La città, anticamente utilizzata come luogo di villeggiatura di vescovi e cardinali, dispone di un borgo medioevale e di una parte rinascimentale. Dopo un giro della graziosa città è d’obbligo la visita a:
Nel 1498 il cardinale Riario decise di unificare tutti i terreni al di fuori delle mura del Borgo per crearne un “Barco” da utilizzare per le battute di caccia. Il Barco nel 1568 passò al cardinale Gambara che decise di abbellirlo con una Villa, boschetti e ampliare e abbellire i giardini con giochi d'acqua; iniziò inoltre la costruzione della Gambara. La palazzina venne successivamente affrescata da Raffaellino da Regio e Antonio Tempesta. Fu il cardinale Alessandro Damasceni Peretti che costruì la seconda palazzina detta Montalto e terminò gli imponenti lavori di terrazzamento dei giardini. Da notare la Fontana del Pegaso, fuori dal recinto dei giardini, di forma ovale con al centro un cavallo alato, il giardino all’italiana con al centro la fontana del Quadrato con tre vasche sormontate da Mori. Lungo le pendici della collina dietro le palazzine la Fontana dei lumini con 70 getti d’acqua, le grotte di Venere e di Nettuno, la Fontana della Tavola o Mensa del Cardinale, la Fontana dei Giganti le cui acque provengono dalla fontana della Catena, seguono la fontana dei Delfini e la fontana del Diluvio da notare le logge delle muse
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