Situato a pochi chilometri da Roma, ai piedi dell'acropoli romana di Tivoli, il parco venne costruito su volere di papa Gregorio XVI, nel 1834, per sistemare il vecchio letto del fiume Aniene, deviato per evitare ulteriori rovinosi straripamenti nel centro abitato di Tivoli. Caduto per anni in uno stato di profondo abbandono, grazie ad imponenti opere di recupero da parte del FAI, il parco è stato riaperto al pubblico nel 2005. Esso vanta un ingente patrimonio artistico, storico e archeologico rappresentando il frutto dell'incessante opera della natura e dell'uomo che sono riusciti a far coesistere resti dell'antichità classica come il tempio di Vasta, della Sibilla o la villa di Manlio Volpisco con elementi naturali come cascate, orridi e grotte. Passeggiare tra i folti boschi del parco, immersi in una splendida cornice naturale, è un susseguirsi di cascatelle, grotte come quelle di Nettuno e delle Sirene, anfratti fino a giungere alla grande cascata con un salto di oltre 100 metri verso la campagna romana.
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