Grazioso borgo medioevale, posto in cima all'omonimo monte, le cui origini si perdono nel tempo. Secondo alcuni storici i primi edifici sorsero all’epoca dell’ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo che, cacciato dalla città eterna, si fece costruire qui una Rocca fortificata da 14 bastioni, dei quali si conservano ancora i resti. Successivamente, a causa della posizione strategica, il luogo fu conteso e dominato da varie famiglie; un detto riferito al borgo dice infatti “quando Fumone fuma la valle trema”. La visita al borgo inizia dopo aver superato la Porta Romana, e si snoda attraverso un percorso fatto di viuzze lastricate di ciottoli affiancate da case in pietra, torri, orti, stalle e magazzini, il tutto perfettamente conservato.
di proprietà della famiglia Longhi De Paolis, è ultimamente sorto agli onori della cronaca per via dei fantasmi che si dice lo popolino. L’attuale proprietario, il Marchese Longhi De Paolis, ne ha contati ben 18, tra i quali i più noti sono il fantasma del piccolo Francesco, la cui leggenda narra sia stato avvelenato dalle 7 sorelle, e il fantasma della madre, divenuta pazza in seguito alla morte del figlio, avvenuta in tenera età. In epoche precedenti il castello fu sede delle prigioni Pontificie, quì vennero tenuti prigionieri l’antipapa Gregorio VIII e papa Celestino V. All’interno del castello sorge uno dei giardini pensili più grandi d’Europa con siepi e piante ad alto fusto.
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