Il castello è posto su di uno sperone di roccia porfirica a picco sul torrente Talvera. Costruito nel 1237, appartenne per un lungo periodo ai fratelli Beraldo e Federico di Vanga, fino a quando venne attaccato ed espugnato dal Conte Mainardo II, che voleva il controllo del transito sulla strada che da Bolzano conduce verso nord. Successivamente venne acquistato dai fratelli Vintler, ricchi mercanti, che grazie alle loro fortune, e per non essere da meno dei nobili casati, arricchirono le sale interne e gli esterni con affreschi raffiguranti scene di vita quotidiana e allegorie. Tra i molti affreschi si possono ammirare scene di caccia, danze cortesi, il gioco della palla, scene di tornei con la lancia e con la mazza. I fratelli costruirono inoltre la casa d’estate, facendola completamente affrescare con scene dedicate a romanzi e poemi epici come la storia d'amore tra Tristano ed Isotta e il leggendario re Artù con i suoi cavalieri. Il castello passò successivamente di proprietà del Duca Sigismondo, per divenire in seguito proprietà dell’imperatore Massimiliano. Da questo momento per il castello comincia un lungo periodo di declino segnato da esplosioni, incendi e crolli. Nel 1893 l’imperatore Francesco Giuseppe cedette il castello alla città di Bolzano. Dopo lunghi lavori di restauro il castello venne aperto al pubblico nel 2000. Attualmente al suo interno si svolgono mostre ed eventi culturali. Per una visita vi consigliamo scarpe comode e con suola in gomma in quanto la salita al castello è piuttosto ripida e scivolosa.
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