La Statua della Libertà sorge a Liberty Island, proprio all’imbocco del porto sul fiume Hudson, sulle rovine di una fortezza ottocentesca e dal 1886 ha accolto milioni di immigrati, arrivati nel Nuovo Mondo con tutte le loro speranze. Simboleggia la dea della libertà che calpesta le catene della schiavitù. La sua corona ha sette punte che si irradiano verso i sette mari. Tiene alta con la mano destra una fiaccola a rappresentare il fuoco eterno della libertà, mentre nella sinistra stringe la Dichiarazione d’Indipendenza con incisa la sua data: 4 luglio 1776. Il simbolo della città di NewYork nasce da un progetto comune di Stati Uniti e Francia in occasione del centenario della dichiarazione di Indipendenza Americana ed è considerato una delle massime espressioni di incontro tra Arte e Ingegneria. L’enorme statua (è alta, compreso il basamento, 93 metri ed è visibile a 40 Km di distanza) fu realizzata in Francia dallo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi. Fin dall’inizio il suo progetto incontrò enormi difficoltà economiche e tecniche. Le prime furono superate grazie a raccolte di fondi promosse dall’editore Joseph Pulitzer e dalla poetessa Emma Lazarus che nel 1883 pubblicò un sonetto considerato un inno di accoglienza agli immigrati, che fu poi inciso sulla base della Statua. Lo stesso basamento che la sorregge è frutto di un’ulteriore raccolta di fondi pubblica, promossa dal NewYork Time. Per quanto riguarda le difficoltà tecniche, furono risolte grazie all’eccezionale collaborazione di Gustave Eiffel, che realizzò una struttura interna in acciaio, sufficientemente solida per sostenere l’enorme peso della statua (225 tonnellate) ed al tempo stesso abbastanza elastica per resistere all’azione del vento e alle escursioni termiche. Su questa avveniristica struttura furono poi disposte 300 lastre di rame martellato. La statua fu poi smontata ed inviata a NewYork in 1883 casse su una piccola barca, che dovette fare più viaggi per trasportarle tutte. Nell’interno del piedistallo si trova la Statue Story Room, raccolta museale di documenti della storia del monumento. 335 gradini o alcuni ascensori portano ai piedi della statua. Una scala a chiocciola di 168 gradini porta alla testa, dove le finestre che si aprono nella corona offrono uno splendido panorama sul New Jersey, su Manhattan e su Brooklyn. Sospeso dopo l’attentato dell’11 settembre 2001, l’ingresso del pubblico alla corona è stato riaperto nel 2009 ad un numero limitato di persone al giorno, con prenotazione obbligatoria, da effettuare con larghissimo anticipo sul sito. La visita è sconsigliata a tutti coloro che soffrono di claustrofobia, inoltre durante la stagione estiva all'interno della Statua ci può essere una temperatura di oltre 20° superiore a quella esterna. Siccome state entrando nel cuore del simbolo degli Stati Uniti preparatevi ad attenti controlli che danno origine a lunghe code, per questo motivo vi suggeriamo di arrivare al mattino presto. Sull'isola esistono due Gift Shop piuttosto forniti con prezzi abbastanza contenuti, una tavola calda e dei punti di ristoro.
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