Presso gli Ebrei il giubileo era un anno straordinario, che cadeva ogni 50 anni, nel quale veniva data a tutti la possibilità riacquistare beni e libertà perduti. Per i ricchi era l’occasione per ricordare che gli schiavi potevano tornare a rivendicare i loro diritti e per tutti un invito a proteggere i più deboli.
Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, si deve a papa Bonifacio VIII l’istituzione di un anno santo da tenersi ogni 100 anni, a partire dal 1300. Il significato dell’anno santo cattolico è più spirituale rispetto a quello ebraico e consiste nell’offrire a tutti i credenti la possibilità del perdono generale.
Nel 1475 si decise di portare la cadenza dell’anno santo a 25 anni, per dare ad ogni generazione la possibilità di partecipare almeno ad uno di essi. Finora ne sono stati celebrati 26.
La possibilità di indire Anni Santi straordinari, legati ad avvenimenti o motivi speciali, risale, invece, al XVI secolo e se ne contano tre, prima dell’Anno Santo della Misericordia:
Il Giubileo della Misericordia avviene a 50 anni di distanza dalla chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Il giubileo ha inizio con l’apertura della Porta Santa, la porta che viene aperta solo durante l’Anno Santo, nelle quattro basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Simbolicamente l’atto indica l’offerta di un percorso straordinario verso la salvezza.
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