Nel 1962 il regista Luchino Visconti girò a Ciminna alcune scene del film "IIGattopardo", affascinato dalla bellezza del paesaggio e dalla sua splendida chiesa.
Proprio perché il labirintico castello di Donnafugata non si prestava a essere trasformato in set cinematografico, a fare da sfondo alle vicende che si svolgono nel piccolo borgo in provincia di Ragusa, è il territorio di Ciminna, paesino distante 40 chilometri da Palermo, che ospitò buona parte delle riprese del capolavoro viscontiano.
Inoltre la situazione topografica della piazzetta di Ciminna sembrava ottimale, mancava solo il palazzo del principe. Ma in 45 giorni la facciata disegnata da Marvuglia fu innalzata davanti agli edifici a fianco della chiesa. L'intera pavimentazione della piazza fu rifatta eliminando l'asfalto e rimpiazzandolo con ciottoli e lastre.
Visconti s'infatuò per la Chiesa Madre e il paesaggio circostante. L'edificio a tre navate presentava uno splendido pavimento in maiolica. L'abside decorata con stucchi rappresentanti apostoli e angeli di Scipione Li Volsi (1622) era inoltre provvista di scranni lignei del 1619 intagliati con motivi grotteschi, particolarmente adatti ad accogliere i principi nella scena del Te Deum. Il soffitto originale della chiesa, in parte danneggiato durante le riprese è stato poi rimosso e oggi non è più in sito.
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