Week end a Portofino perla del Tigullio
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Camogli

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Camogli Camogli Giulio Arbinolo

camogli

Il pittoresco borgo si sviluppa attorno al piccolo porto, utilizzato soprattutto dai pescherecci locali e dalle compagnie di navigazione che conducono i turisti in mini crociere nel golfo del Tigullio oppure alla Tonnarella, oggi presidio Slow Food, ma anticamente utilizzato per la pesca del tonno e altri pesci di passo. Visto il poco spazio a disposizione, le abitazioni si sono sviluppate in altezza creando con le loro facciate dai colori vivaci un bell'esempio di architettura costiera. Passeggiando sul lungomare l’attenzione del visitatore viene attratta dal grande scoglio detto isola (una volta era separato dalla terraferma) sul quale sorgono la Basilica di Santa Maria Assunta e Castel Dragone.
La basilica, preceduta da un sagrato acciottolato, venne edificata nel XII secolo ma subì nel corso degli anni notevoli rimaneggiamenti assumendo l’attuale stile neoclassico. L’interno a tre navate è ornato da marmi, stucchi dorati e affreschi.
Eretto nel XII secolo, come la vicina basilica, il castello si trova in posizione elevata protetto da possenti mura che racchiudono una torre centrale dominante sul mare. Il castello, nel quale trovavano riparo i cittadini durante le incursioni nemiche, venne distrutto una prima volta nel 1366, ricostruito venne distrutto una seconda volta nel 1438, ricostruito venne adibito a prigione, attualmente ospita eventi culturali.
Non perdetevi una passeggiata nella centrale via Garibaldi dove si susseguono negozi, bar e pasticcerie che producono i famosi Camogliesi al Rhum. Al numero 41 di Via Ferrari ha sede il Museo Marinaro che espone modellini, bandiere e  strumenti di bordo. Camogli è il punto di partenza per numerose escursioni sul Monte Portofino, verso la frazione San Rocco di Camogli, verso punta Chiappa e porto Pidocchio. Tutti i sentieri necessitano di calzature adeguate.
Camogli è nota anche per la tradizionale Sagra del Pesce che si svolge tutti gli anni la seconda domenica di maggio. La manifestazione è nata nel 1952 come gesto spontaneo della popolazione vogliosa di offrire ai turisti una buona frittura di pesce. Simbolo della Sagra è l'enorme pentola che viene posta nella piazza del porto e utilizzata per la cottura  della frittura da distribuire. La sera della vigilia è allietata dalla processione con l'Arca di San Fortunato e dall'incendio di falò con sculture in legno prodotte dai Camogliesi.

Ufficio del Turismo: Via XX Settembre, 33

 

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