La sua costruzione risale al 123 d.C. come mausoleo per l’Imperatore Adriano e la sua famiglia. Deve il suo nome attuale ad una leggenda che risale al Pontificato di Gregorio I. È il 590 e Roma è afflitta dalla carestia, dagli effetti disastrosi di una piena del Tevere e da una terribile pestilenza. Il papa organizza una processione di tre giorni per invocare la provvidenza divina. Giunti all’altezza del Mausoleo di Adriano i fedeli vedono stagliarsi nel cielo la figura luminosa di un Angelo che rinfodera una spada avvolta dalle fiamme. Quella stessa sera la peste cessò e da allora Il mausoleo di Adriano cambiò il suo nome in Castel S. Angelo. A differenza di tanti altri monumenti di epoca romana che sono stati nel tempo distrutti, deteriorati o ridotti a cava di materiali, Castel S. Angelo con modifiche e trasformazioni successive è riuscito ad integrarsi pienamente alla storia della città. È stato infatti nel tempo mausoleo, roccaforte, carcere, dimora rinascimentale. Dal 1925 è una interessante sede museale.
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