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San Benedetto Po

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Annoverato tra i borghi più belli d’Italia San Benedetto Po, deve la sua fama e il suo sviluppo all’abbazia del Polirone, sorta in epoca medioevale ad opera dei monaci cluniacensi. Fondato da Tedaldo di Canossa nel 1007 sull’isola formata dal fiume Po e un suo ramo ora scomparso.  Fu proprio la famiglia Canossa a favorirne lo sviluppo ed a garantirne la protezione fino a quando Matilde, che alla sua morte volle essere seppellita proprio in questo luogo, donò  ancora in vita l’abbazia al papa. Il papa a sua volta affidò la guida dell’abbazia a Ugo di Cluny, mentre a partire dal 1420 per intercessione della famiglia Gonzaga l’abbazia passò  alla congregazione di Santa Giustina di Padova.

Oggi San Benedetto Po costituisce un luogo di grande interesse turistico al quale si accede tramite l’ingresso al monastero. Ad accogliere i turisti è la maestosa piazza sulla quale si affaccia la facciata della chiesa abbaziale che ospita al suo interno (tra il transetto e la sagrestia) le tomba di Matilde di Canossa, anche se le sue spoglie vennero trasferite nel 1633 nella Basilica di San Pietro a Roma, e ben 32 statue in terracotta che ornano le navate e l’ingresso. Tre sono i chiostri appartenenti alla struttura tra questi il Chiostro dei Secolari anticamente utilizzato per l’accoglienza dei pellegrini e il Chiostro di Sn Simeone nel quale si trova il Giardino dei Semplici. Parte integrante del complesso sono poi il refettorio, la Sala del Capitolo, l’infermeria e il museo civico, uno dei maggiori musei etnografici d’Italia.

Caratteristica dei territori intorno al borgo è la presenza di oratori, ville abbaziali, pievi matildiche, caseifici e corti agricole, il modo migliore per gustare questi luoghi è la bicicletta grazie anche alla presenza di numerose piste ciclabili.

Dal 2011 nei pressi del borgo è stata costruita un’area sosta camper  in cui è presente un servizio gratuito di rifornimento e scarico idrico, con funzionamento automatico a fotocellula che permette ai turisti di sostare e provvedere alla fornitura dell’acqua. L’area sosta è collegata alle piste ciclabili presenti sul territorio.

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