Fondato dai romani nel II sec a.C. con il nome di Pollentia fu un florido centro fino alle invasioni barbariche che ne provocarono una progressiva decadenza. Durante il medioevo divenne un importante centro benedettino, dopo aspre contese avvenute tra il XII e XIII secolo, che portarono alla distruzione di diversi edifici storici, nel XIV secolo divenne sede di contea del patrizio Antonio Porro. Nella seconda metà del '500 furono i marchesi di Rovagnano ad apportare sostanziali modifiche al castello e al borgo, ma è a Carlo Alberto di Savoia che si deve la radicale trasformazione sia del borgo che del castello. Da vedere:
La struttura è attualmente considerata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Di origine trecentesca il castello è stato quasi completamente rifatto nell’ottocento su volere di Carlo Alberto. Il re in occasione del matrimonio del figlio trasformò il cortile in un salone delle feste facendolo coprire da una struttura con lucernaio. Il torrione conserva i suoi elementi medioevali. Attualmente il castello non è visitabile in quanto di proprietà privata.
In passato era il centro direttivo delle tenute agricole dei Savoia, l'intero complesso come "Residenza Sabauda" è iscritto tra i beni Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Dopo i restauri avvenuti su iniziativa di Slow Food nel 2004 è divenuta la sede:
Università di Scienze Gastronomiche: è la prima l'università al mondo di Scienze Gastronomiche, nata e promossa dall'associazione internazionale Slow Food. Dalla facoltà, non statale ma legalmente riconosciuta, dopo un corso di tre anni, escono i "gastronomi" nuove figure professionali che possiedono conoscenze e competenze in ambito agroalimentare e possono operare sia in campo economico che nella comunicazione, indirizzando la produzione ed il consumo di cibo verso scelte corrette e utili, contribuendo a creare un futuro sostenibile per il pianeta.
Banca del Vino: la Banca del Vino situata all'interno di suggestive cantine ottocentesche occupa una superficie di circa 2.500 mq. All'interno di questo grande museo è possibile ripercorrere idealmente tutta l'Italia dei grandi vini fermandosi ad assaggiare e degustare. Il museo dell'Agenzia dispone di oltre 100 mila bottiglie appartenenti a 300 delle migliori aziende vinicole italiane. Scopo della Banca è quello di creare una memoria storica del vino italiano selezionando, stoccando e conservando i migliori vini prodotti nella penisola italiana. La Banca del Vino organizza periodicamente laboratori e corsi di degustazione alla presenza di autorevoli esperti di vino, oltre a tour giornalieri alla scoperta delle cantine delle Langhe.
Dedicata a San Vittore venne progettata da Ernesto Melano, lo stesso architetto che nel 1824 progettò il restauro dell'abbazia di Hautecombe in Savoia. L'esterno contraddistinto da grandi contrafforti ornati da statue è perfettamente integrato nella bella piazza neogotica. L'interno a tre navate è un tripudio di decori tra i quali un affresco raffigurante La Madonna con Bambino in Gloria di Carlo Bellosio, da notare i banchie i confessionali opera del Moncalvo, grande ebanista dell'epoca.
Intitolata a Carlo Alberto ha forma quadrata ornata ai lati da porticati con archi e una bella fontana in centro. Sul lato di ingresso perfettamente integrata la chiesa di San Vittore mentre di fronte la bella facciata dell'Agenzia. La piazza è dominata dall'imponente torre quadrata di origini medioevali.
Visitabile in alcune sue parti è il più grande resto di epoca romana della zona, poteva ospitare fino a 10.000 spettatori. Su parte dell'antico edificio sorgono ora le case del borgo, allineate in un perfetto semicerchio.
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