Definito da papa Pio II "il domicilio delle muse e delle ninfe" e da George Byron "un ombelico nei colli boscosi" il borgo è posto all'interno del Parco Regionale dei Castelli Romani. Di origini medioevali, con le sue variopinte casupole poste le une sopra le altre, offre al turista un'immagine da cartolina, tanto da essere stato annoverato dal Touring Club tra i comuni Bandiera Arancione. Affacciato sull'omonimo lago sin dall'antichità costituì un luogo di villeggiatura della borghesia romana, anche se rimase sempre piuttosto defilato rispetto agli altri comuni dei Castelli Romani. Il suo nome deriva da Nemus Dianae, il bosco sacro nel quale veniva venerata la Dea nel suo triplice aspetto: Dea della caccia, dei boschi e protettrice del parto. Ai giorni nostri è famoso per la produzione di fragole coltivate nei numerosi terrazzamenti artificiali creati sulle ripide pareti che circondano il lago. Ogni anno la prima domenica di giugno questo delizioso frutto, viene celebrato con una grande Sagra nella quale è possibile acquistare risotti, confetture, liquori, gelati e squisite tortine tutti preparati con le fragole.
Il tempio di Diana - secondo gli antichi romani i boschi e i territori circostanti il Lago di Nemi erano protetti dalla Dea Diana in onore della quale venne costruito un grandioso tempio. Il tempio crebbe sempre di più di importanza tanto che in tarda epoca imperiale fu uno dei più importanti centri religiosi del territorio. Abbandonato in epoca cristiana, con il passare degli anni venne depredato di tutti i suoi tesori. Nel XVII secolo archeologi stranieri intrapresero degli scavi per riportare alla luce l'immenso complesso, tutti i tesori rinvenuti vennero però portati in musei oltre confine.
Museo delle Navi Romane - costruito negli anni trenta per ospitare i resti delle due grandi navi romane recuperate nei fondali del lago il museo si presenta al visitatore come un grande hangar a due navate. In ognuna delle navate originariamente erano esposte le due navi, lunghe 70 metri, che si pensa appartenessero all'imperatore Caligola. Durante la seconda guerra mondiale un grande incendio (probabilmente doloso) distrusse entrambi i relitti e parte del museo. Oggi nel museo sono esposti modellini in scala dei due relitti, attrezzature di bordo, reperti di carpenteria navale ed alcuni oggetti ornamentali presenti sulle navi.
Chiesa di Santa Maria del Pozzo - costruita nel VII secolo in sostituzione della cappella di Palazzo Ruspoli, distrutta per permettere un ampliamento del castello, la chiesa mantenne lo stesso nome "Madonna de puteo eminente". Ristrutturata agli inizi del 1800 è a unica navata con cappelle laterali, al suo interno è ospitato un organo del 1847 proveniente dall'Ara Coeli e un trittico ligneo attribuito ad Antonio Aquili. Ogni anno nella chiesa viene allestito un presepio scenografico particolarmente suggestivo.
Ben 4 sentieri partono dalla scala posta appena fuori la porta che si apre sulle antiche mura cittadine dietro il castello. E' possibile scegliere tra:
Sentiero del tempio di Diana - segnalato di blu si snoda per una lunghezza di due chilometri durante i quali tocca la zona archeologica e arriva al lago Sentiero della Fontana tempesta - segnalato di marrone ha una lunghezza totale di 2,2 chilometri. Il sentiero è tracciato a mezza costa, con un dislivelo massimo di 100 metri raggiunge la Fontana Tempesta
Sentiero della Prata - segnalato di giallo ha una lunghezza totale di 400 metri e attraversa la parte alta del paese
Sentiero San Michele - segnalato di verde ha una lunghezza totale di 600 metri, è molto facile e si snoda nella parte bassa del paese
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