Il primo edificio che incontriamo ed unico accesso alla cittadina, è la Rocca Scaligera, fatta costruire da Mastino I della Scala nel 1277, probabilmente sui resti di una fortificazione di origine romana. Il castello rappresenta tutt'oggi uno fra i più completi e meglio conservati castelli d'Italia, la sua posizione lo rende anche uno dei pochi esempi di castelli lacustri della penisola. L'unico accesso al castello, e quindi al borgo, è costituito dal ponte levatoio, in quanto il castello su tre lati è bagnato dal lago, l'altra parte è circondata da un fossato. Di particolare interesse è la darsena, costruita durante la dominazione veneziana, che fungeva da rifugio per la flotta scaligera.
La rocca fu usata per fini militari e controllo portuale dalla sua edificazione fino all'epoca di Napoleone. Pregevole macchina da difesa dispone di due ponti levatoi, merlature ghibelline e torri di avvistamento, la sua struttura è simile ad altre fortificazioni di epoca scaligera del territorio veronese. L'ingresso avviene attraverso un corridoio coperto, che immette al mastio.
Come tutti i castelli anche quello di Sirmione ha la sua leggenda, si narra infatti che molti secoli fa nel castello vivessero due giovani innamorati Ebengarbo ed Arice. Durante una notte tempestosa giunse al castello un cavaliere di nome Elalberto. Elalberto, colpito dalla bellezza di Arice, durante la notte si recò nella sua camera, ma la fanciulla iniziò a urlare con quanto fiato aveva in corpo. Il cavaliere così la pugnalò. Ebengardo, spaventato dalle grida, raggiunse la camera della sua amata e, vedendola senza vita, pugnalò a sua volta il cavaliere. Secondo la leggenda nelle notte tempestose e ancora possibile udire le urla dei giovani innamorati.
All'interno del castello è stato allestito un museo lapidario di epoca romana e medioevale, mentre pannelli illustrativi con la pianta del maniero guidano il visitatore lungo le mura ed il mastio dando informazioni sulla sua struttura e sulle sue funzioni.
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