Vigevano è una cittadina tranquilla e ordinata, ricca di storia e di cultura, la cui piazza principale costituisce un vero e proprio gioiello artistico. CuoreNota già durante il basso medioevo ebbe il suo periodo di massimo splendore in epoca sforzesca quando divenne città ducale e in seguito sede vescovile. Le sue origini sono piuttosto incerte ma, già in epoca Longobarda esistono documenti in cui viene citata con il nome di "Vicogeboin". Vista la sua posizione strategica, sulla sponda destra del Ticino e a metà strada tra Milano e Pavia, fu per lungo tempo al centro di numerosi conflitti per il suo dominio. Ricca città legata alla manifattura soprattutto alla tessitura di seta e cotone e alla produzione di calzature. Proprio a Vigevano nacque il primo calzaturificio italiano e ancora oggi questo tipo di industria resiste, nonostante la grande concorrenza straniera.
Uno spazio armonico ed elegante, che costituisce uno dei migliori esempi di urbanizzazione rinascimentale. Aperta tra il 1490 e 1492 su volere di Ludovico il Moro per fungere da anticamera al suo sfarzoso palazzo. Anche se non vi sono prove scritte secondo alcuni studiosi alla realizzazione dell'opera pare abbiano partecipato Leonardo da Vinci e Donato Bramante. Di forma rettangolare è lunga 134 metri per una larghezza di 48 metri. Ben tre lati della piazza sono ornati da portici sorretti da 84 colonne con capitelli che differiscono ognuno dall'altro. In origine i portici si interrompevano proprio sotto la torre del Bramante per lasciare spazio ad una rampa che conduceva all'ingresso principale del castello percorribile da cavalli e carrozze. La rampa venne distrutta durante un ammodernamento della Piazza voluta dal vescovo Caramuel. La Piazza costituisce da sempre il cuore pulsante della città, fin dall'antichità sotto i portici trovavano dimora negozi e botteghe artigiane oggi sostituite da eleganti caffè e boutique.
L'inizio della sua edificazione avvenne nel 1534 su decisione di Francesco II Sforza che voleva dare alla città, appena elevata a rango di Sede Vescovile, una degna cattedrale. Per realizzare la nuova chiesa venne abbattuta la precedente della quale si salvò solamente il coro databile alla metà del 1400. Fu nel 1680 che il vescovo Caramuel ridisegnò l'intera facciata in stile barocco sostituendola alla precedente. L'interno della basilica è a tre navate a croce latina nelle quali spiccano gli ornamenti marmorei. Da notare il monumento funebre al vescovo Galeazzo Pietra oltre a numerose opere di scuola lombarda tra i quali un reliquiario in argento cesellato in oro e una collezione di arazzi fiamminghi.
Il castello sorge nel luogo in cui anticamente si formò il primo nucleo abitato, in posizione lievemente sopraelevata e adatta ad essere fortificata. A Vigevano si sviluppò infatti uno dei più importanti centri fortificati d'Italia. La parte più antica della struttura risale al 1345 quando Luchino Visconti decise di far erigere un edificio fortificato a pianta quadrata la "Rocca Vecchia", successivamente venne eretto, nel luogo più alto della città ove esisteva il nucleo cittadino un edificio il Maschio che si presenta come un edificio a pianta quadrata con agli angoli quattro torrette difensive. I due edifici vennero tra loro collegati da una strada coperta sopraelevata lunga ben 163 metri e alta 7. Grande impulso allo sviluppo della città e di conseguenza al castello fu l'avvento degli Sforza soprattutto Galeazzo Maria Sforza e in seguito Ludovico il Moro. Intorno al maschio vennero costruiti tre edifici adibiti a scuderie mentre per ospitare degnamente Beatrice d'Este, moglie di Ludovico, venne costruita la famosa Loggia delle Dame. Di particolare eleganza è la Falconeria, una loggia aerea collegata al Maschio dalla quale venivano lanciati i falchi.
La torre venne costruita in più riprese per essere alla fine del XV secolo dal Bramante, anticamente costituiva l'ingresso d'onore al castello. Alta 55 metri è visitabile attraverso ripide scale che portano alla prima merlatura. Costruita su tre ordini digradanti i primi due ornati da una merlatura ghibellina offre una vella vista sul castello e sulla città.
Aperta tutti i giorni ad eccezione del lunedì.
Edificata in stile gotico lombardo a partire dal 1363, venne consacrata solamente nel 1480. L'interno con pianta a croce latina è suddiviso in tre navate, anticamente in una navata laterale si apriva una porta riservata all'accesso in chiesa a Ludovico e alla sua corte. Sotto l'altare maggiore, sopraelevato rispetto al pavimento, si trova la cripta che custodisce il corpo di Matteo Carreri, santo protettore della città.
Vigevano è molto legata alla storia della calzatura fu infatti qui che sorse il primo calzaturificio inteso nel senso moderno del termine e fu sempre a Vigevano che vennero prodotte le prime calzature in gomma. Agli inizi del '900 nei calzaturifici del territorio venivano prodotte circa 20 milioni di scarpe all'anno, attività che è andata via via riducendosi per via della grande concorrenza straniera. Il musoe della calzatura, aperto nel 1972 per volere dello storico Luigi Barni, ripercorre la storia della scarpa e delle sue evoluzioni nel tempo. L'esposizione si trova all'interno del Castello nella seconda scuderia ed è aperta tutti i giorni ad eccezione del Lunedì.
La Pinacoteca espone opere che vanno dal '500 all'800 legate al territorio ma, anche opere di artisti vigevanesi contemporanei.
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