 2003.

Dal 1997 Villa Glori ospita un interessante percorso di scultura contemporanea ideato dalla critica d’arte Daniela Fonti, intitolato “Varcare la soglia”. Il tema centrale di questo museo all’aperto è l’integrazione tra natura e scultura, tra luogo di sofferenza e luogo di ricreazione e riposo, con opere di Paolo Canevari (L’Uomo-erba), Nino Caruso (Portale Mediterraneo), Pino Castagna (Monadi), Maria Dompè (Meditazione), Jannis Kounellis (Installazione), Eliseo Mattiacci (Ordine), Maurizio Mochetti (Arco-laser), Nunzio (doppia anta di bronzo), Franco Purini, Mauro Staccioli (Installazione), Giuseppe Uncini (Porta del Sole).

Orari: è aperta dalle 7.00 al tramonto
Come accedere: Piazzale del Parco della Rimembranza - Via del Maresciallo Pilsudski
Come arrivare: autobus n. 233, 910, 926 e il tram n. 2
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