É il più grande parco di Roma, con un estensione di circa 184 ettari, divisi in due parti dalla via Olimpica, che oggi è parte integrante della Tangenziale Est. Come altre ville della capitale, era in origine la tenuta di campagna di una facoltosa famiglia romana e ha il pregio di aver mantenuto la sua bella struttura seicentesca, con la ripartizione in “pars urbana”, di cui fanno parte il Palazzo e i giardini intorno ad esso; la “pars fructuaria”, corrispondente al pineto e la “pars rustica”, che, intorno al 1840 era una tenuta agricola all’avanguardia, ampliata appositamente dal principe Filippo Andrea V Doria Pamphilj con l’acquisto di Villa Corsini e di una serie di vigne della Via Aurelia Antica.
All’interno della Villa c’è anche un corso d’acqua che alimenta un lago con isoletta centrale ed un tratto dell’Acquedotto Paolo. Questo fu realizzato durante il pontificato di Paolo V, all’inizio del 1600, per portare l’acqua a Roma, ripristinando una parte dell’antico acquedotto di Traiano del 109 d.C..
L’edificio più antico è la Villa Vecchia, oggi sede museale, che esisteva già nel 1630, quando l’area fu acquistata da Panfilo Pamphilj, mentre la Villa Nuova, opera dello scultore Alessandro Algardi e dell’architetto e pittore Giovanni Francesco Grimaldi, fu edificata tra il 1644 e il 1652, durante il Pontificato di Innocenzo X Pamphilj. La nuova costruzione era destinata ad ospitare le collezioni d’arte della famiglia, compresi i reperti romani rinvenuti all’interno della proprietà. La sua pianta è di ispirazione palladiana e le sue facciate sono decorate con marmi antichi. Sempre di Alessandro Algardi sono le fontane della Lumaca e del Giglio.
Nel 1760 il principe Giovanni Andrea IV Doria fu autorizzato da papa Clemente XIII ad assumere anche il cognome dei Pamphilj, rimasti senza discendenti maschi. Da allora il doppio cognome ha identificato sia la famiglia sia la loro villa.
Nel 1849 alcune delle più dure battaglie per la difesa della Repubblica Romana si svolsero proprio a Villa Pamphilj, che fu occupata dall’esercito francese. Nel tentativo di riconquistarla ci furono molte vittime tra le truppe garibaldine, tra cui anche Goffredo Mameli.
Il Comune di Roma ha in parte acquistato ed in parte requisito la villa con un iter che, iniziato nel lontano 1939, si è concluso solo nel 1971. Dal 1972 Villa Doria Pamphilj è aperta al pubblico, ad eccezione della Cappella che, costruita negli anni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, è rimasta di proprietà della famiglia Doria Pamphilj.
Nel 2000, in occasione dell’Anno Santo, è stato costruito un ponte pedonale per riunire le due parti della villa separate dalla via Olimpica nel 1960.
La villa comprende bellissimi giardini (il cui tracciato ripercorre quello realizzato nel XVIII secolo) e punti panoramici particolarmente suggestivi; è uno dei luoghi più indicati per dedicarsi al bird-watching e per far jogging in città. Interessante l’offerta di concerti e di spettacoli della Casa dei Teatri, situata nel Villino Corsini.
La Villa Nuova, nota con il nome di Casino del Bel Respiro o Casino dell’Algardi, è oggi elegante sede di rappresentanza del governo italiano.
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