Sono piastrelle di ceramica di solito quadrate, con lati di 12 cm., decorate e smaltate, molto presenti nelle architetture spagnole e portoghesi, dove formano motivi geometrici sulle facciate delle case o narrano storie, sacre e profane, come, ad esempio, quelli che potete ammirare nelle chiese e nei monasteri.
Gli azulejos traggono origine dagli antichi alicatados, introdotti nella Penisola Iberica dagli Arabi tra il XIII e il XV secolo. Si trattava di lastre di argilla smaltate e colorate che venivano ritagliate con pinze (alicates) e assemblate insieme per formare colorate decorazioni per pavimenti e pareti.
Nella Cappella del Palazzo reale di Sintra si può ammirare il più antico esempio di alicatados portoghesi nel pavimento del XV secolo.
Fu proprio a partire dal XV secolo che, per semplificare la difficile opera di ritaglio degli alicatados, ci si orientò per ritagliate l’argilla ancora fresca con stampi di metallo di forma regolare, che presto, per ulteriore semplificazione, divennero quadrati.
Semplificata la forma (con soli quattro quadrati era possibile replicare all’infinito qualsiasi disegno), occorreva semplificare anche le tecniche di colorazione che, in cottura, tendevano a mescolarsi, finché, nel XVI secolo fu adottata la tecnica della maiolica, conosciuta come “pittura italiana”, introdotta a Siviglia dall’italiano Francesco Nicoloso, detto il Pisanello. Gli azulejos del ‘700, sulla scia delle porcellane cinesi che erano di gran moda in quel periodo, sono quasi esclusivamente mattonelle azzurre e bianche, secondo uno stile di grande armonia che ha reso celebre quest’arte nel mondo.
Splendidi esempi se ne trovano nella Chiesa di Săo Vicente de Fora, che domina la collina dell’Alfama. La Chiesa, chiamata così perché al tempo della sua costruzione (1582-1627) si trovava al di fuori della cinta muraria della città di Lisbona, oltre ad essere preziosa per le sue linee essenziali, ha il chiostro interamente decorato di azulejos del XVIII secoli, ispirati alle fiabe di La Fontaine.
Nella portineria del suo convento, inoltre, un pannello di azulejos raffigura la presa di Lisbona e la sconfitta dei Mori.
Il Tago, fiume molto celebrato da pittori e poeti, soprannominato “mare di paglia” per i suoi riflessi d’oro, nasce in Spagna e sfocia nell’Oceano atlantico, dopo un viaggio di 800 km.È sul Tago che si affaccia il porto di Lisbona.
Nel XVI secolo è qui che la città vide affluire l’oro e l’avorio dall’Africa, il pepe e la cannella dall’India, la seta dalla Cina e il tabacco dall’America.
Tutt’oggi il porto di Lisbona rappresenta uno dei principali scali marittimi d’Europa e i suoi docks, le sue banchine, i suoi depositi si susseguono per ben 20 Km. di lunghezza.
Ogni giorno salpano anche navi-traghetto (cacilheiros) turistici che propongono crociere di 2 ore verso i principali luoghi di interesse e dal mare la vista della Praça do Comércio è veramente indimenticabile. Bei tramonti si possono fotografare dal ponte sospeso 25 de Abril.
Non si può immaginare Lisbona senza il suo pittoresco tram n. 28 che dal 1901 si arrampica ogni giorno sulla collina fino al castello di São Jorge lungo un percorso lunghissimo, che va da Graça ad est fino a Campo Ourique e alla Basilica di Estrela ad ovest.
I tram originali, piccoli, di colore giallo e bianco, risalgono al 1930, ma anche quelli più recenti mantengono inalterate nel tempo le loro caratteristiche originali, come le finiture cromate e i pannelli di legno lucide, ma anche le scomode panche di legno.
Per i turisti la parte migliore del viaggio è quella orientale, quando il tram 28 attraversa l’Alfama, il quartiere più antico della città, e si ferma, anche se in modo irregolare, vicino a molte delle principali attrazioni di Lisbona, regalando scorci mozzafiato del Tago e dell’Alfama coloratissime opere di Street Art.
Un altro aspetto affascinante del percorso è la ripidità della salita da una parte e la strettezza di alcune strade dall’altra che fanno sì che il tram arrivi quasi a sfiorare in più occasioni i muri delle case.
Il tram 28 può essere un buon motivo per acquistare la Lisboa Card o la tessera Siete Colinas: si potrà scendere e salire a piacimento per visitare le attrazioni che si trovano lungo il suo percorso. Si potrà anche pensare di fare più volte il viaggio, sedendosi sia a destra sia a sinistra, per godere di tutti i possibili scorci della città.
Essendo un autobus molto amato dai turisti, ma utilizzato anche dai lisbonesi, è di solito molto affollato. È consigliabile evitare di prenderlo nelle ore di punta e salire ai capolinea per garantirsi un buon posto a sedere, tenendo presente che nei giorni feriali il tram passa ogni 10 minuti circa e che il viaggio da un punto all’altro della città dura circa 40 minuti.
Anche la linea 12 compie più o meno lo stesso percorso del 28. Decisamente meno emozionante, ma utile ed efficiente è anche il tram 15 che vi permetterà di raggiungere comodamente Belém.
Sono i punti panoramici di Lisbona, dai quali godere di splendide viste della città.
Miradouro de Santa Luzia
È un bel terrazzo con aiole e muretti decorati con azulejos, che si affaccia sull’Alfama. Non dimenticate di osservare gli azulejos bianchi e blu che ritraggono scene dell’assedio di Lisbona del 1147, nella parte posteriore del miradouro.
Miradouro da Graça: è una piazza circondata dai pini, dalla quale si ammirano splendidi tramonti e il centro della città.
Miradouro de Santa Catarina. È considerata la zona più bohémienne di Lisbona e offre un panorama che va dal fiume, al Cristo Rei e al Ponte 25 de Abril. Ci si può arrivare con l’Elevador da Bica (funicolare del XIX secolo che parte da Rua da Bica de Duarte Belo).
Miradouro de São Pedro de Alcântara. Ci si arriva con l’Elevador da Glória, da Praça dos Restauradores o salendo lungo la ripida Calçada da Glória. Offre una bella vista del Castello
Miradouro da Senhora do Monte. Si può raggiungere a piedi dalla fermata Rua da Graça del tram 28, camminando lungo Rua da Senhora do Monte, in direzione ovest. Si arriva alla parte più alta di Graça, da dove la vista arriva ad abbracciare anche il castello.
- I Miradouros, da cui godere di splendidi panorami della città
- Tutti i Musei di Lisbona prevedono giornate od orari ad ingresso libero. Consultate i siti per informazioni aggiornate.
- Concerti di musica classica nel Parco del Museo Kalouste Gulbenkian, la domenica a mezzogiorno.
- Concerti di musica jazz presso il Centro Culturale di Belem, in estate, di giovedì presso la Cafetaria Quadrante
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