Il viaggio in Umbria di questo itinerario francescano segue temporalmente la vita di Francesco di Assisi e comincia ovviamente da Assisi, dove sorgeva la casa del padre e dove sono conservate le sue spoglie mortali e prosegue nei tanti luoghi testimoni della vita del Santo.
L'itinerario è stato integrato con altre tappe che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Francesco.
Francesco fu battezzato ad Assisi nel fonte di S. Rufino e frequentò la scuola di piazza S. Chiara annessa all'ospedale di S. Giorgio:
i resti sono visibili nella cripta della basilica intitolata alla santa. Nell'interno è esposto il Crocifisso che parlò in S. Damiano a Francesco.
Francesco viaggiò in Italia e nel mondo come pochi uomini di quel tempo per portare ovunque il suo rivoluzionario messaggio di pace.
Da giovane si spinse fino a Damietta allora assediata dai crociati che non lo ascoltarono ricevendo per contro rispetto e accoglienza dal sultano musulmano.
A Rivotorto si sono svolti parecchi episodi della vita di san Francesco, agli inizi del XIII secolo. Il padre di Francesco, Pietro di Bernardone, possedeva diverse terre in zona e Francesco, quando decise di abbandonare la vita agiata, dimorò a lungo nel tugurio, un basso edificio in pietra coperto da frasche, i cui presunti resti sono ora custoditi all'interno della grande chiesa di Rivotorto.
Si rifugiò a Gubbio dagli amici Spadalonga dopo la rinuncia dei beni nel Vescovado di Assisi (il loro fondaco è visibile entro la chiesa di S. Francesco).
In questa città Francesco ammansì il lupo (incontrato presso la Chiesa della Vittorina, e che prediligeva rifugiarsi nella chiesa di S. Francesco della Pace dove rimane la pietra su chi il santo vi predicava.
Nel suo lungo peregrinare Francesco si fermò a Cannara nella chiesa della Buona Morte dove avrebbe fondato il Terz'Ordine
A Bevagna predicò agli uccelli nel Pian d'Arca. La pietra è nella chiesa di S. Francesco.
A Vecciano vicino Montefalco avrebbe fatto sgorgare una fonte.
Bovara
A S. Francesco di Bovara vicino a Trevi Francesco pregò dove ora è il Crocifisso.
A Lugnano in Teverina un suo miracolo è raffigurato in un antico affresco nella duecentesca chiesa di S. Francesco.
A Narni guarì Pietro un paralitico.
Andò poi all'Isola Maggiore del Trasimeno, e al santuario di Monteluco vicino Spoleto. Nel Duomo di Spoleto è esposta una preziosa lettera autografa di Francesco rivolta all'amico Leone che fu con lui alla Verna.
Rientrando ad Assisi dove Francesco tornò per ritrovare i suoi luoghi dove scegliere di morire e dove fu sepolto:
La Porziuncola dove Francesco pronunziò la seguente frase prima di morire: "Codesto luogo è veramente santo e abitazione di Dio...qui chi pregherà con devozione otterrà quanto avrà chiesto".
La Cappella del Transito a Santa Maria degli Angeli, la Basilica di Assisi con la tomba e le reliquie in città.
Il Santuario francescano della Verna, situato a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), è famoso per essere il luogo in cui San Francesco d'Assisi ricevette le stigmate il 17 settembre 1224.