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Isola di San Giulio

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Isola di San Giulio Isola di San Giulio Alessandro Moreschi

Isola di San GiulioLa piccola isola, lunga 275 metri e larga 140, sorge a poca distanza dalla città di Orta è raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono ogni 10-15 minuti dall’imbarcadero situato sulla piazza della città. L’isolotto è dominato da un grande edificio centrale sorto nel 1842 sui resti dell’antico castello, sede del  Governatore. Originariamente sede di un seminario, dal 1973 vi risiede la comunità delle monache Benedettine, che vi si sono trasferite da Viboldone. Nel monastero “Mater Ecclesiae” le monache, all’origine 6 ma ora più di 70 con vocazioni sempre crescenti, praticano la regola di San Benedetto pregando e lavorando in silenzio e povertà.Isola di San Giulio La loro badessa Anna Maria Canopi è al momento considerata la maggior personalità femminile di spicco nella Chiesa Cattolica, autrice di importanti scritti, fu lei a preparare il testo della Via Crucis del 1993 letto da Giovanni Paolo II al Colosseo. Nel monastero si praticano studi su antichi testi sacri, traduzioni, elaborati e pubblicazioni in favore della Lecito Divina, si confezionano paramenti sacri, tessuti con antichi telai a mano, si dipingono icone sacre e vengono preparate ostie-pane, il tutto con grande maestria e professionalità il cui fine ultimo è glorificare Dio. Isola di San GiulioCiò in cui il convento eccelle, in un connubio tra lavoro e preghiera, al punto da essersi conquistato fama a livello nazionale, è il restauro di antichi tessuti, arazzi, paramenti sacri e mobili. Il convento dispone di una piccola foresteria che può ospitare al massimo 20 persone, gli ospiti devono però essere disposti a partecipare ai momenti liturgici e di meditazione.

Isola di San GiulioL’isola rappresenta oggi un luogo di grande spiritualità e silenzio dove è possibile passeggiare tra le antiche viuzze meditando, grazie anche agli aforismi sul silenzio e la meditazione apposti dalle monache lungo il percorso, ascoltando il cinguettio degli uccelli ed i rumori del Lago, in un luogo ove il tempo sembra essersi fermato. L’isola che ha dato i natali, nel 962, a Guglielmo da Volpiano ospita, oltre al monastero, eleganti ville anticamente dimore dei canonici e la Basilica fondata nel 390 da San Giulio. Più volte citata in libri e romanzi tra questi ricordiamo “C’era due volte il Barone Lamberto” di Gianni Rodari e “Numero zero” di Umberto Eco.

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